Non gli sei indifferente

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Tonya

É da due giorni che dormo con Gabriel, quando sono arrivata in camera sua totalmente nervosa, mi ha guardato un attimo e poi mi ha chiesto che é successo,gli ho raccontato che ho litigato con Owen e che d'ora in poi avrei dormito con lui, praticamente ho dettato legge, non si é neanche opposto,un motivo in più  per adorarlo, Gabriel é sempre disponibile, non come qualcuno..

Ho dormito con lui nel letto e devo dire che non sono stata poi così male, lui stava a sinistra ed io a destra. La sua camera ha le pareti verde scuro, é grande ed é molto moderna, mi piace. Durante la notte Gabriel però si gira e rigira continuamente nel letto, non sta fermo. Per fortuna che io quando dormo non sento nulla, però se sono sveglia naturalmente lo sento.

Nonostante queste piccole pecche mi trovo bene. Il caro Owen non credo si sia sentito così triste da solo, camminando per i corridoi spesso sento dei gemiti provenire da camera mia, il maledetto continua a portare li Carlotta e di certo non giocano a twist, quando sono a tavola spesso mi lancia delle occhiatacce lei, adesso pure il suo amichetto lo fa, l'ho beccato più volte a fissarmi anche, ma non l'ho calcolato proprio.

<Rita ma sei sicura che non posso mettere 200 di zucchero?> domando mentre cerco di prendere la bilancia dallo sportello in alto.<La ricetta dice 150 non 200> pulisce con lo straccio il banco ed io sbuffo<ma che ci fa? Mettiamoli su, prendiamo il diabete> strabuzza gli occhi ed io  ridacchio,<signorina lei é pazza>scuote la testa ed io le faccio la linguaccia. Me lo dicono in molti.

Voglio fare un dolce oggi, mi sono fissata con i Brownie al cioccolato, mentre apro il frigo per prendere il latte,sento una voce da dietro.<Buongiorno Rita>
Alzo gli occhi al cielo e dopo chiudo il frigo, poso il latte sul tavolo e continuo a fare la ricetta ignorandolo,nel frattempo Rita va al piano di sopra e restiamo solo noi due in cucina. Rita ti ammazzo.

Con la coda dell'occhio noto che é senza maglietta solo con i pantaloni del pigiama, si avvicina a passo lento verso il frigo che é praticamente dietro di me ed io continuo a mescolare. Si poteva coprire però, mica deve fare uno spogliarello. Chiude l'anta ed io inizio a sentirmi intimidita, soprattutto quando si avvicina.

Il suo petto sfiora la mia schiena e le sue braccia sono posate accanto ai miei fianchi, mi ha intrappolata, di nuovo.<Sparisci> dico altamente seccata, il suo pacco tocca il mio sedere ed io deglutisco.<Ti sta bene questo vestitino> soffia roco al mio orecchio.<Lo so> dico senza guardarlo, continuo a cucinare e lui inizia a infastidirmi, più o meno.. Dato che mi tocca la coscia scoperta con la mano. Merito del vestito che indosso.

Porto un vestito a pantaloncino corto, di colore bianco con una scollatura a V profonda e le maniche a tre quarti, ha delle righe nere pure, é molto carino.

Io poi ho un seno abbastanza formoso ecco, é per questo che gli mangiano le mani

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Io poi ho un seno abbastanza formoso ecco, é per questo che gli mangiano le mani..<smettila> dico a denti stretti, mentre cerca di mettere la mano dentro la scollatura, gli do uno schiaffetto con la mano e lui ghigna,<cerchi di fare la donna matura con questo vestito?> mi giro indispettita e lui mi guarda con un sopracciglio alzato,<non ti riguarda e poi sono anche io una donna> mi guarda indifferente ed io mi rigiro per continuare a cucinare.

<Tu vorresti esserlo, ma non lo sei> stringo le mani a pugni  e poi vedo che va verso la porta con un sorrisetto da nervi in volto.<Piuttosto che infastidire me perché non vai da Carlotta, gli piace la tua presenza, anche tanto.>Si rigira verso me e mi guarda divertito, <lo so, forse hai ragione... Lei mi apprezza, lei si che sa come soddisfare un uomo>mi fissa altezzoso e un moto di rabbia e invidia mi investe e torno a fare il dolce.

