♠️Lago dei ricordi♠️

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Ho visto persone a pezzi, aiutare chi aveva solo una crepa.

-Charles Bukowski

Ogni giorno che passava scorreva veloce per Tiana

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Ogni giorno che passava scorreva veloce per Tiana.

Era tutto merito della frizzantezza di Madelaine, dell'empatia di Jackson, ma soprattutto della gentilezza di Thomas.
Ormai si parlavano tutti i giorni.
Lui si preoccupava di lei e lei di lui.
Una cosa curiosa era che sempre lui faceva le domande.

{14 Dicembre 2005}

Stava andando tutto bene, fino a che i ricordi cominciarono a riaffiorare per Tiana.
Era nel letto, come sempre c'era la solita pioggia incessante.
Non riusciva a dormire, gli incubi sul suo passato le impedivano il sonno. Era sveglia dall'una di mattina,da lì passarono quattro ore.
Le lacrime le rigavano le guance arrossate.
Tutte quelle che nascondeva il giorno le faceva uscire la notte in un pianto silenzioso per non far sentire agli altri il suo dolore.

{...}

La camera era buia, le mancava l'aria, il cuore le batteva a mille.
Sentiva le urla provenienti dal salone.
La madre aveva bevuto di nuovo, in quindici anni della sua esistenza, non l'aveva vista fare altro.
Jackson ogni tanto cercava di farla smettere, ma appena Addison non trovava più bourbon o altro nella credenza dava di matto, quindi urlava e cominciava a prendersela con chiunque avesse intorno.
Allora lei si chiudeva in camera,si tappava le orecchie e piangeva,piangeva e cantava 'Smile' o 'Childhood' le facevano ricordare due cose che non aveva mai avuto, un sorriso vero che non nascondesse la tristezza, ed un'infanzia la quale le era stata strappata alla nascita.
Ma le urla erano talmente forti a volte che nulla riusciva ad affievolirle.
«Vaffanculo! »
«Addison calmati, di là c'è tua figlia!»
«Non me ne frega una cazzo di lei!»
Quest'ultima frase la ferì nel profondo. Sentì come una pugnalata allo stomaco.
Quella frase le fece intendere di aver fallito come figlia.
Faceva male sentir dire da una madre che la figlia per lei non era nulla.
Lei cominciò a piangere ininterrottamente, ma in silenzio.

{...}

Gli occhi erano appannati,le lacrime quasi la soffocavano.
'Piangi in silenzio' era questo quello che si ripeteva.
'Piangi in silenzio' era quello che aveva sempre fatto.
'Piangi in silenzio' era quello che non voleva fare più.

Un altro ricordo era al centro dei suoi pensieri.

{...}

Era ritornata da scuola, chiuse la porta e chiamò a gran voce la madre.
Ella non rispose.
La chiamò di nuovo.
Nessuna risposta.
Sentì il rumore di un rubinetto aperto, allora corse in bagno.
D'avanti a lei c'era un immagine pietosa.
La madre era nella doccia, con il getto dell'acqua che la bagnava tutta.
Tiana si affrettò a chiudere il rubinetto.
Addison era diventata pallida e le labbra erano viola, aveva lo sguardo perso nel vuoto.
«Mamma! Mamma! Ti prego rispondi! Mamma!»
Non sapeva cosa fare, era disperata.
Vedere la madre inerte le faceva male.
Era la prima volta che guardava questa scena.
I suoi quattordici anni la rendevano inesperta nell'aiutare.
Non sapeva che questo era un sintomo di astinenza da alcol, Addison aveva lottato per non bere, per non toccare alcolici, si mise sotto la doccia fredda per questo.
«T-tia-na f-fa fre-d-do...» a malapena riusciva a pronunciare queste parole.
«Tranquilla mamma, alzati, ti aiuto io».

Poco dopo stava asciugando e scaldando la madre, la donna tremava, batteva i denti.
Robinson le fece indossare dei vestiti asciutti e la mise vicino alla stufa.
Era inverno.
Anche Tiana aveva freddo ma non lo dava a vedere.
«Va meglio mamma?»
Crawford le sorrise.
Non lo aveva mai fatto, era la prima volta che si dimostrava gentile con sua figlia.
Tiana allora la strinse in un abbraccio di quelli veri, di quelli forti, di quelli che non ti scordi più.

{...}

Quasi le mancò il respiro, non si ricordava di questo.
Non sapeva nemmeno come aveva fatto a rimuoverlo.
Tra le lacrime comparve un timido sorriso.
Forse sua madre non era una donna di ghiaccio.
O forse era solo un momento di disperazione.
Sentì una vampata di calore, i brividi in tutto il corpo.
Si sentiva la febbre.
Non stava bene, ma stette in silenzio.
In quel lago dei ricordi nuotava un cuore pieno di cicatrici.
Prima lì sopra giacevano dei tagli che lei con tanto coraggio era riuscita a ricucire.

*Vorrei ringraziare delle persone, due ragazze

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*Vorrei ringraziare delle persone, due ragazze.
Loro mi stanno aiutando.
Anche io come Tiana piango in silenzio, loro mi stanno insegnando a parlare.
A urlare nella quiete.
Una mi ha fatto conoscere Wattpad.
Ringrazio Letiziajackson.💘
E l'altra mi sta insegnando come si fa ad ascoltarsi.
Ringrazio Cum_Astris08.❤️✨
Un mondo di grazie.*

20-L'età non è tuttoWhere stories live. Discover now