Non sei spazzatura

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Tonya

Mi risveglio dal mio sonno e apro gli occhi lentamente, mi guardo intorno e poi mi giro, mr gentilezza non é a letto, sarà già andato giù, lasciandomi chiusa in camera di nuovo. Sbuffo seccata e poi mi scopro, mi alzo dal letto e vado alla finestra, c'è bel tempo oggi, chissà in che strada siamo..

<sei sveglia> mi volto di scatto,  vedo Owen entrare in camera e noto che é già vestito, porta una camicia nera e un pantalone elegante, dovrà andare da qualche parte?<ascoltami bene, io devo uscire adesso ho un appuntamento importante d'affari, potrai uscire dalla camera ma non ti azzardare ad andare via da questa casa chiaro? Se lo fai scordati le cure di tuo padre, intesi?> sempre che mi minaccia, che modi cafoni,annuisco e lui mi fissa serio ancora.

<che c'è? Ho capito se esco di casa non curi mio padre va bene> annuisco con veemenza e lui si aggiusta i polsini della camicia. Sta proprio bene così, indossa persino delle scarpe eleganti, questa persona deve essere importante.<Sicuro sia un appuntamento d'affari?> chiedo curiosa con un sopracciglio alzato, alza lo sguardo verso di me e risponde maleducato<fatti i cazzi tuo> alzo gli occhi al cielo e mi giro di spalle.

<fatti i cazzi tuoi, gne.> lo imito e sento che sbuffa, <poi dici che non sei una mocciosa> mi volto verso di lui e lo guardo male.<Non sono mocciosa, sei tu che mi provochi> fa una faccia indifferente e senza neanche rispondermi mi gira le spalle ed esce dalla camera. Che nervi!.


Qualche ora più tardi dopo essermi fatta una doccia, prendo una maglietta nera lunga e me la metto addosso, apro un cassetto, vedo dei boxer sportivi rossi e li metto, sono simili a quelli dei calciatori ora che li guardo meglio. Dopo essermi cambiata finalmente decido di uscire da quel mortorio, apro la porta e poi metto piede nel corridoio.

Davanti a me vedo 3 stanze, poi c'è un corridoio anche a destra e li ne vedo altre 4, un lungo tappeto persiano a terra e un parquet in legno delimita entrambi i corridoi, é davvero lungo!. Inizio a camminare e vado verso destra, ci sono delle scale che portano direttamente al piano inferiore, mi aggrappo al corrimano e scendo gli innumerevoli gradini.

Una volta al piano terra vedo un arco che porta dentro una stanza a sinistra, poi c'è ne un altro che invece credo porti alla sala da pranzo. Il mio stomaco fa rumore e allora opto per andare in cucina, cammino sul parquet e arrivo sotto l'arco, non c'è nessuno in cucina perciò mi avvicino al frigo ultrà moderno e lo apro. <Oh mio Dio.> Hanno un casino di cose, c'è pure un dolce!

Prendo l'enorme piatto con il dolce e poi vado ad appoggiarlo sul bancone in pietra dietro di me. <Che cosa fai tu qui?!> Rita mi guarda scioccata ed io le sorrido.<Mi ha lasciata libera, ha detto che posso stare fuori, basta che non esco di casa> dico sicura.
<ok.. Ma non toccare il dolce, devono fare colazione ora>da uno schiaffetto sulle mie mani ed io la guardo sconvolta, <non ti facevo così manesca Rita, solo per un dolce poi> prende il dolce e dice<tu eres muy pericolosa!> mi guarda con occhi assottigliati ed io scuoto la testa. Pazza spagnola!.

Mentre esce dalla cucina io la seguo da dietro, voglio pure io il dolce! Lo porta nella sala da pranzo e non appena entra viene accolta da un coro di <buongiorno Rita!> lei sorride e li saluta pure, stanno per tornare nei loro discorsi quando poi mi vedono, infatti smettono di parlare.<Ma bene bene, tu chi sei dolcezza?> un ragazzo biondino mi fa l'occhiolino ed io lo guardo seria.<Armand smettila, vieni Tonya siediti accanto a me>Gabriel mi fa segno di sedermi accanto a lui ed io annuisco.

