Capitolo I

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Il matrimonio di suo padre con Persefone non era di certo motivo di gioia per Nico, al contrario, era una fonte interminabile di disagio e frustrazione su più piani.

Se solo Ade avesse annunciato a Nico e Hazel che aveva intenzione di sposare la loro matrigna solamente cinque anni prima, probabilmente i due avrebbero fatto di tutto pur di sabotare le nozze.

Persefone non era mai stata gentile con loro, trattandoli con freddo distacco il piú delle volte e parole crudeli di tanto in tanto.

Il Nico dodicenne si sarebbe opposto al matrimonio senza pensarci due volte, il Nico ventiduenne invece sapeva ormai da tempo che quel momento sarebbe arrivato, prima o poi.

Era quasi stupito di quanto tempo avesse impiegato Persefone a convincere suo padre a sposarla.

Quindi no, non si sarebbe fatto avanti drammaticamente durante la cerimonia per impedire agli sposi di prendere i voti.

Al contrario... aiutó persino ad organizzare la festa.

Non che Nico amasse le feste, ma ci voleva qualcuno con un buon gusto per quel genere di cose, soprattutto per limitare lo stile gotico di suo padre.

Insieme a sua sorella porse una sola richiesta: invitare i loro amici alla festa.

Persefone storse il naso, non amava i giovani rumorosi, ma alla fine acconsentí.

Quindi Frank -il fidanzato di Hazel- , Percy, Annabeth, Jason, Thalia, Leo, Reyna e Piper furono aggiunti alla già lunghissima lista degli invitati (Persefone aveva apparentemente un numero infinito di famigliari e amici).

Nico non era esattamente timido, ma era di certo riservato e non moriva di certo dalla voglia di trovarsi così vicino al centro dell'attenzione in mezzo a così tanti sconosciuti.

Duecento invitati, duecento! La sua matrigna aveva decisamente esagerato.

Lui avrebbe di sicuro preferito qualcosa di più riservato, ma non era il suo matrimonio quindi non avrebbe nemmeno dovuto importargli dopotutto.

Quando arrivó il grande giorno Nico si ritrovó in un elegante completo interamente nero al fianco di suo padre, era il suo testimone.

Quindi dovette rimanere in piedi accanto all'altare per tutto il tempo mentre suo padre sposava una donna che non aveva mai tollerato i suoi figli, ma cercó di non dare troppo a vedere il dolore che lo lacerava dall'interno.

Quando gli sposi si scambiarono gli anelli e suggellarono le loro promesse con un bacio Nico si sentí quasi sollevato, era finita.

La folla di invitati applaudí e Nico arrossí come se lo stessero facendo per lui, non era abituato a stare al centro dell'attenzione.

Pensó a sua madre, la quale probabilmente si stava rivoltando nella tomba al momento.

Con lo sguardo basso e davvero poca voglia di festeggiare Nico si rifugió fra i suoi amici, quasi nascondendosi dietro a Jason e Reyna - Hazel era troppo minuta per coprirlo -.

Durante la cena evitó di alzare lo sguardo per non imbattersi nel tavolo degli sposi, fissando le bollicine nel suo bicchiere di spumante come fosse un acquario pieno di pesci esotici.

"Eddai zombie-boy! Su con la vita!" cercó di riscuoterlo Leo con il suo solito tono di voce alto e squillante. "Tuo padre sta solamente sposando una matrigna degna di una fiaba alla cenerentola, non è poi così male!"

In tutta risposta Nico gli rivolse uno sguardo omicida.

"Okay, questo è il momento perfetto per uscire e fare una telefonata a Calipso. Sapete com'è fatta: potrebbe staccarmi la testa se non mi facessi sentire per tutto il giorno" ghignó Leo alzandosi in fretta.

Wedding Cake ~ SolangeloWhere stories live. Discover now