Capirolo 5

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Riwan rimase completamente immobile non capendo minimamente di cosa stesse parlando il biondo. Lui non aveva fatto proprio niente.

-non capisco di cosa stiate parlando- disse Riwan riprendendosi dalla sua trance e cercando di capire cosa stesse succedendo.

-non capisci che ridere- disse il biondo scoppiandogli a ridere in faccia mentre Riwan si mordeva le labbra per non gridargli contro che doveva portargli rispetto. -quello che stai per sposare principino da quattro soldi era il mio ragazzo e ci saremmo sposati se il tuo ricatto non ce lo avesse impedito- Fanchou lo guardò malissimo e Riwan si sentì morire.

-per quanto può importare io non ho ricattato nessuno, ha fatto tutto la mia matrigna- sussurrò il moro. Non voleva sentirsi male per qualcosa che non aveva scelto lui.

-non inventarti scuse lo so che ci sei tu dietro- disse Fanchou guardandolo davvero malissimo.

-Fanchou basta, non abbiamo tempo da perdere- disse Charlez andando verso Riwan e mettendosi tra lui e il biondo che sbuffò.

Fanchou non disse più niente e se ne andò lasciando i due ragazzi da soli nel corridoio. Charlez guardò in direzione del moro e vide come la sua faccia si era completamente trasformato. Sembrava come se ci fosse una maschera che faceva sembrare il suo volto di marmo.

-Fanchou è sempre così. Non ti preoccupare- cercò di rassicurarlo il rosso ma sembrava non aver avuto il successo sperato.

-non pensavo di starmi per sposare con qualcuno già fidanzato- disse con tono atono Riwan. Non aveva davvero voglia di essere il secondo per qualcuno. Aveva passato la vita a vivere da schifo e sperava li di trovare, dopo un po', qualcuno che gli volesse veramente bene dopo tutto quello che aveva passato.

Ma visto come stava andando la cosa, e quello che aveva scoperto da poco in modo nemmeno tanto bello, tutte le sue speranze erano morte. In quel momento l'unica cosa che poteva fare era eliminarsi completamente come persona e fare tutto quello che la sua nuova famiglia voleva.

-i regnanti sono stati costretti ad accettare questo matrimonio e hanno un solo figlio. Non potevano fare altrimenti ti ho spiegato quello che era successo- disse Charlez iniziando a sentirsi male per il principe che aveva difronte.

-ormai è fatta e non si può tornare indietro- disse Riwan -andiamo? Stiamo perdendo tempo-

Charlez sapeva che il ragazzo aveva ragione ma voleva accertassi che stesse bene. Alla fine decise di continuare a camminare per arrivare alla sala del trono.

Una volta davanti disse alle due guardie che si trovavano li davanti che era con il principe di Mussasur e che voleva chiedere un'udienza al re.

Le due guardie annuirono e un di loro entrò all'interno della sala mentre l'altra guardava con fare scontroso Riwan che in quel momento sembrava la persona più indifferente del mondo.

-potete entrare- disse la guardia ritornando alla sua postazione e aprendo la porta insieme all'altra per far entrare i due ragazzi.

Riwan si guardò intorno osservando l'architettura della sala del trono che era la stanza più grande all'interno del palazzo. Era pur sempre una stanza con un soffitto altissimo cosa che aiutava moltissimo a far avere la sensazione di essere in uno spazio sconfinato.

-ben arrivati- disse il re anche se non era quello il benvenuto che voleva dare al principe di Mussasur. Era meglio però tentare di non mostrarsi subito ostili -il principe Garen è stato avvisato del vostro arrivo e sarà qui a momenti così potrete conoscervi prima del matrimonio che si svolgerà domani- continuò l'uomo dai capelli biondi tendenti al platino cercando di scrutare il volto del moro che aveva difronte.

-grazie per la vostra ospitalità- disse Riwan facendo un inchino. Quelli che aveva difronte erano dei sovrani a tutti gli effetti e lui era solamente un principe bastardo quindi doveva portare il dovuto rispetto. Non come quei trogloditi che aveva trovato nel suo cammino e che lo avevano trattato malissimo.

-com'è andato il viaggio?- chiese la regina, non le piaceva il silenzio che si stava formando e voleva riempirlo mentre quel cretino del figlio si fosse deciso ad arrivare.

-tutto bene, grazie per averlo chiesto- disse Riwan mentendo. Altro che bene! Aveva scoperto che le sue mille pippe mentali erano migliori di quello che aveva trovato per il momento in quel luogo ma di certo non si sarebbe lamentato con i sovrani.

-meglio così allora, è stato parecchio lungo come viaggio. Una volta fatte le presentazioni con Garen potrete andare a riposarvi in vista di domani- disse la donna che aveva capito che il ragazzo non aveva detto la verità. Il marito invece sembrava non essersi accorto di nulla.

-vi ringrazio ancora-

-oh quindi un po' di educazione la hai anche- quelle parole fecero girare di scatto Riwan che incontrò gli occhi color tempesta del biondo che era appena entrato nella sala. Il suo portamento e soprattutto la corona che portava sul capo fecero capire a Riwan che quello che stava osservando non era altri che il suo futuro marito. -dalla lettera che hai inviato sembrava fossi il padrone del mondo intero anche se sembri più qualcuno che si può schiacciare come una formica- continuò il biondo girando intorno a Riwan che accusò il colpo in silenzio mentre malediceva Elise.

-la lettera che vi è arrivata non l'ho scritta io ma la regina Elise. Ho scoperto del matrimonio solo poche ore prima della partenza vostra altezza- Rispose ala fine Riwan. Almeno voleva mettere in chiaro la questione. Non gli piaceva essere accusato di qualcosa che non aveva minimamente fatto.

-oh quindi mi stai dicendo che non centri niente in tutto questo? Per favore non scherziamo- disse ancora Garen mentre Charlez lo stava guardando con gli occhi socchiusi perché lo sguardo che aveva il suo principe era quello che Garen metteva su quando vedeva qualcuno che gli piaceva e non poco. Praticamente se lo stava mangiando con gli occhi.

-Garen- tentò di dire la regina ma il ragazzo schioccò la lingua sul palato.

-vieni ti porto nelle tue stanze- disse alla fine il principe uscendo dalla sala del trono e Riwan lo seguì non prima di aver fatto un ultimo inchino ai due sovrani.

IbridoWhere stories live. Discover now