Fuochi d'artificio scoppiettanti.

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Tonya

Non ho molti vestiti, però quelli che ho sono carini e stupiscono sempre, prendo la gruccia di un vestito che avevo preso con i soldi di Owen e poi lo esamino  con lo sguardo, approvo e lo metto sul letto.

É un abito con delle bretelle sottili e una scollatura a V, arriva fino a metà coscia, forse qualcosina in più, ed é blu elettrico in velluto.

I capelli ho deciso di piastrarli, anche se tecnicamente non é un vero appuntamento, la mia figura voglio pur sempre farla

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I capelli ho deciso di piastrarli, anche se tecnicamente non é un vero appuntamento, la mia figura voglio pur sempre farla. Dopo averli lisciati noto che mi arrivano quasi fino al sedere, passo al trucco e mi metto un rossetto nude del fard e un pò di matita. Non voglio esagerare. <ok ora i tacchi> prendo dalla cabina armadio di Gabriel i miei tacchi e per fortuna che ieri non li avevo portati in camera di Owen, sennò! Chissà che figura avrei fatto oggi.

Prendo dei sandali con il tacco neri con un pò di plateau e li metto, mi guardo allo specchio e mi strizzo l'occhio. Niente male Tonya. Prendo la giacchetta di pelle ed esco dalla camera, cammino per il corridoio fiera di me stessa a testa alta e mentre sto per scendere vedo la porta della camera di Owen aprirsi, esce fuori con solo i pantaloni della tuta ed io cerco di non guardare i suoi pettorali.
<Vai al tuo appuntamento, vedo>
mi ispeziona più volte con lo sguardo e noto che si ferma spesso sul mio lato B, perciò mi giro e non gli permetto di vederlo.<Si sto uscendo, spero che passi una buona serata arrivederci> ghigna amaro e mentre scendo le scale dice qualcosa che mi fa fremere.<Puoi giurarci,stavo giusto andando a chiamare Carlotta, lei si che sa quello di cui io ho bisogno> É proprio un bastardo.

Ghigna malefico ed io gli volto le spalle per scendere gli ultimi gradini, non appena tocco il pavimento lui si appoggia al corrimano delle scale, lo guardo con un sorriso furbo e rispondo
<Divertiti con lei, io mi divertirò con Gabriel, chi lo sa? Magari anche dopo la cena> alludo a qualcosa di sessuale mentre lui mi guarda con odio e poi gli faccio l'occhiolino, giro sui tacchi ed esco fuori dove mi aspetta Gabriel.

Non appena scendo gli scalini, mi fa un fischio, lui indossa una camicia e un pantalone elegante. Si é proprio immedesimato.<sto seriamente pensando di portarti via da Owen adesso> scuoto la testa divertita e lo raggiungo<io non sono di Owen> mi fa il baciamano ed io sorrido,<hmm non credo lo sappia> mi apre la portiera della Lamborghini ed io entro. In macchina c'è un odore di muschio davvero buono che mi dà alla testa, Gabriel entra in macchina e poi accende, partiamo e durante il viaggio mi chiede un pò di cose.<Tu sei originaria della California?>

<si sono nata qui a Los Angeles> annuisce e poi mi chiede se ho sorelle o fratelli.<no sono figlia unica, vivevo solo con mio padre, poi però lui è rimasto in ospedale e io ho vissuto da sola> dicendo le ultime parole mi si spezza un pò la voce e lui mi guarda dispiaciuto.<Senti, mi dispiace molto per tuo padre però sappi che lui sta bene ora, Owen si assicura che lui venga trattato e curato tutti i giorni.> lo guardo riconoscente e lo ringrazio di cuore. Avevo proprio bisogno di sentirmelo dire.


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