Capitolo XV

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"Mi ero dimenticato che fossero tornati" realizzó Nico una volta arrivati davanti a casa sua, non sapeva cosa fare a quel punto.

"Ti è vietato portare ragazzi a casa?"  sogghignó Will.

Il moro lo guardó, completamente serio. "Divertente Solace"

"Vuoi andare a casa mia?" Chiese poi il biondo.

Nico scosse la testa, improvvisamente aveva un piano migliore.

"Reggimi il gioco" disse invece uscendo dall'auto.

Will lo seguì, anche se non aveva idea di cosa intendesse Nico.

Fu ancora più confuso quando il moro suonó il campanello, come se non avesse le chiavi.
Prima che potesse anche solo chiedergli cosa stesse facendo, Nico lo prese per mano e lo tiró contro il suo fianco avvolgendogli un braccio attorno alla vita per impedirgli di scappare.

La porta si aprí e Nico s'imbronció, non era quello che si aspettava.

"Volevi mettere su una sceneggiata per Persefone?" Chiese Hazel incrociando le braccia.

Nico sbuffó, quella era già una risposta.

Lasció andare il biondo ed entró in casa, lasciando sua sorella e Will sulla porta.

"A volte Nico è così infantile" spiegó Hazel invitando Solace ad entrare. "E maleducato" aggiunse alzando la voce.

"Guarda che ti sento" rispose Nico dalla cucina. "Comunque che fine hanno fatto papà e la strega?"

Effettivamente Will aveva sempre pensato al moro come ad una persona estremamente matura, ma le ultime ore avevano cambiato non poco la sua percezione di lui.

In fondo Nico era un essere umano, come tutti aveva dei difetti e delle debolezze.
Non era nessuno per giudicare.

"Sono andati al negozio di Persefone per controllare che i fiori non siano tutti morti" lo informó Hazel. "Sono appena usciti"

Nico sbadiglió tornando in soggiorno con due bottigliette d'acqua, ne passó una a Will.
Dopodiché si affrettó a fare un riassunto alla sorella della disavventura di Jason, di quanto Will fosse stato d'aiuto e di come fortunatamente ora l'amico stesse bene.

Anche Hazel si preoccupó esattamente come Thalia e Nico prima di lui, ma il fratello la tranquillizzó subito.

"Credo che andremo a dormire, ho sonno" proclamó infine guardando Will.

"Penso che aspetteró papà, giusto per fargli sapere che sei vivo e che non devono fare nessuna segnalazione alla polizia" sorrise Hazel, prima di lasciarsi cadere a peso morto sul divano. "Buonanotte ragazzi"

"Buonanotte" rispose Will mentre Nico lo prendeva nuovamente per mano e quasi lo trascinava al piano di sopra, non sembrava affatto stanco in quel momento.

"È stata una lunga giornata" commentó di Angelo chiudendo la porta della sua stanza alle loro spalle. "Grazie ancora per Jason"

"Smettila di ringraziarmi per così poco" ridacchió Will sedendosi sul letto, non aveva fatto davvero niente di eccezionale.

"Il fatto che tu riesca a sopportarmi è già tanto" rise Nico, anche se quelle parole avevano un retrogusto amaro.

"Non sei così terribile" sbuffó Will.
Certo, stargli vicino non era sempre facile ed era un pó come andare sulle montagne russe, ma… ne valeva la pena.

Le tre settimane precedenti erano state praticamente perfette, il giorno appena trascorso una specie di doccia fredda giusto per destarli dal sogno.

Wedding Cake ~ SolangeloWhere stories live. Discover now