B34 - GUERRA LAMPO

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Il nano era a un passo da lei.

Beralia aveva il viso offuscato dalle lacrime e non riusciva nemmeno a urlare per la paura che le soffocava la voce.

Sentì all'improvviso dei rumori distanti e ovattati, senza capire.

Parevano degli uomini che gridavano e degli spari.

Poi tutto sembrò impazzire, come fosse saltato un chip da qualche parte.

Sirene che suonavano, luci che andavano e venivano a intermittenza come le strobo in discoteca, persiane automatiche che si aprivano e si chiudevano.

Si mise a piovere dal soffitto e lei guardò in alto senza capire.

L'allarme antincendio.

E uomini che correvano e gridavano.

Poi qualcosa apparve sopra di lei.

Una ragazza con i capelli verdi.

Tirò un calcio in faccia al nano senza nemmeno dargli la possibilità di reagire, poi un calcio laterale che lo scaraventò alla parete.

Infine un calcio all'inguine nudo che lo fece gridare e poi svenire.

"Andiamo!" disse, allungandole la mano.

Non capiva. Era tutto confuso, troppo confuso.

Chi era, cosa voleva?

"Ehi, mi senti?"

Non capiva.

Le orecchie le fischiavano, era tutto ovattato e distante.

"Ehi, sono amica di Cino. Devo portarti fuori di qui."

Lui non c'era.

Non era venuto lui a salvarla.

Non c'era tempo.

Aroleia si guardò intorno.

C'era una bottiglia di gin sul tavolo, accanto a una di acqua.

Le versò l'acqua in testa e le fece bere a forza un sorso lungo di gin.

Poi la prese per mano e iniziò a correre.

Arrivarono veloci alla porta segreta visibile sono nei progetti; conduceva al cunicolo con una stretta scalinata di emergenza progettata come via di fuga.

Alla fine delle strette rampe di scale, superarono la sala server in fiamme e trovarono Cino che li aspettava in fondo.

Corsero veloci verso l'auto, un attimo prima che si accorgessero di loro e i proiettili iniziassero a rimbalzare sul tetto.

Percorsero a tutta velocità il pontile lasciando alle loro spalle una scia di chiodi e di napalm fatto con una miscela di palline di polistirolo e benzina che bruciava alle loro spalle per bloccare gli inseguitori.

Quella che doveva essere la difesa dei loro avversari si rivelò la loro salvezza.

Nello specchietto retrovisore videro esplodere un elicottero sabotato da Cino.

Poi il NOX inchiodò al sedile, in fuga contro il tempo, fino a sentirsi abbastanza lontani e sicuri.

Beralia era finalmente libera, anche se piangeva e tremava come una foglia.

CIÒ CHE UCCIDE 2: FREE BERRY RIOTWhere stories live. Discover now