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«Attaccate prima che ricarichino il colpo. Axel, tieniti pronto ad allontanarti il più possibile appena possiamo».

«Il portale è aperto, è qui vicino» mi dice lui.

«Se riuscissimo a spegnere Minerva dall'interno...»

«Quella nave sarebbe inutile...» conclude Axel..

«È l'unica cosa da fare: da qui ci sarebbe solo una guerra informatica» sbuffo mordendomi un labbro.

«Mi infilo là dentro?» mi chiede Axel.

Non posso abbandonare la flotta.

Non so se riuscirebbero a resistere.

Non voglio lasciarli indietro in un possibile massacro.

E se noi fallissimo su Minerva, sarebbe la fine per tutto ciò per cui abbiamo sempre combattuto.

«Vivi, per favore. Dacci un ordine. Quelli si stanno preparando a farci fuori». Guardo Axel, è preoccupato a morte, glielo leggo in faccia. La mano suda dentro il guanto, mi mordo un labbro, continuo a guardarmi intorno: ho paura anche io, ho paura di fallire di nuovo a un passo dalla meta, di non essere in grado di concludere questa guerra. Ho paura di morire.

«Sì, passa su Minerva. Sperando che ci seguano con la loro ammiraglia» gli sussurro stringendogli la spalla.

Vira, puntando alla massima velocità verso il portale e, come sospettavo, quelli ci inseguono.

Il secondo colpo ci prende il pieno, appena poco oltre il portale. È più forte del precedente, ma non era il massimo della potenza.

Comincio a capire il piano dell'Orlan: vuole costringerci a combattere da terra, in un luogo limitato, forse vuole metterci davanti Aesta per farci vacillare visto che sa benissimo che non riusciremmo a colpire lei, per quanto male ci abbia fatto.

Non sono pochi quelli che vengono sbalzati fuori dalle loro posizioni, qualcuno si riversa sui comandi, privo di sensi. Alzo lo sguardo al soffitto notando una luce traballare: non so se è tutto funzionante, ma quello sfarfallio non mi piace affatto.

Mi rialzo, tenendo una mano sulla spalla che ho sbattuto in terra quando ho perso l'equilibrio. Prendo il datapad, invio un messaggio al resto della flotta: devono fare in modo che il resto della flotta dell'Alleanza non ci segua fino su Minerva, altrimenti saremmo in svantaggio e con possibilità nulla di vittoria.

«Un motore è fuori uso» urla uno dei tecnici dai ponti più bassi tramite l'interfono.

«Ma che? Si divertono a farmi atterrare in situazioni estreme quelli dell'Alleanza?» borbotta Axel stringendo le mani sui comandi, tanto che le nocche sbiancano. «Io li odio, li odio. Mi ripagheranno del caffè, prima o poi».

«Cerca solo di non schiantarti» gli dice qualcuno.

«Ci sto provando. Il cuore del ciclone è troppo distante, dobbiamo attraversare la tempesta ora se non vogliamo rischiare troppo, poi atterreremo direttamente nel cuore. Dovrei riuscirci impostando i comandi su manuale... in automatico e senza un motore credo sia la strada più veloce per schiantarci e finire male».

«Manderà comunque i sistemi in tilt» gli faccio notare.

«Rischiare è l'unica possibilità. Combattere dalla Starfall sarebbe comunque quasi impossibile con un motore fuori uso, c'è troppa poca potenza per mantenere un assetto di volo stabile. Abbiamo già troppa velocità e alcuni comandi non rispondono già... preparatevi a ballare» sbotta prima di spostare con un gesto secco la leva per cambiare le impostazioni dei comandi. «Lasciami fare. E poi me l'hai detto tu di fare il mio dovere, non importa in quale modo».

Ai confini del vuoto 1 - Progetto MinervaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora