Gelosia

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#Paola POV
- Allora cosa sono questi annunci? -
- Buonasera anche a te! - esordisce Fabrizio ridendo. - Come stai? Io tutto bene grazie. - 
- Oh ma quanto sei permaloso. - replico io. - E non puoi fare così. - 
- Così come? - 
- Così che domani alle 13 parli del nuovo singolo, io sarò al lavoro e non potrò vedere la tv. - piagnucolo.
Lo sento ridere divertito. - Purtroppo nun dipende da me. - 
- Sei crudele! - e incrocio le braccia al petto.
- Dai nun fà la bambina. - siamo in videochiamata quindi si sta godendo lo spettacolo.
- Forse lo sono. - e metto anche il broncio.
- Su, nun è niente contro di te, vuoi l’anteprima? -
- No, no Fabbrì non ci provare che non attacca, sono seriamente arrabbiata potrei partire a piedi e venire a Roma per picchiarti dopo questa cosa. - 
Lo vedo sorridere divertito. - Seriamente vuoi venì a Roma per menarme? -
- Anche per visitare la città. - dico poi.
- Pensavo per vedè me e passare del tempo co' me invece sei manesca. - 
- Prima ti picchio e poi passo del tempo con te, che dici? - 
- Preferirei solamente che tu passassi der tempo co' me senza doverme per forza menà. - e mi guarda dolcemente. 
- Ci penserò su. - cerco di fare la sostenuta ma i suoi occhi mi fanno sciogliere. 
- Paoletta su nun avercela con me, so questioni d'accordi televisivi. - 
- Lo so, e ti prometto che appena esco dal lavoro ascolterò subito l’anteprima. - 
- Chi dice che se tratta dell’anteprima? -
- Senti Moro ormai so come funzionano le cose. - e gli faccio la linguaccia.
- Hai ragione. - mi dice lui. - E tu nun azzardarte più a famme la linguaccia. - aggiunge poi. 
- Perchè mai? - chiedo io. 
- Perchè...no nun credo che tu 'o voglia sapè. - 
- No adesso parli. - e lo guardo male. 
- Nun me’ntimidisci. - e ride. - Poi dai potresti arrivarce sul perché nun devi farme 'a linguaccia. - 
- Mi sa che non ci arrivo mi dispiace. - e lo guardo. 
- Allora meglio. - 
- Ma dai! - 
- Riguarda 'n bacio e nun aggiungo artro. - 
Dopo la sua frase mi sento arrossire. - Ok non dico altro nemmeno io. - 
- Nun te dovresti imbarazzà. - 
- Invece la cosa è imbarazzante mi hai appena confessato di volermi baciare. - 
- Beh quanno una persona te interessa è anche quarcosa de molto normale. - e alza le spalle. - Comunque posso dirte 'na cosa? - 
- Dimmi. - 
- Anche alle 20.30 domani sera ci sarà 'n altro spezzone del video al tg2. - 
- Davvero? - 
- Si. Poi di ancora che nun faccio 'e cose per te. - 
- Ritratto tutto. -
- Compreso il tuo essere manesca? - 
Annuisco solamente prima di salutarlo. 

