Fuga in montagna pt. 2

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#Paola POV

Mi giro nel letto e sento che sono da sola per cui cerco di aprire gli occhi, vedo che fuori c'è abbastanza chiaro ma non so che ora sia, per cui mi allungo verso il comodino per vedere l'ora sul telefono e noto che sono già le 9 del mattino. Non sento l'acqua scorrere in bagno segno che Fabrizio deve essere da qualche altra parte per cui mi decido ad alzarmi dal letto e andare a cercarlo. Sento dei rumori provenire dalla cucina e quindi mi dirigo lì sperando che non ci siano anche gli altri due dal momento che sono ancora in pigiama, e la cosa mi imbarazza alquanto. Quando noto che c'è solo Fabrizio entro in cucina e visto che non si è accorto della mia presenza dal momento che sta preparando la colazione decido di abbracciarlo da dietro. Sento che è sorpreso da questo gesto ma poi si rilassa.

- Buongiorno! - dico lasciandogli un bacio sulla schiena.

- Buongiorno bimba! - e si gira velocemente per baciarmi. - M'hai scoperto. - aggiunge poi. - Volevo portarte la colazione a letto. - e mi sorride divertito.

- Mi dispiace averti rovinato il piano. Gli altri due? - chiedo curiosa non vedendoli in giro.

- Sono usciti. - e mi indica un biglietto sul tavolo da pranzo che mi avvicino a leggere velocemente.

- Quindi siamo soli? -

- Si. - e mi sorride. - Allora vuoi torna a letto a fa colazione? -

- No, possiamo mangiare anche qui, tanto siamo comunque da soli. - gli dico io mentre mi siedo a tavola iniziando a gustare il mio tea.

- Sai che in questa casa c'è anche 'na piscina? - mi domanda Fabrizio e io ovviamente nego con la testa, mi rendo conto che è una splendida casa questa che hanno preso in affitto. - Che ne dici de fa un bagno dopo? -

- Che? - domando io quasi sputando il tea che stavo bevendo, di certo non mi aspettavo minimamente questa richiesta da parte sua.

- Hai capito benissimo. -

- Non ho il costume quindi credo che non sia il caso. - gli spiego velocemente perchè non oso dirgli che mi vergogno al pensiero che lui possa vedermi in costume, anche perchè sicuramente cambierebbe idea su di me.

- E se te dicessi che nella tua valigia c'è 'n costume? - domanda divertito, sicuramente si è accorto del mio imbarazzo.

- Come c'è un costume? -

- Irene e tua mamma hanno preparato 'a valigia e Irene sapeva della piscina quindi credo che sia stata previdente. - mi spiega lui.

A questo punto sento le unghie sugli specchi e non so più come uscire da questa situazione.

- Se nun te va dillo pure. - mi dice lui avvicinandosi e guardandomi dolcemente.

- Non è che non mi va. - dico io sospirando, è difficile per me dire certe cose soprattutto a lui. - Fab per quanto io abbia lavorato su di me e le mie insicurezze alle volte escono ancora, soprattutto quando uno come te sta con una come me. - e mi indico.

- Una come te? - mi chiede perplesso.

- Si dai tu sei bello e perfetto mentre io sono una ragazza comune, fisicamente niente di chè anzi sicuramente vedendomi in costume vorrai scappare perchè ti farò schifo. - ecco finalmente l'ho detto e mi sono tolta un peso enorme. 

- Ehi io certe cose nun le vojo nemmeno senti. - dice mettendo un dito sulle mie labbra per farmi tacere. - Pe' me sei stupenda e de certo nun cambierò idea su de te e la nostra storia. - mi dice deciso.

- Non lo so, io mi vergogno. -

- Nun hai nulla de cui vergognarte, mettime alla prova. -

- Ok. - non sono ancora convinta anche perchè sicuramente anche lui sarà in costume e sono certa che per la mia sanità mentale non sarà facile reggere a quel tipo di visione.

Sono anni che ti aspetto - Fabrizio MoroWhere stories live. Discover now