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«Sistemi pronti al combattimento, caricamento Minerva completato»

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«Sistemi pronti al combattimento, caricamento Minerva completato». La voce metallica dell'intelligenza artificiale risuona ovunque, penetra nelle ossa, ma non è quella la cosa che fa rabbrividire, che mette paura a tutti. Conosciamo a memoria quei messaggi. Conosciamo a memoria anche i tempi di caricamento delle varie armi. Conosciamo a memoria la potenza di Minerva.

È vedere tutte quasi tutte le navi dell'Alleanza di Mu schierate intorno a noi che fa rizzare i capelli alla base del collo.

Siamo in trappola, senza via di fuga: loro ci circondano e noi non siamo nient'altro che la preda.

I messaggi radio dalle altre navi si accavallano, non si distingue più chi sia il mittente o cosa vogliano dire – forse la battaglia vera e propria si sta allontanando dalla nostra posizione, ma non possiamo perdere tempo a risistemare le frequenze radio.

«Che facciamo, Vivi?» Anche la voce di Aesta, il primo ufficiale, risuona preoccupata. «Davvero dobbiamo morire così?»

Vorrei davvero avere un piano, ma di cedere all'Alleanza e di consegnare la Starfall e il suo equipaggio non se ne parla. Abbiamo avuto un ultimatum di dieci ked – tempo speso più a caricare le armi che a discutere di quel che fare – e ormai siamo agli sgoccioli: la Federazione non potrà mai arrivare a salvarci in tempo... sempre che della flotta sia rimasto qualcosa.

«La Pegasus ci sta chiamando di nuovo. Dannazione, vorrei solo aver avuto il tempo di un caffè, non riesco a sopportarli» sbotta Axel per poi voltarsi indietro verso di me, ancora in piedi vicino ai sistemi olografici al centro del ponte.

«Punto primo: sei il pilota, non dovresti bere così tanti caffè. Sei già al decimo» ribatte Aesta versando una tazza per sé dal thermos. Mi passo una mano sul volto, stringendo tra pollice e indice della protesi al braccio destro la parte superiore del naso: io dovevo buttarli fuori bordo alla prima occasione qui due.

«Punto secondo: se non rispondete immediatamente alla chiamata, avrò cura personale di decimare gli stipendi di tutti prima di morire, a partire dal tuo, Axel!» urlo loro.

«D'accordo, d'accordo. Ma non toccare il mio stipendio» risponde lui.

«Immagino abbiate preso una decisione». L'immagine comparsa, seppur non alla massima risoluzione, è chiara; non sembra sia cambiato niente da prima: le due persone a capo dell'Alleanza sono rimaste lì. Seduto al posto di comando con le gambe accavallate e le mani intrecciate davanti al mento c'è Erix Brunnos, capo politico dell'Alleanza, e in piedi alla sua sinistra, Nayla Orlan, comandante della Perseus, con il gatto che agita la coda davanti alla sua faccia, restando tranquillamente disteso sulle sue spalle.

«Sì, l'abbiamo presa» rispondo stringendo i pugni.

«Ed è quella che porterà a un accordo per la fine della guerra, vero?» chiede lui.

«Ovvio... che no» gli dico prima di chiudere la chiamata di scatto. «Fate immediatamente fuoco con Minerva».

«Campo elettromagnetico concentrato o...»

Ai confini del vuoto 1 - Progetto MinervaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora