Capitolo 24

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-sono stufo di questa situazione- Garen stava facendo avanti e indietro all'interno della palestra nella quale si allenava con la spada mentre Charlez lo guardava. Di solito il rosso non guardava il suo migliore amico allenarsi, ma quel giorno era li per controllare la spalla destra di Garen.

Il principe di Aleppo infatti sentiva dolore alla spalla destra ogni qual volta brandiva una spada e Charlez non era riuscito ad individuare niente di strano solo osservando la spalla quindi aveva chiesto all'amico di allenarsi per capire cosa ci fosse di sbagliato.

-se continui ad allenarti riuscirò a capire il problema quindi non ti lamentare- disse Charlez porgendo una spada più pesante al principe.

-non stavo parlando della spalla- sussurrò il biondo sospirando e prendendo la spada iniziando a fare qualche mossa e subito una smorfia di dolore gli si disegnò sul volto.

-e allora cosa?- chiese Charlez avvicinandosi al ragazzo e mettendo una mano sulla spalla iniziando a controllare quello che stava succedendo.

-del fatto che vedo mia figlia solo a pranzo e a cena e non riesco a tenerla in braccio nemmeno un secondo-

Era così ormai da una settimana. Garen aveva deciso di dare un po' di spazio a Riwan per poter poi ricominciare tutto d'accapo con il moro, ma le cose sembravano essere ancora più complicate dell'inizio. -voglio crescere anch'io mia figlia-

-perché non provi a parlare con Riwan? Lo so che gli stai dando i suoi spazi ma prima o poi dovresti parlargli- disse Charlez sospirando. Aveva notato subito come Riwan cercasse in qualunque modo di non stare troppo tempo insieme a Garen e la cosa non gli piaceva. Sapeva perfettamente che entrambi i principi erano attratti l'uno dall'altro e facendo in quel modo stavano solamente perdendo tempo.

-e io vorrei farlo ma ogni volta che voglio andare nella sua camera a parlare lui non mi apre mai la porta e quelle volte che ho provato ad entrare mi ha cacciato via subito. Non riuscirò mai a parlargli...Ahi- nel mentre che Garen parlava Charlez si era completamente concentrato sulla spalla del suo principe e con un semplice incantesimo era riuscito a risolvere il problema, almeno lo sperava.

-grazie- sussurrò Garen muovendo la spalla senza avvertire il minimo dolore.

-stai comunque attento non so se sono riuscito a risolverti il problema e vai a parlare con Riwan. Ovviamente dopo una doccia- Garen annuì alle parole del rosso.

-ci proverò ma non ti assicuro di riuscirci- e così dicendo il principe si incamminò verso la sua stanza per farsi una doccia veloce e poi provare a parlare con Riwan e sperare di poter finalmente prendere nuovamente in braccio la sua piccola Rell.

Con questo pensiero in testa riuscì a farsi una doccia velocissima e in meno di sette minuti era già davanti la porta della camera di Riwan a sospirare mentre bussava.

Ovviamente come si era aspettato non gli rispose nessuno, ma in quel momento era davvero stufo e decise di aprire la porta e dirne quattro a suo marito. Avrebbe mandato all'aria tutto quello che aveva fatto in quella settimana per far si che il ragazzo si fidasse di lui, ma ormai non aveva più importanza.

Appena aperta la porta si guardò intorno aspettando che Riwan gli gridasse contro come suo solito ma non successe.

Garen si richiuse la porta alle spalle e rimase davvero confuso nel vedere la stanza completamente vuota. Dov'era finito Riwan?

Il principe di Aleppo camminò per la stanza fino a fermarsi davanti la culla di Rell e sorridere istintivamente vedendo che la sua principessa stava dormendo tranquillamente con il pollice in bocca. Il biondo si piegò sulla culla per prendere in braccio la figlia prestando attenzione a non svegliarla. La bambina continuò a dormire tranquillamente tra le braccia del padre e Garen si tranquillizzò sentendo anche un grosso peso alleggerire il suo petto. Non aver potuto tenere in braccio Rell per quella settimana gli aveva messo tantissima ansia addosso e nemmeno se ne era accorto.

L'ansia era anche giustificata visto che la sua bambina era per metà come lui e quindi avrebbe sviluppato presto i poteri. Riwan non sapeva niente di tutto ciò e c'era l'ampio rischio che Rell potesse usare i suoi poteri involontariamente ferendo il moro.

Garen si guardò nuovamente intorno ma sembrava proprio che Riwan non fosse in quella camera. Allora il biondo si incamminò verso il davanzale della grande finestra e togliendosi gli stivali si sedette su di esso per puntare subito dopo lo sguardo su Aleppo mentre dolcemente cullava la principessa tra le sue braccia.

-che ci fai tu qui?- Garen girò la faccia non appena sentì la voce di Riwan e rimase un attimo incantato a guardarlo.

Il moro era appena uscito dal bagno e a coprirlo c'era solamente un asciugamano stretto in vita. I capelli lunghissimi erano ancora bagnati e le goccioline d'acqua ricoprivano quasi completamente il corpo di Riwan che inizia a sentirsi a disagio sotto lo sguardo grigio dell'altro.

-volevo stare un po' con mia figlia- rispose alla sua domanda Garen -e con te- aggiunse dopo mentre Riwan incrociava le braccia al petto osservando il biondo e cercando di capire se stesse mentendo.

-e non potevi bussare prima di entrare nella mia camera in questo modo-

-l'ho fatto ma non ho ricevuto risposta quindi sono entrato-

-come sempre ovviamente- Riwan diede le spalle al biondo e andò verso la sua cabina armadio cercando qualcosa da mettere solamente perché si sentiva troppo in soggezione a stare con solo un asciugamano in vita difronte al ragazzo. Okay che Garen l'aveva già visto nudo due volte ed era suo marito, ma quello non significava che lui non si imbarazzasse della cosa.

-è una settimana che non sto un po' con mia figlia e scusami se voglio vederla e prenderla in braccio- si difese Garen -e poi tu non mi vuoi tra i piedi nonostante io stia cercando di risolvere la cosa tra noi- scoppiò il principe di Aleppo stando attendo a non alzare troppo il tono di voce per non svegliare la figlia.

-va bene, vuoi risolvere la cosa? Vieni qui stasera e trova un modo per farmi credere in te-

IbridoWhere stories live. Discover now