♠️Sabato sera♠️

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Non ricordo da che ne ho memoria.
Un amore di questa portata.
Se riaprissi il mio libro di storia, saresti nel mezzo di qualsiasi data.
Nell'Antico Egitto mi sembri Cleopatra.
Così bella che ti han disegnata,
con i tuoi occhi da donna indecisa.
Sei la fine del mondo dei Maya.
Un quadro rubato, la Monna Lisa.

-La Monna Lisa(Emanuele Aloia)

-La Monna Lisa(Emanuele Aloia)

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{11 Febbraio 2006}

"Addio, mia canzone sotto la luna e mio respiro, mie notti bianche e giorno d'oro, mia acqua fresca e mio fuoco. Addio. Che tu possa trovare conforto e una vita migliore e, quando l'alba occidentale illuminerà ancora una volta il tuo viso adorato, sii certa che quello che ho sentito per te non è stato invano. Addio... e abbi fede, mia dolce Tatiana ".

Chiuse il libro con le lacrime agli occhi. Non riusciva ad andare avanti. Era a pagina seicentosessantasei, l'aveva quasi finito.
Ma i singhiozzi non finivano, non era stata una buona idea leggere appena sveglia.
Se ne stava appollaiata sul bracciolo del divano quando sentì la porta della camera di Thomas aprirsi.
Lui uscì dalla stanza ancora assonnato, con i capelli scompigliati e con un pigiama carinissimo.
Era strano vederlo con la maglietta di Topolino.
Tiana scoppiò a ridere tra le lacrime.
Lui vedendo gli occhi arrossati e le guance rigate di Robinson le chiese se andava tutto bene.
Lei come risposta gli mostrò il libro.
«Ti sta piacendo?»
Annuì.
Lui allungò la mano e le accarezzò la guancia.
«Carino il pigiama».
Lui guardò la sua maglietta e sorrise.
«Non è poi così terribile...»
«No, è... sembri un bambino troppo cresciuto».
«Me l'ha regalata mia madre per Natale».
Chbosky si diresse verso la cucina.
«Cosa vuoi per colazione?»
Lei si alzò del divano.
«Tranquillo faccio io».
«Eh no, oggi tu te ne stai buona, buona a fare quello che vuoi, ma non le faccende domestiche».
La riccia sbuffò sedendosi sullo sgabello.
«Ma io così mi annoio...» si lamentò.
Lui sghignazzò appoggiando le braccia all'isola e la guardò negli occhi.
«Che ne dici di uscire questa sera?»
Lei si morse il labbro e abbassò lo sguardo.
«Posso portarti a cena fuori Tiana?»
Il cuore della ragazza batteva forte. Sarebbe stato un bellissimo sabato sera.
Iniziò a torturarsi le mani.
«Io ecco... va bene».
Lui le porse la mano e sospirò.
«Basta farti male».
Si accorse solo in quel momento che tirando una pellicina si era fatta uscire il sangue.
«Fammi vedere».
Andò a prendere l'acqua ossigenata, i fazzoletti e dei cerotti.
Quando iniziò a disinfettare Tiana senti un lieve pizzicore. Quando ebbe finito le diede un bacetto al dito.
«Così passa prima».

{...}

Lei si stava preparando.
Non poteva crederci,l'avrebbe portata a cena fuori!
Quella sera si mise un grazioso abitino lilla, il suo colore preferito, che le arrivava sopra al ginocchio.
Uscì dalla sua stanza e vide Thomas intento a leggere la trama de Il cavaliere d'inverno.
Era splendido. La camicia bianca aveva i primi bottoni aperti, i jeans e i mocassini neri.
Quell'ombra di barba lo rendeva così attraente...
Lei tossì per richiamare la sua attenzione.
Chbosky posò con cura il libro sull'isola. Sapeva quanto Robinson ci teneva.
Lei fece un giro su se stessa.
«Ti piace?»
«Sei bellissima Mały».
Lei non riusciva mai a capire cosa volesse dire quella parola e questo le dava fastidio.

20-L'età non è tuttoHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin