Capitolo 13

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-perché non esiste in incantesimo decente?- Fanchou per poco non aveva urlato mentre sfogliava con frenesia un incantesimo di illusioni in cerca di un modo per far sembrare gonfia la sua pancia in modo abbastanza reale da non far insospettire Garen, ma a quanto pareva era semplice ingannare la gente con i vestiti ma impossibile farlo senza.

-tutto bene?- gli chiese Shen lasciandogli una tisana rilassante sul tavolo che era andato a prendere da Charlez non appena Fanchou glielo aveva chiesto.

-no! Non posso scopare lo capisci?- disse il biondo bevendo tutto d'un sorso quella tisana bruttissima ma doveva farlo altrimenti Charlez si sarebbe insospettito troppo.

-sei tu che ti sei voluto cacciare in questa situazione assurda- disse Shen che non ce la faceva più a sopportate quel biondino e ogni giorno che passava si pentiva sempre di più di aver accettato di tenere il suo segreto.

-devo dargli un figlio per governare lo capisci si o no? Pensavo di poter scopare e invece non posso perché nessuna magia sarebbe credibile! A che cazzo serve tutta questa magia se poi non posso utilizzarla per fare quello che voglio- continuò il biondo che sapeva di poter urlare come un pazzo visto che aveva cacciato tutti da li una volta entrato per non farsi disturbare.

-la magia serve per altro e non per ingannare la gente- gli fece notare Shen.

-senti devo scopare con Garen uno perché scopa da dio e due perché con sta storia- e il biondo si indicò la finta pancia che si era creato con l'illusione e che ogni giorno faceva crescere di qualche millimetro di più -ho paura che il mio Garen vada a scopare con quello stronzo del marito-

Erano passati due mesi dalle nozze tra Garen e Riwan e quest'ultimo lo vedeva solamente durante i posti Fanchou aveva ancora paura che Garen potesse mandare a monte tutti i suoi piani per il bel marito che aveva, nonostante Garen vedesse il marito con la stessa frequenza con la quale lo vedeva Fanchou.

-non lo farà. Io sono sempre la mattina in quell'ala e credimi il moro sta sempre da solo- disse Shen cercando di tranquillizzare Fanchou.

-e che ne sai se si teletrasporta nel corridoio per non farsi vedere?- chiese Fanchou chiudendo bruscamente il povero libro che stava leggendo.

-è il futuro re di questo fottuto regno secondo vuole fare le cose di nascosto? Che poi di nascosto a chi? È sempre Garen che ha ragione qui dentro-

-io non mi fido e poi voglio scopare!- Shen sospirò a quelle parole e uscì dalla biblioteca, non voleva ascoltare un momento di più quello stronzo con manie di controllo su tutto.

-voglio scopare- sospirò per la ventesima volta Garen mentre giocherellava con delle provette all'interno del laboratorio di Charlez.

-smettila di infettarmi tutto. Vai da Fanchou se proprio vuoi scopare- disse il rosso togliendo le provette dalle mani dell'amico e sistemandole al loro posto non prima di averle sterilizzate con la magia.

Garen sbuffò.

-non posso, farei male al bambino e anche lui ha detto che adesso è complicata la situazione- spiegò il biondo giocando con la prima cosa che si era trovato davanti: un foglio di pergamena. Foglio che nuovamente Charlez gli tolse dalle mani di scatto.

-ti ricordo che hai anche un marito- disse il rosso. Garen sbuffò, nuovamente.

-non posso tradire Fanchou-

-ma a tuo marito puoi mettere tranquillamente le corna tutti i giorni e trattarlo come fosse della merda no?- disse Charlez incazzato con il ragazzo. -so che non ti piace ma è una persona come tutti noi devi mostrargli un po' di rispetto maledizione- scatto il rosso. Non vedeva il moro da due mesi buoni perché il ragazzo non poteva uscire dalla sua ala se non durante i pasti, e Charlez non mangiava con la famiglia reale, e anche perché nessuno poteva avvicinarsi all'ala dove era rinchiuso Riwan.

-Fanchou...-

-Fanchou dice, Fanchou fa ma ti rendi conto che tutte le azioni che fai sono dettate da quello che dice quello stronzo biondo? E si a me Fanchou non piace e lo chiamo stronzo! Fatti una sana scopata con tuo marito, nessuno lo verrà mai a sapere- disse il rosso mentre vedeva il suo migliore amico che teneva basso lo sguardo, segno che stava pensando a quello che aveva appena detto.

Rimasero in silenzio per tanto tempo fino a quando Garen non si alzò dalla sedia sulla quale era seduto poco prima.

-questa conversazione rimane tra noi- disse il principe prima di fare un sorriso al rosso e uscire dal suo studio a passo svelto. Charlez aveva ragione nessuno sarebbe venuto a sapere di quello che sarebbe successo di li e Charlez non avrebbe mai e poi mai parlato con Fanchou della cosa visto che non lo sopportava. E poi in fin dei conti quel bel moro era anche suo marito.

Garen si guardò l'anello che aveva all'anulare sinistro e sorrise inconsciamente mentre a passo svento percorreva tutto il castello per arrivare fino all'ala nella quale risiedeva il marito.

Si stranì non vedendo nessuno sorvegliare quel corridoio ma non ci badò molto e arrivò precisamente davanti alla porta di quella che era la camera di suo marito.

Ci rimase davanti per un bel po' chiedendosi se fosse il caso di bussare. Poi si disse che era una cosa davvero stupida e aprì la porta velocemente per poi richiudersela alle sue spalle. Con un veloce movimento di polso la chiuse anche a chiave usando la magia senza farsi vedere dall'altro ragazzo in camera che lo stava guardando preoccupato.

Riwan sembrava più pallido del solito ma Garen diede la colpa alla forte luce che entrava dalla grande vetrata che si trovava in quella camera. Il moro era mezzo sdraiato sul divano presente della sua camera con un libro in mano segno che prima dell'intrusione di Garen stava leggendo.

Il librò volò lontano non appena Garen raggiunse il ragazzo egli saltò praticamente addosso baciandolo famelico.

IbridoWhere stories live. Discover now