Capitolo XIII

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Quella notte Nico sognó Bianca per la prima volta in settimane, non era passato così tanto tempo dall'ultimo incubo, ma quel breve periodo di tranquillità gli aveva quasi fatto dimenticare come fosse svegliarsi gridando nel bel mezzo della notte.

"Nico?" immediatamente la porta della sua stanza si spalancó e Hazel corse verso il suo letto, prendendolo tra le sue braccia per cercare di calmarlo.

Quella scena era già accaduta troppe volte, centinaia e migliaia di notti insonni.

Stava rovinando la vita ad Hazel, era un tale peso… ma nonostante ciò non poteva fare a meno di nascondere il viso nel collo della sorella per soffocare i suoi singhiozzi.

Lei gli accarezzó i capelli e gli massaggió la schiena sino a quando non smise di piangere, aiutandolo poi a stendersi di nuovo con la testa sui cuscini.

Era patetico, un peso.
Non bastava che lui fosse marcio, no, doveva far marcire anche tutto ciò che aveva attorno.

Hazel lo stringeva e gli sussurrava che andava tutto bene.
Era lei a confortarlo e a prendersi cura di lui, ma Nico non riusciva comunque a far altro che pensare a Bianca.

Non si meritava qualcuno come Hazel.

Voleva vomitare.

Le persone come lui non si meritavano nemmeno di vivere, forse non voleva nemmeno vivere.

Il mondo lo odiava, il destino lo odiava, lui si odiava.






*******





"Da quando vivi qui?" lo apostrofó suo padre quando alla fine Will fu costretto ad uscire dalla propria camera.
Scosse la testa, non era in vena di scherzi, anche se effettivamente Apollo non aveva tutti i torti visto che  non aveva mai praticamente trascorso una sola notte a casa nelle ultime due settimane.

Probabilmente necessitava di una doccia e di fare qualcosa per i suoi capelli, ma non ne aveva la forza.

Si sentiva uno schifo internamente ed esteriormente, perfetto no?

La prima cosa che aveva fatto quella mattina era stata scrivere un messaggio di scuse a Nico, probabilmente era patetico e inutile, ma non sapeva davvero che altro fare.

Non aveva ancora ricevuto una risposta, anche se non si aspettava di riceverne una in fretta.
Il fatto che Nico non volesse parlargli era più che comprensibile.

"Stai bene?" Gli chiese Austin appoggiandosi al bancone della cucina. "Di solito hai quelle occhiaie soltanto quando hai la febbre"

"Non sono malato" lo tranquillizzó Will, anche se avrebbe senza dubbio preferito un'influenza a quello.

Aveva perso la fiducia di Nico, era riuscito a farlo piangere e probabilmente il moro non l'avrebbe mai rivoluto indietro.
Era finita.

Il suo stomaco era completamente chiuso, ma si obbligó comunque a buttare giù una mela prima di tornare in camera sua.
Austin e Apollo lo richiamarono indietro chiedendogli cosa non andasse, ma ancora una volta Will scosse la testa e non rispose.

Aveva bisogno di trovare una soluzione, non poteva perdere Nico così facilmente.
Si stava davvero innamorando di lui.






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"Buongiorno"

Nico aprí gli occhi soltanto perché Hazel si mosse accanto a lui, la sua mente ancora troppo annebbiata per processare chiaramente cosa stesse succedendo.

Wedding Cake ~ SolangeloWhere stories live. Discover now