♠️Con i tacchi sul'asfalto♠️

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Perché ognuno traccia il suo destino.
Forte come un'eco.
Cerca l'immortalità.
Vanità.
L'illusione.
Docile si arrende al dio migliore.
Vanità.
Lei non sa.
Che è solo un altro imbroglio e tu lo chiami amore.
E mi spacca il cuore.

Vanità (Giorgia)

{3 Febbraio 2006}

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{3 Febbraio 2006}

Ventotto giorni.
Li aveva segnati, erano passati ventotto giorni dal 6 Gennaio.
Dopo aver guardato il calendario Addison si mise i tacchi a spillo, girò le chiavi nella serratura ed uscì di casa.
Erano le dieci di sera, faceva parecchio freddo.
Si sentiva il rumore dei suoi tacchi sull'asfalto.
Quando li poggiava al suolo si sentiva quell'insopportabile ticchettio.
Tic.
Tic.
Tic.
Durante il cammino prese il rossetto rosa cipria e delicatamente se lo mise sulle labbra.
Quegli occhi verdi visionavano ogni angolo della strada.
Vedendole si poggiò con il braccio destro ad un lampione.
Ariel si avvicinò a lei.
«Olá Addison».
Lei si girò riconoscendo il forte accento portoghese.
La ragazza aveva i capelli castani con delle sfumature azzurre sulle punte e portava delle lenti a contatto lilla per nascondere il loro colore naturale.
Le labbra erano lucide grazie al gloss che aveva passato più volte su di esse.
Lei le sorrise.
«Ciao Ariel».
«Io e le altre stiamo aspettando da un'ora. Que bolas!»
Crawford guardò in basso.
«Arriveranno».
La ragazza alzò gli occhi al cielo.
La donna si aggiustò il vestito nero mostrando di più la scollatura.
Vide un BMW grigio avvicinarsi.
Gli andò incontro ancheggiando.
L'uomo alla guida abbassò il finestrino.
Aveva i capelli brizzolati e uno sguardo farmelico.
Lei mise un braccio sullo sportello e ammiccò un sorriso.

«Vuoi salire dolcezza?» l'uomo parlava un americano molto stretto

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«Vuoi salire dolcezza?» l'uomo parlava un americano molto stretto.
«Certamente».
Aprì la portiera dal lato del passeggero. I sedili erano in pelle nera.
Lui mise in moto.
«Come ti chiami dolcezza?»
«Che nome ti piace?»
Lui ci pensò per un secondo.
«Joyce».
Lei si girò verso il finestrino e alzò gli occhi al cielo disgustata.
Vedeva uomini diversi ogni notte, volti che cambiavano sempre.
«Quanto guadagni di solito?»
«A ora trenta dollari, a notte trecento».
Lui si morse il labbro guardandola.

20-L'età non è tuttoWhere stories live. Discover now