Dichiarazioni importanti

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#Irene POV

Mi alzo e sorrido vedendo che Ermal sta scendendo dal palco per raggiungerci, in questo momento vorrei farmi piccola piccola ma non posso, devo affrontare questa paura. Si avvicina fermandosi ogni tanto a salutare alcuni fans e concedendo anche delle foto.

- Scusa! -mi dice quando finalmente è di fronte a me.

- Tranquillo. - e gli sorrido. - Se devi concederti ancora ai tuoi fan non c'è problema. - gli dico sincera.

- Nah. Allora ragazzi come sono andato? - chiede al mio gruppo.

- Molto bene. -

- Io lo proporrei come professore. - gli dice Max.

- Guarda che poi così si monta la testa. - lo ammonisco io divertita.

- Però sono stato bravo? - mi domanda in cerca di conferme.

- Si, devo dire che sei stato bravo, divertente e autoironico, hai reso il finale di serata acculturato ma con leggerezza. -

- Grazie. - e mi sorride. - Conta molto per te il mio parere, e preparare questa serata mi ha molto intrigato. -

- Si nota. - e gli sorrido.

- Mi piace la vostra facoltà. - aggiunge poi.

- Se vuoi fare gli esami al posto mio prego. - lo invito io.

- Beh ci penserò su. - e ridacchia. - Sai magari prima dovrei finire i miei. - mi ricorda.

- Ci stai pensando a tal proposito? -

- Sto valutando ma prima ho bisogno di riposare. -

- Giusto. - affermo io.

- Che facoltà? - indaga Tessa.

- Lingue. -

- Quanti esami ti mancano? -

- 1 e la discussione della tesi. -

- Non finire è un crimine. - gli fanno notare tutti.

- Lo so, ma che vi siete messi d'accordo con mia madre? - domanda divertito.

- Scusa. - dicono i ragazzi e io rido divertita.

- Giuro che non ti faranno più la predica. - e gli faccio l'occhiolino.

- Spero. - e nel frattempo ci avviamo verso l'uscita. - Che volete fare? - chiede in generale.

- Scherzi? Andare a dormire? Domani abbiamo lezione. - specifica Tessa.

- Esatto, non siamo tutti rockstar come te che sei abituato a fare le ore piccole. - lo prendo in giro io.

- Giusto. - e ridacchia. - Allora spero di rivedervi presto. -

Salutiamo i ragazzi usciti dal teatro visto che prendiamo strade diverse, Ermal mi prende per mano e ci incamminiamo verso casa.

- Come stai? -

- Bene, tu? -

- Tutto bene. - e mi sorride. - Sicura che sia tutto apposto? Stasera avevamo parecchi sguardi puntati addosso e non ci vorrà molto prima che girino le voci. -

- Ermal per quanto tutto il contorno possa spaventarmi non voglio rinunciare a te. Quindi affronterò ogni paura. -

Lui mi sorride e mi attira contro di lui per baciarmi. - Spero tanto che tu mi creda perchè sto per dirti una cosa importante. - e mi fissa intensamente.

- Dimmi. - e lo esorto a parlare dal momento che sono curiosa.

- Ti amo! -

Sento che potrei sciogliermi dopo questa sua dichiarazione e una lacrima sfugge al mio controllo. - Scusa! - mi dice visto che sono rimasta in silenzio.

Sono anni che ti aspetto - Fabrizio MoroWhere stories live. Discover now