B12 - INGANNANDO IL TEMPO

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Aveva fame, freddo e gli scappava una pipì terribile.

Ma almeno il mal di testa era passato sebbene si sentisse ancora spossata e stordita.

Si guardò intorno.

Una finestra minuscola troppo in alto e una porta d'acciaio chiusa dall'esterno.

Fuggire era impensabile.

Cercò qualcosa con cui coprirsi ma non c'era nulla intorno.

Doveva assolutamente fare pipì.

Si chiese se battere sulla porta sperando che qualcuno la sentisse.

Ma, se non avesse risposto nessuno, sarebbe stata presa dal panico di essere vittima di un serial killer che l'avrebbe lasciata marcire lì piuttosto che seviziarla e stuprarla.

Un brivido le percorse la schiena ripensando a Killfluencer.

Ma non poteva essere lui.

E poi, non le avevano lasciato cellulare né niente.

Si sedette nella posizione del loto e iniziò a meditare, svuotando la mente da ogni pensiero.

Le sembrò il modo migliore per ingannare il tempo.

Sapeva che Cino l'avrebbe cercata e che di sicuro l'avrebbe trovata.

Credeva in lui come non aveva mai creduto in nessuno.

Si ripromise che, se fosse uscita, gli avrebbe detto prima di ogni cosa tutto ciò che sentiva.

Di come dopo di lui il suo mondo fosse cambiato.

Se il problema era essere hacker, o lo condividevano vivendo alla giornata come quegli irresponsabili di Mjolnir e Moony, o avrebbero potuto smettere, e vivere da persone comuni.

La rete li aveva salvati dalla bruttezza del mondo reale.

Ma, ora che avevano scoperto la bellezza, l'unica cosa che desiderava fare era condividerla.

CIÒ CHE UCCIDE 2: FREE BERRY RIOTWhere stories live. Discover now