Una volta seduta vedo il ragazzo di prima guardarmi ancora, poi c'è ne un altro accanto a lui che invece resta in silenzio.<Tonya lui é Armand e lui è Paul> indica prima il biondo e poi quello con i capelli rame corti, sembra un soldato con quel taglio. Li saluto e poi Rita serve il dolce ad ognuno di noi, sto per mangiare quando poi mi giro a sinistra e vedo entrare Owen con una ragazza, aspetta me la ricordo!
Era quella che gli ha detto di uccidermi, se le sceglie bene però.

<buongiorno> dice non appena si siede, subito dopo che l'ha detto lui, lo dice lei. Sono pure coordinati, dopo aver salutato tutti lei mi nota ed il suo sguardo si blocca su di me, mi fissa con un fastidio innato ed io lo noto subito, é gelosa, a lei piace Owen.
<Vedo che anche la spazzatura ora mangia con noi> sputa schifata verso di me, che ha detto?<intendevi me o te?>dico gelida, Armand ride e Paul ridacchia sottovoce, mentre Owen mi guarda esasperato. <Che hai detto mocciosa?> si alza in piedi infervorata ed io mi alzo pure.

<sedetevi tutt'e due, adesso> eccolo che parla il santo!, ci guarda serio ed io me ne infischio,lei continua a guardarmi male ma poi si siede lentamente, ma sul serio? É il suo robot?. La guardo sconvolta ma non mi siedo.<Siediti Tonya>ribatte in tono rigido, io non lo calcolo e guardo ancora a lei per poi dire<la prossima volta che mi chiami mocciosa ti strappo i capelli chiaro?>sta per rispondere quando poi<TONYA! SIEDITI!>mi urla autoritario, mi volto verso di lui e nel frattempo
ci guardano tutti sconvolti.<CHE DIAVOLO TI URLI?!>stiamo dando spettacolo probabilmente, però é colpa sua e di quella mora, mica mia.

Incazzato al massimo, si alza dalla sedia e mi prende per il gomito facendomi alzare, <mollami!> mi trascina fino a fuori dal salotto ed io mi dimeno, che imbarazzo ci guardano tutti, persino Rita é sconvolta. Arriviamo alle scale ed io impunto i piedi a terra.<Non ci torno in camera Owen! Lasciami!.> Dopo aver detto ciò mi molla di scatto e si volta verso di me,<Non ti permettere mai più ad alzarmi la voce chiaro? Non ti azzardare Tonya.> Mi guarda davvero rosso di rabbia ed io incrocio le braccia.<Mi hai urlato tu per primo.> Certo che ha coraggio eh.. <era per farti sedere, perché ci mancava poco che tu gli alzassi le mani> indica il salotto ed io sospiro<ha iniziato lei... Mi ha offeso, mi ha detto che sono spazzatura e ti sorprendi se le rispondo? Ringrazia che non l'ho fatta volare piuttosto>sbuffo e lui mi guarda in silenzio, in un modo strano.

Lo guardo seria e dico <bè perché mi guardi così?> scuote la testa e dice <sei assolutamente impossibile> alzo gli occhi al cielo e lui ghigna divertito,
<posso andare ora? Ho fame> annuisce e torno indietro per andare in salotto. <Tonya> mi richiama ed io mi volto verso di lui. <Non sei spazzatura, non permettere a nessuno di dirtelo.>
Deglutisco per la serietà delle sue parole e poi annuisco sorridendo gli.

Non me le aspettavo queste parole,non da lui, ogni tanto sentire che qualcuno ti sostiene é bello.


Angolo autrice.

Domani cercherò di fare di nuovo il doppio capitolo. ❤










La bellezza di uno sguardoWhere stories live. Discover now