Capitolo 21

2.5K 118 9
                                    


Riwan si svegliò di scatto con il cuore che gli batteva a mille nel petto e il sudore freddo addosso. Non si ricordava cosa avesse sognato ma sapeva che era stato orribile visto quanto di era spaventato tanto da svegliarsi nel cuore della notte.

Si guardò intorno mentre cercava di capire che ore fossero ma non ci riuscì nel completo buio della sua camera, nemmeno la luce della luna che entrava dalla finestra riusciva ad aiutarlo.

Il cuore continuava a battere a mille e il so respiro era ancora molto affannato. Il ragazzo si mise istintivamente una mano sulla pancia e sbiancò quando non la sentì. Abbassò lo sguardo e notò con orrore che la pancia era completamente smarrita. Era stato tutto un sogno? Eppure la sensazione di essere incinta era sembrata così reale e anche il fatto stesso di quel gesto automatico che aveva fatto poco prima gli confermava che non era stato un sogno.

Ma allora che fine aveva fatto sua figlia? E perché era ancora vivo? Era praticamente impossibile tutto quello che stava succedendo.

Il moro si alzò dal letto e per poco non cadde a terra visto che le sue gambe non lo reggevano in piedi. Per sua fortuna però riuscì prontamente ad aggrapparsi alle colonne del baldacchino del suo letto e a sorreggersi. Rimase quasi un minuto buono aggrappato alla colonna prima di muovere con lentezza il primo passo.

Passo dopo passo e ovviamente camminando vicino al muro riuscì ad arrivare alla porta del suo bagno privato e ad aprirla. Dopo di ciò accese la candela che era posta sul piano di marmo dove era situato anche il lavandino e guardò il suo riflesso allo specchio. Sembrava un morto vivente per via della carnagione pallida e le scurissime occhiaie sotto gli occhi.

Riwan si portò tutti i capelli dietro la schiena e si sciacquò la faccia con l'acqua fredda per riprendersi un po'. Poi con calma si sbottonò la camicia che indossava e osservò accuratamente la sua pancia prima di sorridere di slancio. La cicatrice sulla parte destra in basso del suo ventre era presente una cicatrice segno che la gravidanza era stata più che vera e che aveva partorito.

Riwan non sapeva cosa fare. Aveva paura che Charlez gli avesse portato via la bambina proprio come aveva chiesto lui di fare. Ma lo aveva chiesto solo in caso della sua morte e in quel momento il moro era vivo e vegeto. Poi un'idea gli passo per la mente e prendendo la candela che aveva acceso uscì dal bagno e guardò la sua stanza in cerca di una culla. Charlez doveva per forza aver lasciato la bambina nella sua camera visto che Garen non ne sapeva niente e di certo Charlez non poteva occuparsi di una bambina piccola da solo essendo l'unico guaritore dell'intero castello.

Purtroppo però nella camera non c'era nemmeno l'ombra di una culla e Riwan iniziò a preoccuparsi: dov'era finita la sua bambina?

Aveva una voglia matta di uscire dalla camera per chiedere spiegazioni a Charlez ma anche volendo non poteva visto che non sapeva muoversi nel palazzo nel quale si trovava essendo stato solo nella sua camera per tutto quel tempo.

Stava entrando nel panico più totale quando sentì la porta della sua camera aprirsi e quindi si girò di scatto per capire chi stesse entrando a quell'ora della notte.

Charlez per poco non gridò di spavento quando si trovò Riwan al centro della stanza con una candela in mano.

Il rosso era andato dal moro solamente perché l'incantesimo che aveva lanciato il giorno prima sul ragazzo aveva funzionato e non sapeva nemmeno lui il perché. Aveva visto Riwan morirgli davanti agli occhi e se aveva deciso di aspettare per fare il funerale al ragazzo era stato solo perché non voleva perderlo in quel modo, non quando Garen sembrava aver finalmente aperto gli occhi. Così aveva lanciato un incantesimo sul ragazzo che lo avrebbe avvisato nel caso il suo cuore avesse ripreso a battere e così era stato.

Charlez guardava il moro e si chiedeva come cazzo fosse possibile una cosa del genere ma dentro di se era davvero felice della cosa.

-sei vivo- disse il rosso sorridendo e chiudendosi la porta alle spalle per poi raggiungere il moro e osservarlo attentamente alla flebile luce della candela.

-si, perché?- chiese Riwan e si accorse solo in quel momento di avere la voce roca e soprattutto la gola secca.

-perché eri morto davanti ai miei occhi. Ringrazio di aver insistito per non farti il funerale subito- disse Charlez abbracciando di slancio il moro e facendolo barcollare con il rischio anche di far cadere la candela a terra, cosa che non successe per loro fortuna.

In realtà l'abbraccio era più una scusa per controllare i parametri vitali del principe con la magia senza farsi vedere da Riwan, infondo il ragazzo ancora non era a conoscenza della cosa.

-in che senso morto?- chiese Riwan staccandosi leggermente dall'abbraccio. Non se lo era minimamente aspettato, non da Charlez anche se era stato l'unico a stargli accanto.

-nel senso che il tuo cuore non batteva più, ma adesso sei sano e soprattutto vivo- disse Charlez e non scherzava visto che i suo parametri vitali erano anche migliorati. Cosa cazzo era successo.

-e quanto tempo è passato dal parto? Perché immagino non me lo sia sognato-

-hai partorito due giorni fa quindi sei stato morto per due giorni più o meno- disse il rosso che ancora stentava a credere ai propri occhi.

-e Rell?- chiese allora il moro preoccupato. Dov'era la sua bambina?

-non ti preoccupare per lei. È con Garen-

-in che senso con Garen?- Riwan era confuso. Garen non sapeva della sua gravidanza.

-ha scoperto tutto ed ha insistito per tenere la sua principessina. Non l'ha trattata male tranquillo-

-voglio vedere mia figlia-

-domani. Ora è meglio che riposi un altro po'- disse Charlez accompagnando il ragazzo verso il letto matrimoniale e Riwan non protestò.

IbridoWhere stories live. Discover now