♠️I Chbosky ♠️

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Diventare adulto è senza dubbio il desiderio più stupido che avevo da bambino

-Anonimo

{25 Dicembre 2005}

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{25 Dicembre 2005}

Erano seduti a tavola.
Thomas era con la sua famiglia.
Erano ben dieci persone.
Quella famiglia era legata da un unico cognome.
I Chbosky.
Purtroppo da quattro anni mancava una figura importante.
Suo padre.
I Natali non erano più gli stessi senza di lui.
Si sentiva la sua mancanza.
Con lui c'era sempre un'aria giocosa e allegra, la noia non esisteva in sua presenza.
Alexandra sorrise a Thomas, era molto legata ai figli. L'andavano sempre a trovare, cercavano di renderla felice.
«Thomas? L'hai trovata una ragazza?» lo prese in giro la donna di fronte a lui.
«No Edyth, ancora no».
«Hai quarant'anni, non ti pare il momento?»
Thomas stava per aprir bocca ma la sorella parlò in sua difesa.
«Beh Edyth, non tutti sono come te»loro due non si erano mai sopportate, purtroppo era la moglie di suo cugino.
«Zio vieni a giocare con noi?» dissero le gemelline.
«Olivia! Nikita! Lasciate un attimo in pace lo zio!» disse la cognata di Alexandra.
«Ma nonna! Non è giusto» risposero all'unisono.
«Tranquilla zia Elizabeth, non mi danno fastidio, dai andiamo».
«Zietto posso venire anche io?»
«Certo Angy vieni!» anche la figlia della sorella andò con lui.
Alle sue nipotine piaceva stare con lui.
Si divertivano un mondo. Giocavano insieme con le bambole,ridevano sempre quando lui faceva le vocine da ragazza.
Quando era con loro stava bene, era contento, come se anche lui fosse un bambino.
Un bambino nel corpo di un adulto.
Perché i bambini non ti giudicano.
I bambini ti sorridono.
I bambini sono migliori degli adulti.

Dopo mezz'ora Thomas tornò in salotto, quelle bambine non lo lasciavano in pace.
«Dai zio resta!»
«Io vorrei restare, ma devo tornare a casa, domani devo lavorare, è tardi».
Diede un bacio in testa a tutte e tre.
Angelica gli abbracciò la gamba e disse che gli sarebbe mancato tanto.
«Anche tu piccolina».
«Torna presto».
Salutò tutti ed uscì.

{...}

La storia di questa famiglia parte dai fratelli Chbosky.
Erano originari della Polonia, nel millenovecentocinquanta si trasferirono in America, a Seattle.
Non sapevano bene la lingua inglese.
Facevano corsi avanzati per impararlo.
Steven,il fratello maggiore tra i due,cinque anni dopo conobbe Alexandra. Una ragazza bellissima, con due occhi grigi, come il cielo nuvoloso, e capelli castano chiaro. Se ne innamorò perdutamente. Aveva perso la testa per lei.
Nel millenovecentosessanta si sposarono.
Nel millenovecentosessantadue naque Ginevra e tre anni dopo misero alla luce Thomas.
Anche il fratello si sposò.
Erano una famiglia perfetta.
O quasi.
Nel novantanove Ginevra rimase incinta e il ragazzo che aveva fatto quel danno se ne andò, era un codardo.
Thomas l'aiutò.
Accudì insieme a lei quella piccola bambina.
La chiamava "Mały aniołek".
In polacco vuol dire "Angioletto".
Nel duemilauno Steven morì, in quella famiglia si spense quella luce che portava sempre allegria.
Thomas durante l'estate del duemilacinque aveva comprato quella casa.
Quella casa che li fece incontrare.

20-L'età non è tuttoWhere stories live. Discover now