Capitolo XVIII

3.8K 180 401
                                    

"Anche i succhiotti? Dimmi chi sei tu e che ne hai fatto del vero Nico!" Reyna scosse la testa ridendo, improvvisamente gli era molto chiaro il motivo per cui l'amico continuava ad alzare il colletto della sua felpa e a sistemarsi i capelli.

"Ho venduto i suoi reni e l'ho gettato in mare con dei sassi in tasca" Nico cercó di non arrossire, ovviamente fallí.

Erano seduti in una caffetteria non troppo lontana dall'appartamento di Reyna, un posticino abbastanza tranquillo in cui si ritrovano spesso.

"Come sta Will?" domandó Reyna, non l'aveva ancora fatto.

"Gli ho fatto fare la stessa fine di Nico, non è più un problema ora" ghignó il ragazzo.

"Fai il serio per una volta!" lo rimproveró l'amica tirandogli un calcio sotto al tavolo, dritto dritto nello stinco.

"Sta bene! Ha ancora entrambi i reni" si difese Nico alzando le mani.

"Suppongo anche che vada tutto a meraviglia fra di voi visto lo stato del tuo collo" rise Reyna.

Nico sbuffó divertito, in effetti non aveva nulla di cui lamentarsi e ciò non gli sembrava vero.

Ormai lui e Will stavano insieme da quasi un mese, ma erano ancora nel pieno della fase in cui erano completamente presi l'uno dall'altro e si comportavano come una di quelle coppiette disgustose che Nico aveva sempre odiato.
Era un ipocrita, forse si meritava di essere preso in giro dai suoi amici.

"Tanto sai già tutto, è inutile che ti racconti qualcosa che ti ha già detto Jason, Percy o Hazel" alzó gli occhi al cielo, si era rassegnato da tempo al fatto di non avere nessun tipo di privacy in quel campo.

"Le informazioni di prima mano sono sempre le migliori" ammiccó la ragazza strappandogli suo malgrado una risata.

"Toglimi un dubbio…" inizió poi Nico. "Anche Frank fa parte dei tuoi informatori?"

Reyna annuí, scoppiando a ridere divertita davanti alla faccia sconcertata del piú giovane.

"Non ci credo!"

"Credici"

"Non sembra proprio il tipo"

"È una pettegolo almeno tanto quanto Jason e Percy" spiegó Reyna.

Stavano ancora ridendo quando qualcuno si avvicinó al loro tavolo, una risata non si era mai spenta più in fretta.

Nico sentí il sangue gelarsi nelle sue vene, anche Reyna davanti a lui era improvvisamente tesa.

"Possiamo sederci?" Chiese Ottaviano con un sorrisetto presuntuoso sul viso pallido.

"No" rispose subito atona Reyna.

"Acida come sempre" commentó Bryce Lawrence mentre peró il suo sguardo si posava su Nico.

Si chiese cosa ci facessero lí e quando fossero stati sfortunati ad averli incontrati, quei due non portavano mai nulla di buono.

"Scusate ma stavamo parlando di una cosa seria" replicó Reyna con calma.

"Vi ho visti ridere come due piccioncini e volevo soltanto divertirmi un pó anche io" le dita di Ottaviano picchiettarono sulla sedia vuota su cui Reyna gli aveva chiesto di non sedersi.

"Piccioncini" scoppió a ridere Bryce, l'idiota. "Magari se non fossero entrambi froci" accentuó volutamente quella parola, sottolineando l'insulto.

"Forse è meglio che ve ne andiate" Nico stesso quasi non riconobbe la sua stessa voce, aveva la mascella e i pugni serrati.

Era pronto ad alzarsi e accoltellare entrambi, si stava trattenendo soltanto perché ci teneva alla sua libertà.

Wedding Cake ~ SolangeloWhere stories live. Discover now