Restiamo così?

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#Irene POV 
Siamo da soli io ed Ermal perché Paola e Fabrizio hanno ben pensato di lasciarci da soli. 
-Va tutto bene? - mi domanda il riccio.
- Certo. - e gli sorrido. 
- Sicura? - 
- Si tranquillo Ermal l'unica cosa è che non so come comportarmi con gli altri, cioè un conto è quando siamo io e te da soli. Un conto è quando c'è altra gente, penso che sia presto per definire le cose ma al tempo stesso non credo che sia un gesto fatto con leggerezza almeno da parte mia e per come sono fatta io. - gli spiego velocemente e non pensavo di riuscire a dire così tanto. 
- Irene ascoltami bene, nemmeno io bacio le persone con leggerezza, per me il bacio ha un grande valore e ti ricordo che ti ho detto di volerti conoscere e volevo fare le cose con calma ma come vedo la cosa ci è un po’ sfuggita di mano ma non sempre si possono comandare i sentimenti. E io sono molto molto interessato a te e voglio continuare questa cosa, penso che sia un po’ presto per definire la nostra relazione ma sappi che tu mi piaci e tanto anche. - 
- Anche tu mi piaci tanto Ermal. - e gli sorrido prendendogli la mano. - Hai ragione quando dici che non sempre i sentimenti si possono controllare e credimi che non mi pentirò mai di quel bacio e nemmeno io voglio definire le cose perché penso sia troppo affrettato. Viviamoci le cose così come vengono. - mi dice e poi riprende a parlare. - Per quel che mi riguarda non dobbiamo nascondere la cosa a Paola o Bizio, sono nostri amici e non penso che ci giudicheranno anche perché sono nelle nostre stesse condizioni. - mi fai notare lui. 
- Giusto. Allora poi posso parlarne con Paola? - 
- Certo che si. - 
- Non mi piace nasconderle le cose. - 
- Non devi nasconderle nulla. Quindi pensi di tornare in hotel? - 
- Beh si e domani dobbiamo ripartire. - 
- Peccato. - e lo vedo mettere il broncio. 
- Che ti prende riccio? - gli domando io. 
- Domani devi già ripartire quindi pensavo ti saresti fermata qui a farmi da infermiera. - e ora sorride in modo furbo. 
- Meta tu ti vuoi approfittare di me. - 
- Nah e penso proprio che anche tu lo voglia. - 
- Io voglio cosa? - gli domando. 
- Restare con me stanotte. - 
- E Paola? Non posso lasciarla da sola. - tento io. 
- Beh da sola? Penso che Bizio possa farle compagnia. - 
- Stai tentando di accoppiare la mia amica? - chiedo divertita. 
- Penso che non gli serva il mio aiuto che già fanno da soli i due. - e ride. - È chiaro che sia interessato a lei e sicuramente anche lei di conseguenza, se domani partite penso che anche per loro sia difficile poi rivedersi dunque sono certo che sarebbero felici di passare la notte insieme e non ho alcun doppio senso. - e alza le mani. 
- Chissà che cavolo penseranno i due. - 
- Che cosa ti importa? Non mi interessa cosa pensano gli altri di ciò che faremo o meno se restiamo insieme stanotte. Non mi interessano i giudizi e Fabrizio non giudicherà mai al massimo penserà ma niente di male perché capisce perfettamente ciò che proviamo. -
Alzo gli occhi al cielo.
-E per la cronaca non è vero che io voglio restare con te stanotte. - ribatto poi ripensando alla sua frase di prima. 
Ermal scoppia a ridere. - Dai ci hai ripensato dopo mezzora. - mi fa notare. - Quindi vuoi eccome stare con me stanotte. - e mi stringe a se.
- Uffa. - sbuffo io. 
- Dillo che ti piace quando ti abbraccio? - mi provoca lui. 
- Forse. - dico io che non voglio dargli alcuna soddisfazione. 
- Mai una gioia. - mi fa notare e io scoppio a ridere. 
E così ci trovano i due quando rientrano.
- Ammazza che sigaretta lunga. - provoca subito il riccio. 
- Ma un pacco de fatti tuoi no? - gli domanda Fabrizio. - Comunque vedo che inizi a sta meglio. - aggiunge poi. - Meglio cosi. - 
- Sto un po’ meglio si, però non me la sento di restare solo stanotte. - dice lui con faccia furba. 
- Nun resto a farte da babysitter sia chiaro. - risponde Fabrizio scoppiando poi a ridere. 
- Ma chi ti vuole? - domanda Ermal. 
- Nun se sa mai. - e alza le mani. - Quindi stai a di che Irene resterà a farte da infermiera pe' tutta 'a notte? - chiede Fabrizio mentre ci fissa sorridendo dolcemente. 
Sento che sto arrossendo e nel frattempo Paola si gode tutto il siparietto.
- Bizio sei perspicace. - replica il riccio.
- 'o so. - afferma il romano che ride divertito.
- Ermal hai deciso tutto tu. Io devo tornare in hotel con Paola. Non voglio lasciarla da sola a Roma. - spiego io e ovviamente il sorriso del riccio si spegne. 
