♠️Melodia♠️

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P. S. =Ho lasciato una canzone nell'immagine dell'inizio, la dovrete far partire quando vi darò il segnale.

Però non leggete finché non parte, ci vuole un po'.
Buona lettura.

Non fermiamo la fantasia

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Non fermiamo la fantasia. Con la fantasia si può fare il più spettacoloso viaggio che sia consentito ad un essere umano.

-Walt Disney

{23 Dicembre 2005}

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{23 Dicembre 2005}

«Cosa farà a Natale signor Chbosky?» chiese Tiana nel mentre che cucinava.
Lui era appoggiato con la spalla al frigorifero.
«Molto probabilmente starò con mia madre e Ginevra».
«Ginevra? Chi è la sua ragazza?» chiese la riccia ridacchianado.
«No,no,è mia sorella, io non ho una ragazza».
Lei lo guardò sorridente.
«Sai, lei è sempre stata la mia Ginny, è più grande di me, abbiamo tre anni di differenza».
Robinson non sapeva cosa dire, lei era figlia unica non sapeva cosa volesse dire crescere con una sorella o un fratello.
«Che cosa dolce».
L'uomo rimase in silenzio per un po' di tempo.
«Tiana?»
«Si signor Chbosky?»
«Mi parleresti ancora un po' di te?»
In realtà a lei venne in mente un'altra cosa.
«Qui pro quo»
«Cosa?»
All'inizio lui non capì.
«Qui pro quo, lei mi dice delle cose su di sé ed io dico le mie, altrimenti non parlo» risero all'unisono.
La risata di lei era limpida, cristallina, sembrava una bambina.
Lui restò incantato da quel suono.
«Va bene, comincia tu con le domande».
La riccia ci pensò un attimo.
«È mai andato ad un Luna Park?»
«Sì, tante volte quando ero bambino».
«Come è stato?»
«Stupendo, tutte quelle giostre, mi divertivo tantissimo!Ci sei andata qualche volta?»
Tiana lo guardò con la tristezza negli occhi.
«Mai, ne ho solo sentito parlare ed ho visto qualche foto».
«Come mai?»
Pensò un po' prima di rispondere.
«Perché mia madre non voleva, io non sono mai andata da nessuna parte,solamente al parco ogni tanto, non sono mai uscita da Seattle, però quando andavo a lavorare le andava bene, anzi più che bene».Gli occhi di Tiana erano nuovamente lucidi,è sempre stata una persona sensibile, delicata.
«Possiamo passare avanti?»
«Certamente vai tu».
«Lei suona?» disse indicando il pianoforte.
«Sì»
«Mi potrebbe far sentire?»
Non ci fu bisogno che dicesse di sì, prese una sedia e la mise vicino al suo sgabello.
La fece sedere gentilmente.
«Cosa vuoi che suoni?»
«La conosce 'Claire de lune'»
«Certo, l'ho suonata molte volte».
Lui si stava preparando.
Però non vide nessuno spartito.

(Fate partire la musica)

Con tanta delicatezza mise le dita su quei tasti bianchi.

Appena iniziato rieccheggiò nella stanza quella dolce melodia

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Appena iniziato rieccheggiò nella stanza quella dolce melodia.
Si chiedeva come fosse possibile suonare una composizione a memoria.
Eppure lui ci stava riuscendo.
Era incantata da quel movimento.
Le sue mani andavano da una parte all'altra con una tale maestria da rimanere estasiati al solo suono.
Lei aveva chiuso gli occhi per riuscire ad immaginare.
Era entrata nel suo mondo.
Stava sognando di due ragazzi innamorati, in mezzo ad un campo di rose bianche che si rincorrevano come dei bambini. Lui l'abbracciava da dietro e ridevano beatamente.Erano felici.
Ascoltò quel suono dolce che l'aveva catturata già dal primo istante.
Le aveva rubato il cuore al primo ascolto.
Thomas non sbagliava di una virgola.
Ogni tanto le dava un'occhiata.
Alcune lacrime le stavano uscendo dagli occhi chiusi.
Era così piccola, così ingenua.
Suscitava in lui tanta tenerezza.
Era come una palla di vetro delicata e fragile.
Chbosky la guardava con un desiderio che non possedeva malizia.
Voleva conoscerla, sapere altre cose su di lei.
Piano, piano le note andarono sempre più ad affievolirsi fino a svanire in quel salone.
Tiana riaprì gli occhi e lo guardò incantata.

«Ti è piaciuto?»
Lei era senza parole.
Sembrava che l'avesse suonata Debussy in persona.
«Tanto».
«Tu suoni Tiana?»
«No,io ascolto solamente».
Thomas sorrise e si tolse gli occhiali.
«Ti piacerebbe imparare a farlo un giorno?»
«Sì».

20-L'età non è tuttoWhere stories live. Discover now