♠️Eterni in un attimo♠️

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Aveva baci più dolci del vino.

-Marlene Dietrich

-Marlene Dietrich

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{27 Luglio 2006}

Erano le sette del mattino e il Sole già splendeva da due ore, Thomas e Tiana camminavano mano nella mano in una piccola radura piena di rose, attorno a loro c'erano alberi di betulle e nient'altro, era un paesaggio completamente differente dai palazzi di Seattle.
Era l'ultimo giorno prima della loro partenza, gli altri sarebbero rimasti un'altra settimana.
«È un posto bellissimo».
«Ci sono tante piccole te».
Robinson diventò tutta rossa in viso facendo risaltare le piccole lentiggini.
Aveva i capelli legati in una treccia lenta, durante la passeggiata aveva raccolto fiorellini bianchi e lilla per poi metterli in mezzo a quest'ultima, indossava un vestito di seta rosa antico con la gonna a palloncino e le bretelle a canottiera.
«Ti ho mai detto che adoro le ragazze che portano le ballerine?»
«Allora devi proprio adorarmi alla follia».
D'improvviso lo baciò, colto alla sprovvista restò con gli occhi aperti, le portò le mani al viso e lo accarezzò, era accaldato e liscio, come quello di una bimba. Poi si lasciò andare, quando era con lei il vuoto che sentiva costantemente nel petto si riempiva, quella ragazza teneva in mano una tavolozza e colorava il quadro bianco e nero che era la sua vita.
Tiana si scansò di scatto indietreggiando, Thomas non riusciva a capire ma si rilassò quando sentì la risatina di lei.
«Se vuoi il tuo bacio prendimi».
Passo dopo passo si allontanò sempre di più, lui buttò la testa all'indietro ridendo come un matto, iniziò a inseguirla facendo finta di non acchiapparla.
Sarebbe stato un momento da ritrarre su un dipinto di Bouguereau, come ninfa e satiro si rincorrevano in mezzo alla natura incontaminata.
Robinson iniziò a rallentare, respirava affannosamente per lo sforzo, Chbosky l'afferrò da dietro, caddero a terra e lei lanciò un gridolino di sorpresa, l'uomo era sotto invece la ragazza si trovava sopra di lui, la sua figura copriva i raggi di Sole e i cappelli ricci le ricadevano davanti, potevano sembrare Eric e Ariel de La Sirenetta.
«Cosa mi stai facendo Tiana?» le labbra si sfioravano, per lui era una tortura averle così vicine e non baciarle.
«Io niente».
«Non mi sono mai sentito così Mały, sto facendo cose che non ho mai fatto».
«Ovvero?»
«Non ho mai inseguito una ragazza in una radura per baciarla».
Tiana strofinò le labbra sul collo dell'uomo, quella mattina si era fatto la barba, per poi baciarglielo, percorse un tragitto lungo per arrivare finalmente alle labbra.
«Mi hai presa, te lo sei meritato».
«Allora baciami».
Le lingue si trovarono e soddisfarono la loro astinenza.
Eterni in un attimo, questo è quello che erano.
Così è come si sentirono, come se tutto attorno a loro non avesse più importanza, come se in quel piccolo pezzo di Paradiso potessero essere veramente eterni.
Si distesero su un fianco, appoggiati su un gomito mentre lui le carezzava i capelli.
«Perché hai scelto me?»
«Che vuol dire Tom?»
«Seattle è piena di ragazzi disposti a sfidarsi per averti, perché hai scelto me?»
«Perché tu sei tu, secondo te potrebbe mai esistere una Tatiana senza il suo Alexander?»
«No».
«E perché?»
«Perché si completano a vicenda».
«E allora potrebbe mai esistere una Tiana senza il suo Thomas?»
«No» le rispose sorridendo.
«Quindi perché mi hai fatto questa domanda eh?»
«Non voglio che tu rimpianga gli anni più belli della tua vita».
«Questi saranno anni bellissimi grazie a te, io sono qui grazie a te, io sono viva e sana grazie a te, appallottola e butta via queste paure come un foglio di carta perché fin quando mi vorrai io ci sarò».
Lui scosse la testa e il suo sorriso si fece malinconico, le baciò la fronte per poi stringerla a sé.
«Che cosa ho fatto nella vita per meritarti?»

{...}

«Pronta per un altro lunghissimo volo?»
«Non me lo ricordare» rispose lei scendendo dal taxi.
«Ma se l'altra volta hai dormito tutto il tempo?»
Robinson alzò le spalle ridacchiando.
«Mi dispiace che ti hanno chiamato dal lavoro, mi sarebbe piaciuto rimanere un po' di più».
«Lo so, dispiace anche a me».
Le avvolse le spalle con il braccio sinistro per poi poggiare le labbra sui capelli ricci della ragazza.
«Per farmi perdonare quando torniamo a Seattle una sera possiamo andare a cena fuori».
«Non hai bisogno di farti perdonare Tom e poi lo sai che preferisco le tue lasagne bruciate ad un ristorante».
«Addirittura?»
Tiana sorrise e prese il cappellino da baseball che portava Chbosky mettendoselo in testa.
«Ammettilo, il cappello dei Marines sta molto meglio a me».
«Sì Ana, sei molto sexy con questo vestitino e con il mio cappello addosso» glielo sussurrò all'orecchio anche se dubitava che qualcuno parlasse inglese.
Arrivati ai gate Tiana si accorse che il volo per Seattle era già partito.
«Tom ma abbiamo perso l'aereo oppure è il prossimo fra tre ore?»
«In realtà il nostro è quello per New York tra tre quarti d'ora».
Tiana rimase bloccata e con gli occhi sbarrati, un sorriso si dipinse sul suo volto. Era incredula.
«Noi andiamo a New York?» lo disse talmente piano che pensò di averlo solo pensato.
«Esattamen-» non riuscì a finire la frase perché Robinson gli si buttò addosso.
«Io... Io...» iniziò a piangere di gioia, era così felice che l'avrebbe urlato a tutti.
«Shsh non piangere Ana, andare a New York è il tuo sogno più grande, pensi che non abbia visto che cerchi sempre film o libri ambientati lì, oppure che stringi sempre al petto le cartoline che ti manda Madelaine?»
«Gr-grazie».
«Non devi ringraziarmi».

{...}

Tiana aveva il naso icollato contro il finestrino dell'aereo. Non riusciva a distogliere lo sguardo, riusciva a vedere i grattacieli al di sotto delle nuvole e nel mentre stritolava la mano di Thomas dalla felicità, tremava di gioia, mancavano così pochi minuti all'atterraggio.
«Tu ci sei mai stato?»
«Sì, insieme a quella pazza di Freya nell'ottantotto, mi ero appena lasciato con Beatrix e voleva farmi divertire un po'».
«Vorrei conoscerla un po' meglio».
«Chi Freya? Ti assicuro che non ti conviene, è probabile che quando la rivedrai ti proporrà cose folli, sarebbe capace di prendere i primi voli disponibili per la Thailandia se le dici che un giorno vorresti andarci».
La ragazza rise sommessamente.
«Non vedo l'ora di atterrare».
«Non ti preoccupare manca poco».

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⏰ Last updated: May 04 ⏰

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20-L'età non è tuttoWhere stories live. Discover now