Capitolo XXII

3.2K 166 263
                                    


Gli occhi di Will bruciavano, erano quasi le tre di notte e non aveva ancora finito di studiare.
Era in momenti come questi che si chiedeva se ne valesse davvero la pena, ma in fondo quello era il suo sogno e non poteva mollare proprio adesso che era così vicino.

Lasció cadere il manuale di biologia sulle sue ginocchia per prendersi qualche secondo di pausa, rendendosi conto improvvisamente che Nico aveva smesso di russare.

Il suo ragazzo era rannicchiato su se stesso dandogli le spalle, ma il suo sonno non sembrava per niente tranquillo.

Lo vide sussultare, il viso contratto in un'espressione di dolore.

A quel punto era abbastanza sicuro che stesse avendo un incubo.

"No, no, no"

Non era la prima volta che lo sentiva parlare nel sonno, la sua voce era spaventosamente simile al tono spezzato di quando piangeva.

Adesso Nico stava tremando, il corpo scosso da brividi mentre le lacrime iniziavano a scorrergli sulle guance.

"Nico" istintivamente Will gli strinse una spalla, scuotendolo delicatamente nel tentativo di svegliarlo.

Il moro si lamentó, cercando di allontanarsi dal suo tocco.

"Nico" lo richiamó.

Questa volta il ragazzo aprí gli occhi, le sue iridi scure e vuote come vetri rotti.
Will seppe subito che Nico non lo vedeva, quello sguardo era troppo spiritato per essere diretto al mondo reale.

Il ragazzo provó ad alzarsi di scatto, ma lo tenne giú.
"Va tutto bene" disse addolcendo la voce.

Osservó Nico prendere lentamente coscienza di dove si trovava, destarsi piano piano dal suo incubo.
Il suo sguardo finalmente lo mise a fuoco.

"Qualsiasi cosa fosse è finita ora, non può più ferirti" allentó la presa sulla sua spalla e sul suo petto ansante.

Gli spostó i capelli lontano dal viso facendo attenzione a non fare movimenti bruschi, erano bagnati di lacrime e sudore.

"Scusa" la voce di Nico era bassa e roca, non avrebbe potuto sentirlo se non ci fosse stato assoluto silenzio.

"Non devi scusarti" Will continuó ad accarezzargli la testa, cercando di calmarlo.

"Ti ho svegliato" gli occhi di Nico erano ancora pieni di lacrime, non aveva mai smesso di piangere.

"Ero già sveglio" lo traquillizzó Will, senza peró dirgli che stava ancora studiando.

Lentamente Nico si alzó a sedere contro la testiera del letto, afferrando un elastico dal comodino per poi raccogliere i capelli come ormai faceva sempre più spesso visto che le punte ora gli arrivavano fino alle spalle.

Si asciugó il viso con un fazzoletto, sussultando appena quando Will gli circondó la vita con le braccia.
Ma non si scostó, al contrario si lasció andare contro il suo petto.

"Va meglio?" sussurró Solace baciandolo sulla guancia, bagnandosi le labbra con le sue lacrime.

"Era solo un sogno" mormoró Nico senza peró incontrare il suo sguardo.

"Vuoi parlarne?" Will gli accarezzó la schiena nuda, tirandolo più vicino in modo che si sedesse direttamente sulle sue gambe.
Nico glielo permise, ma non rispose alla sua domanda, limitandosi a scuotere la testa.

Lentamente il ritmo cardiaco del moro tornó alla normalità, così come il suo respiro ansante.

Non era stato proprio un incubo, ma il ricordo di quel dannato proiettile che si portava via la sua mamma che si ripeteva in loop dietro ai suoi occhi.
Un sogno ricorrente purtroppo.

Wedding Cake ~ SolangeloWhere stories live. Discover now