Epilogo

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(Si tratta di una sorta di scena post credits)

Due anni dopo

"Murph, vuoi muoverti?".

Si, mi chiama ancora così. È ridicolo. Ed è la terza volta che mi chiede di muovermi.

"Ti ho detto cinque minuti!". Urlo dal bagno del nostro appartamento.

"Lo hai detto mezz'ora fa, però".

Lo ignoro, continuando a raccattare le ultime cose per infilarle in valigia. Ebbene sì, io e Jacob abbiamo preso un appartamento. Sembrava inutile prendere una camera in dormitorio considerando che entrambi siamo entrati nella stessa università. Solo che...

"Non capisco perché noi due dobbiamo condividere un bagno minuscolo mentre la signorina ne ha uno enorme! Voglio anch'io la vasca da bagno porca troia!".

Ecco. Solo che Olly vive con noi, o almeno fino ad ora. Sam prenderà il diploma quest'anno e poi, finalmente, avranno un appartamento, loro due da soli. Apro finalmente la porta del bagno e ne esco, imbattendomi in un esemplare di Oliver Carson imbronciato.

"Non guardarmi in quel modo, sono pronta!". Sbuffo, lasciandogli un bacio sulla guancia prima di percorrere il corridoio con il trolley alla mano.

"Finalmente!". Jacob prende la mia valigia e la carica in macchina assieme alle altre due.

"Stiamo andando a casa per le vacanze, amore, non abbiamo un orario prestabilito". Entro in macchina nel sedile del passeggero, mentre Olly, che ci aveva raggiunti, si stravacca sui sedili posteriori.

"Ci hai fatto alzare alle sei di mattina, piccola schizzata". Mi fulmina con lo sguardo dallo specchietto retrovisore.

"Mi avete rotto, non voglio sentirvi". Fa Jacob, entrando finalmente in auto al posto del guidatore e mettendo in moto. "E Olly, ti avviso, se inizi a fare Ciuchino ti butto fuori dalla macchina".

"Oh, certo che sono Ciuchino, dal momento che vivo con due orchi! Seriamente, ogni quanto fate sesso? Cinque, sei volte al giorno? Non riesco a concentrarmi sui miei porno con tutto il vostro sesso vero dentro casa!".

Io e Jacob ci guardiamo per poi scoppiare a ridere.

"Oh, voi ridete! Io ho paura di sedermi sul divano perché non so cosa ci facciate quando non ci sono!".

"Tranquillo, la tua tortura è finita". Scuoto la testa. "Alla fine di questa estate andrai a vivere con Sam".

"Questo mi conforta, amica, mi conforta tantissimo". Incrocia le braccia sotto al petto. "Ero così felice al liceo". Sbuffa.

"Bei vecchi tempi". Sorride Jacob. "Feste, amici, ragazze...".

Gli lancio uno sguardo di fuoco e lui tossisce imbarazzato.

"Ma tu compensi tutto questo, amore mio". Mi sorride ironicamente.

Bene, come avrete capito la nostra vita è cambiata in positivo. Siamo più grandi e responsabili-tranne Olly, ovviamente-e riusciamo a gestire la nostra vita universitaria piuttosto bene. Non siamo poi così distanti da casa, infatti quasi ogni fine settimana andiamo a trovare i nostri genitori e Sam, che domani avrà il ballo scolastico al quale Olly la accompagnerà.

"Cosa sono quei fogli?". Chiede Olly, indicando il parabrezza.

"Saranno volantini promozionali, perché?". Chiedo.

"Puoi passarmeli, almeno ho qualcosa da leggere". Dice ironicamente. "Quando sono seduto ho bisogno di tenermi occupato, tipo in bagno, in genere io...".

"Non vogliamo sapere cosa fai in bagno, Olly, grazie". Commenta Jacob, mentre io abbasso il finestrino ed allungo il braccio per prendere quei dannati volantini a e passarglieli.

"Vediamo un po'...i Golden State Warriors hanno battuto i Lakers! Ci puoi credere Jake?!".

"Oh mio Dio". Commento. "Ora iniziano con lo sport".

"Dici sul serio? Avrei scommesso che i Lakers a...".

"PORCA MARIA ANTONIETTA D'AUSTRIA!".

Urla Olly, facendo quasi andare a sbattere Jacob con l'auto per lo spavento.

"Ragazzi, leggete qui!". Ci passa uno dei volantini ed io lo afferro al volo, non potendo credere ai miei occhi per la foto in copertina.

 Ci passa uno dei volantini ed io lo afferro al volo, non potendo credere ai miei occhi per la foto in copertina

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"È...wow". Commento, non avendo altre parole al riguardo.

"Vedremo l'America affondare nell'oceano tra qualche mese". Scherza Olly.

"O magari la vedremo fiorire". Alzo le spalle. "Nulla è prevedibile con Tanya".

Finché il cuore batteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora