Non sai niente di me

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Tonya

Mi sveglio di colpo sentendo un rumore provenire dal bagno, mi guardo intorno e mi rendo conto di essere in camera di Owen, che sia lui in bagno? Probabilmente si. Ieri si era dimenticato di chiudere la camera a chiave, poi però é venuto Gabriel e mi ha chiuso lui, che tristezza.

Qualche ora dopo é tornato di nuovo, con lui c'era una signora mi pare si chiamasse Rita,mi hanno lasciato da mangiare e poi se ne sono andati via.
Mi sono presa la febbre qui e questo non ci voleva proprio, soprattutto se sei a casa dei tuoi rapitori, spero soltanto che Owen abbia preso in considerazione la mia offerta,altrimenti non so cosa ne sarà di mio padre...

Mentre sono a letto guardo la porta del bagno di continuo. Ma lui dormirà qui? Non può farlo ci sono io nel letto, dorme a terra.
Non mi interessa niente, dopo aver pensato ciò mi rimetto sotto le coperte, anche se sto meglio non posso rischiare di peggiorare.

La porta del bagno si apre e improvvisamente ho le labbra secche. Ma é una visione! Doveva fare il modello non il mafioso,cammina a petto nudo con un asciugamano attorcigliato ai fianchi e gocciola per tutto il parquet. Si ma la fa apposta però, strabuzzo gli occhi quando si volta di spalle verso il cassetto e fa cadere l'asciugamano a terra.

Divento tutta rossa alla vista del suo sedere perfetto e impreco mentalmente per poi girarmi verso destra, mentre gli dò le spalle sento il rumore di un tessuto, forse si sta mettendo i boxer... Ma non se li poteva mettere in bagno? No deve farmi fare la figura della cretina, cerco di regolarizzare il mio respiro e poi chiudo gli occhi quando sento che si avvicina al letto, al lato sinistro, dove sto io.

Sento il suo respiro sul l'orecchio e poi<so che sei sveglia> dice in tono tetro, apro gli occhi e lo guardo male,<ti sei goduta lo spettacolo?> chiede con un sorrisetto mentre va a stendersi al lato destro del letto, dietro di me, mi volto seccata verso di lui e dico<potevi cambiarti in bagno, sono pur sempre una donna io sai?> scosta le coperte e mi lancia un occhiata derisoria,<perché mi guardi così?> domando seria.

Lui si mette sotto le coperte e si sdraia con la schiena, guarda il soffitto e poi dice<tu sei ancora piccola ragazzina, non sei donna>che diavolo vuol dire? Ho 18 anni mica 12 e poi che ne sa di me? lo guardo malissimo e mi alzo a metà busto, mi guarda incuriosito ed io rispondo<io non sono una mocciosa coma credi tu, non sai nulla di me o di quello che ho passato, non sai di come ho iniziato a lavorare a 15 anni, di come dovevo occuparmi di mio padre, tu... Non lo sai..>la mia voce trema e per poco non mi cade una lacrima, non gli darò questa soddisfazione di vedermi piangere, né ora né mai.

Rimane fermo per un attimo alle mie parole, poi però ritorna serio, mi volto dall'altra parte del letto e mi copro tutta pur di non vederlo, come può essere così menefreghista? Dare a me della mocciosa? Che cosa crede che abbia avuto un infanzia tutta rosa e fiori? Ma per favore, che stia zitto.

<non ti chiederò scusa, se ti aspetti questo> dice mentre non lo guardo, <lo sapevo già, tanto sei un mostro non ci si possono aspettare delle scuse da uno come te> non appena finisco di parlare, mi tira il gomito per dietro con forza e si sdraia sopra di me, mette i gomiti al lato del mio volto e mi fissa arrabbiato, sembra un toro.<Smettila di darmi del mostro> mi guarda negli occhi furibondo ed io lo sfido<altrimenti?!> il mio tono é di sfida oltre che rabbia, vediamo fino a dove regge. <Mi sfidi un pò troppo mocciosa> mi schiaccia con il suo peso ed io lo sento tutto, sopra di me.<E tu sfidi me>
Ci guardiamo malissimo, però c'è altro lo sento, c'è rabbia, sfida, ma c'è voglia.

Ci guardiamo le labbra a vicenda ma la rabbia non cessa, <chiedimi scusa> dice rabbioso,
<chiedimi scusa tu>rispondo impavida, io non abbasso la testa per lui, mi guarda di nuovo gli occhi e dopo neanche un secondo mi dà una stoccata nel mio punto sensibile, come per punizione.
Boccheggio in cerca di aria e lui mi continua a fissare, solo che stavolta é diverso, é eccitato,
schiude la bocca ed io divento tutta rossa. Non ho mai avuto rapporti così intimi con un ragazzo, sono ancora vergine pure, mi sento in imbarazzo.


Mi dà un' altra stoccata che mi toglie il respiro e a me scappa un piccolo ansimo.<Lo vedi perché sei mocciosa? Perché non hai esperienza> dice rauco e odioso al mio orecchio, non appena finisce di parlare un moto di rabbia si impossessa di me, lo spingo verso dietro e gli do uno schiaffo che gli fa girare la testa verso sinistra, mi allontano da lui
e lo guardo schifata, poi si gira verso di me furioso.<Non ti permettere, solo perché non ho esperienza non vuol dire che non sono donna.> Lo odio, l'uomo più sgarbato e odioso di sempre.


Mi guarda indifferente ed io mi alzo dal letto.<Dove vai?> non gli rispondo e prendo il cuscino per poi andarmene dentro la sua cabina armadio, dormirò li stanotte. <Tonya> mi richiama in tono grezzo e io metto il cuscino a terra per stendermi. Questa é la prima volta che mi chiama per nome, mi fa strano.<Ti sto chiamando> entra dentro la cabina, ma io ormai sono stesa a terra con la testa sul cuscino.


<non mi interessa che mi stai chiamando, vai a dormire e non rompere>dico infervorata, deve starmi lontano oggi, faccio un omicidio, sento che si avvicina da dietro e ad un tratto mi sento in aria. <Mollami, non mi rimettere a letto che giuro ti do calci tutta la notte> mi sto esaurendo appresso a lui, alza gli occhi al cielo e mi porta a letto in stile sposa, mi butta sul materasso ed io lo guardo sconvolta. <Ma che razza di modi!> scuote la testa e risponde<ma quanto parli?> ah pure? Mi metto sotto le coperte e gli dò le spalle sbuffando.

Si mette a letto pure lui e sento che mi volta le spalle, bene ha fatto bene,<notte Tonya> dice con tono saccente.<Ma vaffanculo> scoppia a ridere ed io mi ripeto mentalmente di stare calma.

Stai calma, stai calma Tonya!.



Angolo autrice.

😂altro capitolo stasera, scusate però io muoio con sti due.

Un bacio 🌹


















La bellezza di uno sguardoWhere stories live. Discover now