- Ire tranquilla davvero, vado in hotel e tu resta con lui. - mi dice lei mettendo una mano sul mio braccio. - Non preoccuparti per me. - continua a rassicurarmi. 
- Irene se te fidi l'accompagno io. - si aggiunge Fabrizio e sembra tutto un complotto per farmi restare con il riccio. 
- Ma è ovvio che mi fido. -  dico io a Fabrizio. - Però resta il fatto che siamo a Roma e non voglio che stia sola. - 
- Nun sta da sola. Volevo giusto chiedere a Paola se le andava de vede una cosa di Roma e in caso recupera 'e vostre cose 'n hotel e può dormi da me così è al sicuro. Ti offro la cameretta di Anita. - aggiunge poi guardando la mia amica. 
- Mi sa che i due hanno già studiato tutto. - dice Paola. 
- Già. - replico io. - Allora? - le chiedo. 
- Sta con Ermal. Io andrò a vedere Roma di notte. - e mi sorride. - Sta tranquilla che sto bene. - mi dice poi. 
- Domani facciamo colazione insieme? - propone Fabrizio.
- Certo qui alle 10.30 che dite? - replica Ermal e tutti siamo d'accordo. 
Io ed Ermal salutiamo i due che escono diretti chi sa dove.
- Sei impossibile. - lo canzono io spingendolo leggermente. 
- Sei leggermente arrossita prima. - e mi fa la linguaccia. 
- È tutta colpa tua sai? - 
- Ti metto così in soggezione? - 
- No è che mi imbarazza cosa possono pensare e simili. - 
- Non pensarci e poi vedi che Fabrizio aveva un'idea simile? - mi chiede il riccio. 
- Si ho notato. Che vi abbiamo fatto? - domando io. 
- Ah me lo sto chiedendo che cosa ci avete fatto voi due. - e mi trascina verso il letto e ci distendiamo abbracciati. - Che ne dici di guardarci un bel film? - 
- Ci sto splendida idea. - 
- Stai bene qui? - 
- Mai stata meglio. E tu? - 
- Concordo con te. - 
- Che film guardiamo? -
- Supereroi. - decreta Ermal e io non potrei essere più d'accordo di così. 
- Ottima scelta. - 
- Sono o non sono perfetto? - 
- Inizio a credere che tu sia fin troppo perfetto. - e ridacchio. - Misura la febbre intanto. - gli suggerisco. 
- Che infermiera efficiente. - e inizia a misurare la febbre. 
-Fammi controllare. - gli dico poco dopo. 
- Va bene. - e obbedisce proprio come un bravo bambino. 
Controllo e vedo che la temperatura è scesa. - Forse ti conviene prendere comunque un po’ di Tachipirina sai? -
- Dici? - 
- Si altrimenti rischi di avere di nuovo la febbre domani ed è meglio tenerla bassa. - 
- Allora mi fido di te. - 
Mi alzo per passargli la pastiglia. - Ma sai cosa penserebbero le lupe se fossero qui? -
-Sicuramente che sei molto fortunata. - e mi sorride. - Sai quanto si sono mobilitate? - mi domanda. 
-Immagino molto anche per il semplice fatto che non è da te annullare gli eventi. - 
- Sono arrivate anche a scrivere a mia madre ti rendi conto? - 
Scoppio a ridere. - Ermal erano comprensibilmente preoccupate come lo ero anche io. -
- Mi dispiace aver fatto preoccupare tutti. - e sospira. 
- Conta che tu ora stia meglio. Il resto poi si recupera. - lo rassicuro. - Comunque noi ci preoccupiamo per te e io sono l'unica ad avere la fortuna di vedere come stai realmente. - 
- Ti senti veramente fortunata? -
- Un sacco. - e mi avvicino e lo bacio prendendo io l'iniziativa questa volta. - Ti basta come risposta? - chiedo poi tentando di regolarizzare il battito del mio cuore. 
- Mmm. - finge di pensarci e io scoppio a ridere.
- Che ti ridi? - 
- Perché fingi di doverci pensare. - 
- Beh potrei non aver capito bene. - mi provoca lui. 
Rido nuovamente e scuoto la testa mentre lui si avvicina nuovamente per baciarmi. 
- Meta stasera non succederà altro. - specifico vista la quantità di baci che ci stiamo scambiando.
- Concordo, non voglio correre e voglio godermi ogni momento con te soprattutto perché non sono nemmeno al top della forma. - e finge di darsi delle arie. 
- Sai che sei proprio un cretino? - gli domando. 
- Può essere. - e mi sorride. - Riprendiamo il film? - 
- Assolutamente sì. - 
- O hai sonno? -
- Per niente. - lo tranquillizzo. - Sono abituata a dormire poco. - 
- Allora siamo in due. - 
- Però tu dovresti dormire dal momento che sei malato e il riposo ti fa solo che bene. - 
- Poi dormiamo tranquilla prima voglio solo finire di vedere il film. - 
-D'accordo. - 
Restiamo così abbracciati a vedere il film e sento che non sono mai stata così bene prima d'ora nella mia vita. 
 


Sono anni che ti aspetto - Fabrizio MoroWhere stories live. Discover now