Certo lei é perfetta vero? Alta, magra e disponibile a tutti, secondo me lui ha un concetto di maturità diverso dal mio, una donna non é matura per la sua verginità o altro, lo dimostra dalla sua forza e dal suo carattere, Ma é ignorante lui che può capire? Nulla.

Qualche ora più tardi, dopo aver finito di fare il dolce e averlo messo nel forno, esco dalla cucina e sto per salire in camera di Gabriel quando poi vedo la porta finestra del retro aperta, sento dei schiamazzi e quindi mi avvicino. I ragazzi si stanno facendo un bagno in piscina.Uffa pure io voglio, non ho il costume però, Paul sta arrostendo la carne sulla brace, Gabriel é sulla sdraio che prende il sole e Armand si sta riempiendo un calice con del vino bianco.<Oh!dolcezza, vuoi un pò di vino?>

Mi mostra il bicchiere ed io nego con la testa,<che state facendo?>
Domando curiosa per poi avvicinarmi a lui.<Ci godiamo la vita, dovresti farlo pure tu> mi sorride ed io alzo un sopracciglio<mi avete rapita, come faccio a godermi la vita? Già é tanto se mi fate uscire in giardino.> mi guarda un attimo per poi dire serio<non ti trattiamo poi così male, hai fatto amicizia con Gabriel, persino con me, bè Paul... Lui é Paul.. E poi pure al capo anche se lo nasconde, gli piaci.>Lo fisso attenta, colpita dalle sue parole e poi sorride. <Ti dirò un segreto.> Mi fa segno di avvicinarmi a lui, lo faccio e poi mi sussurra all' orecchio<ieri Owen, dopo che sei andata via era talmente furioso che ha dato un pugno alla porta.>

Strabuzzo gli occhi e lui annuisce, come per confermare,
<che vorresti dire con questo?> chiedo, ridacchia e dice <diciamo che non gli sei indifferente, secondo me ah, poi non lo so.>Mi fa l'occhiolino ed io scuoto la testa per poi allontanarmi. É impossibile, non può essere che lui sia attratto da me, mi tratta sempre male, dice che non sono donna e poi si porta a letto le altre, sarebbe un controsenso unico.

Mentre penso a quanto si sbagli Armand mi avvicino a Paul,<hai bisogno di una mano?> mi copro gli occhi per il sole e lui nega con la testa.<Sicuro?> annuisce con il capo ed io lo fisso incuriosita. Non l'ho mai sentito parlare a Paul, non so neanche che voce abbia.<Tu non parli mai?> si volta verso di me con sguardo serio e poi finalmente apre bocca.<Solo se é strettamente necessario> sorrido e sento la sua voce per la prima volta.

Ha un tono di voce grosso, imponente, proprio come lui, é carino come ragazzo, ha i capelli color rame e li porta cortissimi, quasi rasati, ha un tatuaggio sul braccio destro e da quel che posso vedere, sono 3 rose attorno ad un teschio. Guardo meglio il tatuaggio e vedo un nome, Amber.<Amber é tua madre?> chiedo indicando il tatuaggio, nega con la testa<é la mia fidanzata> aww... É fidanzato, sto rivalutando la mia immagine di lui.

<La ami tanto vero?> si vede benissimo che é cotto, quando ha detto che é la sua ragazza, i suoi occhi sono diventati lucidi, brillavano.<Più della mia stessa vita.> Sorrido commossa.<Che tipo é?> ridacchia e poi gira la carne,<é davvero timida, però ha un carattere indipendente, sa sempre ciò di cui una persona ha bisogno ed é fantastica.
Lei oggi viene qui comunque, potresti conoscerla,andrete d'accordo sicuramente> annuisco felice e poi gli do una pacca sulla schiena.<Con piacere.>

Chissà come sarà questa Amber, da come l'ha descritta lui di certo non é come Carlotta. Menomale.

Mr gentilezza non é sceso, ma mi Immagino sia con il suo esemplare di donna in questo momento. Se scende voglio metterlo alla prova, per farlo però ho bisogno di un mio intimo, lo userò al posto del costume. Ora ti faccio vedere io
Owen.

Vediamo se davvero prova qualcosa o no.

Angolo autrice.

Altro capitolo stasera. ❤



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