Oggi non vedo l’ora di uscire dal lavoro, avviso mia mamma e cammino velocemente verso la fermata della metropolitana, la curiosità mi sta divorando ma voglio essere ferma e potermi godere il momento prima di vedere cosa ha postato Fabrizio e se ci sono dei repost del servizio di oggi al tg2.
Finalmente sono alla fermata per cui indosso velocemente le cuffiette e apro il post e la storia di Fabrizio scoprendo che sono senza audio, lo sto maledicendo mentalmente perchè sono troppo curiosa e non vedo l’ora di vedere il video.
Scorrendo la home con i vari post trovo finalmente il repost del servizio andato in onda in tv, e subito fin dalle prime parole sono a dir poco colpita, essendo in pubblico tento di trattenere l’emozione ma devo dire che è veramente difficile, ascolto più volte e non vedo l’ora di essere a casa per parlarne direttamente con lui.
Irene mi ha detto di non volere spoiler quindi cercherò di non rivelarle nulla.
- Ehi! -
- Ciao! - e gli sorrido. - Come stai? -
- Io sto bene e tu? -
- Difficile da descrivere le emozioni che sto provando. - e sospiro. - Ho ascoltato il servizio in metropolitana e quasi mi commuovevo per le parole e l’intensità. - 
- Sul serio? -
- Certo, ti pare che scherzo su qualcosa del genere? -
- Chiedo, sape i pareri per me è importante. - 
- Io devo dirti che ti ho sempre definito un poeta e ti confermi tale ancora una volta di più. - gli dico sincera.
- Grazie! - e lo vedo sorridere, orgoglioso del suo lavoro.
- Sei felice? -
- Tantissimo, so orgoglioso del mio lavoro e stasera pretendo un secondo parere. - 
- Promesso. - e gli sorrido.
Salutato Fabrizio vado a fare la doccia e poi ceno con mia mamma e mia nonna in attesa del nuovo appuntamento con il telegiornale.
- Eccolo! - annuncia mia mamma che l’ha già seguito oggi. - Ma è diverso. - 
- Già. - dico io vedendo che ci sono frammenti nuovi e parole nuove in questo spezzone.
Il finale inutile dire che mi lascia sconvolta. 
Mi sa che dobbiamo fare due chiacchiere io e lui penso tra me e me mentre il mio telefono inizia a squillare motivo per cui mi trasferisco in camera mia per poter parlare con la massima tranquillità.
- Allora? - 
- Seriamente? - chiedo io.
- Cosa? - 
- Mi chiedi cosa ne penso? - 
- Si. - 
- Pensi che la mia opinione sia cambiata? -
- Penso che sia alquanto palese che tu sia incazzata ‘n questo momento. - 
- Mmm. - non voglio ammetterlo. 
- Se è per la scena finale nun te devi alterà, sai nei video si recita. - 
- Lo so. - 
- Se però ci tieni nel prossimo metto te così nun devo nemmeno recità che dici? - 
Lo fisso. - Sei pazzo? -
-No, nun sono pazzo anzi me farebbe piacere averte in un mio video. Tu che ne pensi? - 
- Che sarebbe un onore. - 
- Allora vedremo che cosa se può fà. E nun essere gelosa che quella nun l'ho nemmeno vista. - 
- Sei sicuro che tu non preferisca le more? - 
- Ora preferisco le rosse. - e mi fa la linguaccia. 
- Ma ormai ci hai preso gusto con le confessioni? - 
- Può essè. - 
- Sei teso? - 
- Un sacco. Tra l'album e il singolo tutto me agita e al tempo stesso nun vedo l'ora che esca. - 
- A chi lo dici. - 
- Verrai a qualche live? - 
- Lo spero. - e gli sorrido. 
- Guarda che te trascino con la forza. - 
- Non penso che oppongo resistenza. - gli faccio notare. 
- Meglio cosi. - Lo vedo sistemarsi per l'ennesima volta il collo della felpa. 
- Che fai? - 
- Niente perché? - 
- Perché continui a sistemarti il collo. - 
- Ah si me da fastidio. - 
- Non pensi che sia ovvio che io sappia che tu stai tentando di nascondermi il tatuaggio. - 
- Perché dovrei? - 
- Perché il tatuaggio è il titolo del disco che uscirà il 12 aprile. - 
- Mah. - tenta di fare il misterioso. 
- Non attacca il tuo mistero, ogni tuo tatuaggio è il titolo del disco. A Sanremo hai passato il tempo a nasconderlo. Nelle foto e nei video anche appigliandoti alla scusa che dovevi finirlo. - 
- Beh perché dovevo finirlo pe’ davvero. - mi spiega. 
- Ed è il titolo inoltre ti comunico che io e Irene già sappiamo quale sia. - 
- Io ammazzo Ermal. - 
- A dire il vero abbiamo fatto un accurato lavoro di Photoshop. - 
- Inizio ad avè seriamente paura. - 
Scoppio a ridere.
-Allora ‘sto titolo? Ora vojo vedè se avete indovinato o meno. - 
- Figli di nessuno. - 
Lo vedo sorridere divertito. - Potrei svelarte se è giusto o meno ma penso che te lascerò con un po’ de mistero. -
- E ti pareva. - 
- A breve saprai tutto. - e mi fa l'occhiolino. - Allora questa giornata de lavoro come è andata? - 
- È andata direi, ero in trepidante attesa di uscire oggi. - 
- Oh chissà perché. - 
- Perché aspettavo con ansia di ascoltare la tua anteprima. Sinceramente del lavoro non posso lamentarmi, ci sono lavori peggiori e molto più duri. - 
- Questo sicuramente. - 
- Il lavoro davvero è facile e a volte anche monotono. L'ambiente è serioso anche se alcuni soggetti strani ci sono. - 
- Ah si? - 
- Si ma li tengo a bada. - 
- Che brava. - 
- Già anche perché mi propongono tutti tipi inguardabili. - 
- Sò meglio io? - 
- Mmmm si direi di sì  - 
- Oh qui iniziano 'e confessioni. - 
- Non mettermi in imbarazzo. - gli dico poi. 
- Ce provo ma è bello sentire che per 'na volta te esponi anche tu. - 
- Mi pare giusto visto quanto hai fatto tu fino ad ora. - 
- Nun devi pareggià er conto. - 
- Lo faccio perché lo voglio anche se credo che sia chiaro che io sia interessata a te penso. - 
- Abbastanza. - e mi sorride.- A parte i tipi strani che altro me dici? - 
- Dico che gli orari non sempre sono belli ma bisogna adattarsi. - 
- Tu vorresti fa altro nella vita? - 
- Mi stai chiedendo il lavoro dei miei sogni? - gli domando. 
- Esattamente. - 
- Non saprei, comunque penso qualcosa sempre in ufficio magari anche che abbia a che fare con la musica. - 
- Beh perché nun provarce? - 
- Non so da dove iniziare. - ammetto io. 
- Se vuoi posso darte 'na mano. - 
- Con calma. - 
- Giusto. - 
- Esattamente andiamoci piano, per ora sono apposto con questo lavoro anche se è provvisorio. - 
- Va bene. - e mi sorride rassicurante. - Quando vuoi sai che puoi conta su di me. - 
- E tu puoi contare su di me lo sai? - 
- Lo so proprio perché conto su de te me interessa sempre molto er tuo parere su ciò che faccio. - 
Si è fatto tardi per cui iniziò a sbadigliare. - Hai sonno? - mi chiede.
- Un po’ - 
- Allora mi conviene lasciarti andare a nanna. - 
- Mmmm non sono d'accordo. -
- Come no? - 
- Non vorrei chiudere la chiamata. - ammetto io. 
- Ci sentiremo domani mica scappo. - 
- Non scappare. - gli dico totalmente in sincerità.
- No te l'ho promesso. - 
- Va bene. Allora buonanotte Fabbrì. - 
- Notte Paoletta. - e chiudiamo la chiamata. 
 

Sono anni che ti aspetto - Fabrizio MoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora