Capitolo 10

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Riwan non era riuscito a dormire per niente quella sera. In qualunque posizione si mettesse un doloro atroce al fondoschiena gli impediva di chiudere gli occhi per più di due minuti mandandolo completamente in tilt. Garen non era stato per niente delicato la sera prima nonostante per un attimo Riwan aveva creduto potesse esserlo.

Per non parlare del fatto che subito dopo aver finito se ne era andato dalla camera senza dare il tempo a Riwan di riprendersi e metabolizzare quello che era successo.

Era uscito così lasciandolo completamente da solo. Okay che doveva tornare da Fanchou ma almeno poteva restare un po' con lui, o almeno accertarsi che stesse bene.

Non aveva fatto niente di tutto ciò e Riwan era felice del fatto che non avrebbe visto quel biondino per la maggior parte delle giornate a venire. Doveva solamente farsi venire in mente un qualche modo per non vedere nessuno nemmeno durante i pasti. Poteva andare prestissimo e mangiare velocemente, oppure aspettare un bel po' per essere sicuro di non incontrare nessuno.

Doveva anche capire chi era la guardia che gli era stata assegnata per scortarlo in giro e anche come fare per farsi portare dei libri dalla biblioteca.

Il moro si tirò la coperta sopra la faccia per via del solo che aveva iniziato ad illuminare la camera nella quale si trovava. Cosa che significava che era già parecchio tardi ma il ragazzo non aveva chiuso occhio la sera prima ed era troppo stanco e dolorante per alzarsi. In quel momento voleva nascondersi ancora di più sotto le coperte e rimanere per il resto dei suoi giorni rintanato li, lontano da tutto e da tutti.

Il ragazzo sperava anche di non essere rimasto incinta. La vita non poteva essere così crudele con lui visto che avevano fatto sesso solo una volta. Ma per sapere se era stato fortunato oppure no doveva aspettare minimo due mesi.

Riwan sbadigliò chiudendo gli occhi e cercando di dormire ed ignorare la leggera fame che gli stava salendo quando sentì bussare alla porta. Il moro si maledisse per non essere riuscito a dormire un altro po' e si alzò con calma dal letto mettendosi anche una vestaglia addosso che aveva poggiato sulla sedia della toelette la sera prima per sicurezza. Il ragazzo aprì la porta della sua camera e osservò la guardia che aveva difronte. Era la stessa che gli aveva parlato il giorno prima scortandolo nella sala per il suo matrimonio.

-si?- chiese Riwan vedendo che non stava dicendo.

-è ora di pranzo, ti devo portare io quindi muoviti a vestirti- disse il soldato incrociando le braccia al petto.

-non ho fame adesso, non posso mangiare dopo?- mentì il moro, non aveva minimamente voglia di vedere gente.

-no. Gli orari sono quelli. Avete già saltato la colazione non potete saltare anche il pranzo- insistette il soldato.

-mi vesto- sospirò Riwan chiudendo la porta e sbuffando sonoramente. Non perse tempo però e si vesti abbastanza velocemente con un pantalone nero e una camicia celeste, erano le prime cose che aveva trovato nell'armadio. I vestiti della sera prima erano ancora poggiati a terra e Riwan non aveva minimamente voglia di sistemarli.

I capelli li legò in una morbida coda bassa perché non sapeva in quale stato fossero, probabilmente pietoso visto che la sera prima non si era minimamente sciolto le trecce laterali. In quel momento non aveva tempo di fare altro e quindi aprì velocemente la porta trovando il soldato ancora li che lo stava aspettando.

-una giacca no? Stai andando al cospetto dei sovrani- disse la guardia guardandolo male e facendo alzare gli occhi al cielo a Riwan.

-va bene- disse il moro prendendo la prima giacca presente nell'armadio. Blu elettrico che non stava bene con il resto del suo abbigliamento ma non se ne fregava più di tanto visto che sarebbe stato odiato a prescindere.

-andiamo che siamo in ritardo- disse il soldato camminando velocemente e Riwan si chiese come mai tutti in quel castello amavano correre come dei pazzi per i corridoi. Non si sarebbe mai abituato.

Ci misero comunque parecchio tempo ad arrivare e quando lo fecero Riwan notò che c'erano praticamente tutti a quel tavolo. E per tutti intendeva suo marito, i due sovrani e anche Fanchou. Riwan non si era minimamente aspettato la presenza del ragazzo, credeva non potesse mangiare li visto che non faceva parte della famiglia reale ma a quanto pareva si sbagliava.

-buongiorno- disse Riwan abbassando il capo per fare un leggero inchino.

-buongiorno anche a te caro, siediti- disse la regina indicandogli il posto libero al suo fianco. Riwan si accorse che la donna aveva anche lanciato un'occhiataccia al figlio e Riwan sapeva anche il perché: di solito la moglie del principe si sedeva sempre alla sua destra quindi anche a lui sarebbe toccato quel posto al fianco di Garen ma era occupato da Fanchou.

Riwan seguì le parole della regina e si sedette al fianco dell'unica donna presente in quella tavola e solo dopo si accorse di essere precisamente difronte a Fanchou.

Riwan quindi fece di tutto per non incrociare mai il suo sguardo con quello del biondo che aveva difronte.

-so che non hai fatto colazione quindi ti consiglio di mangiare un bel po'- gli consigliò la donna mentre un servitore metteva davanti a Riwan un piatto fumante di pasta che era già presente davanti a tutti gli altri.

-va bene, grazie- disse Riwan facendo un piccolo sorriso in direzione della donna. Non era uno di quelli che faceva prima di arrivare in quel posto e che erano autentici. Il suo era solo un sorriso tirato di cortesia, giusto per far capire alla donna che aveva apprezzato le sue parole.

Dopo di ciò nella tavola cadde il silenzio più assoluto, l'unico rumore presente era quello delle posate che tutti loro stavano utilizzando e la cosa metteva Riwan ancora più in soggezione del normale.


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