Capitolo 14

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Il respiro di Noah cominciò ad essere più pesante, Gabriel iniziò a notarlo e sorrise.

<<Mi sa che qualcuno sta andando nel panico.>> Disse con un tono leggero.

<<L'acqua...>> Iniziò Noah. <<Forse è un po' troppo alta.>>

<<Usciamo allora.>>

Quando la tensione si smorzò Noah si staccò dalla presa, schizzò Gabriel e si tuffò nuovamente per raggiungere la riva.
Sott'acqua tutte le ansie sparirono, era come se il fondale marino accogliesse Noah e lo cullasse per far sì che tutti i suoi problemi svanissero.
Quando uscì dall'acqua di guardò indietro e notò che Gabriel si stava avvicinando. Gli passò affianco e raggiunse gli altri.

<<Ma tu vedi un po' chi si rivede!>> Daniel buttò uno schiaffo sulla schiena di Gabriel che soffrì per il dolore e, subito dopo, tutti iniziarono a fare lo stesso.
Persino Noah ebbe il coraggio di farlo e, quando toccò a lui, Gabriel disse qualcosa ma Noah non capì.

<<Che cosa hai detto?>> Domandò sussurrando.

<<Tieni la mano lì, sulla mia spalla, è così fresca...>>

Noah la tenne per poco per poi avvicinarsi ad Alexia che era giù di morale.

<<Ti va di parlarne?>> Domandò Noah.

<<Mi sento ignorata.>>

<<Da chi?>>

<<Da Joseph, ecco da chi. Ho provato a farlo ingelosire con Gabriel ma...>>

<<Alexia, lo sai che hai sbagliato vero? Mettere in mezzo terze persone, che conosce per giunta, non è stato per niente bello da vedere.>>

<<Si ma...>>

<<Che cosa ti avevo detto?>> Disse Noah interrompendola. <<Dopo tutto quello che avete passato è normale che ci siano periodi simili a questo, ma ciò non vuol dire rovinare tutto per delle assurdità tali. Siamo giovani, potrebbe essere considerato tradimento quello che hai fatto, e lo sai meglio di me. E ci rimani male perché ti ignorano? Dov'è la Alexia che conosco e che adoro? Caccia le unghie e divertiti con o senza ragazzi, goditi questi momenti, l'estate non è per sempre.>>

Alexia annuì lievemente per poi buttarsi in acqua.

Il pomeriggio passò velocemente. Noah e Gabriel non si calcolarono molto, all'infuori di qualche sguardo non ci fu nient'altro.
La sera non tardò ad arrivare: avrebbero bevuto in chiesetta e giocato a nascondino nel bosco.
"Che pazzi" si disse Noah nella testa.
Arrivarono in chiesetta e tutti iniziarono a lasciarsi andare, tutti tranne Gabriel, Noah e Eleonore. Noah ne approfittò per approfondire con lei, non avevano mai avuto occasione di parlare.

<<Come mai non bevi?>> Domandò Noah alla ragazza.

<<Non mi va. È il primo giorno che siamo qui e già voglio spaccarsi. Ne avremo di tempo.>> Disse per poi soffermarsi a guardare Noah. <<E tu?>>

<<Astemio.>> Disse Noah sorridendo.

<<Allora esistono ancora.>> Una nota di acidità accompagnò quella frase.

<<Ti stai divertendo?>> Noah cercò in tutti i modi di metterla a suo agio, nonostante lei si rivelò totalmente riluttante.

<<Non c'è molto da fare in sto posto abbandonato.>>

<<Dai vedrai che ti divertirai, non ti piace nessuno qui?>> Domandò Noah.

Lei alzò gli occhi. <<Può essere.>>

Come un tuono all'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora