3. I Titans

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Secondo la mitologia e la religione greca, i Titani erano le divinità più antiche. Forze primordiali dell'universo, che imperversavano sul pianeta azzurro, prima dell'intervento regolatore e ordinatore degli Dei dell'Olimpo. Generati da Urano e Gea, rispettivamente la personificazione del cielo e della terra, nessuno poteva batterli. O così pensavano. Un giorno, infatti, Zeus, un loro figlio, li sconfisse e lì incatenò per l'eternità nel Tartaro, un mondo tenebroso e sotterraneo, delimitato da mura alte e insormontabili che rendevano loro impossibile la fuga. I Titani furono condannati al caos perenne, all'oscurità, e perso per sempre fu il loro immenso potere.



Diversa cosa sono i Titans nell'era moderna.

Tutto iniziò attorno al 2100. Una gravissima epidemia di un nuovo ceppo di morbillo, il cambiamento climatico, lo sconvolgente aumento delle malattie mentali, l'inquinamento, la lotta contro i tumori, sempre più frequenti, e il propagarsi delle demenze: tutti questi fattori si combinarono tra loro con esiti spaventosi.

La mortalità crebbe in modo disastroso.

In quegli anni in laboratorio era stato sintetizzato un nuovo materiale, comunemente chiamato "titanio", ma che nulla aveva a che vedere con il metallo della tavola periodica, il suo vero nome era infatti titanes Hc34Fc987. Serviva per rendere le protesi più resistenti e al contempo simili come struttura interna ed esterna ai tessuti umani. Questo nuovo elemento era in grado di creare veri e propri collegamenti nervosi con il resto del corpo, a rispondere agli impulsi sinaptici che provenivano dal sistema nervoso centrale e periferico. Si adattava alla struttura anatomica del paziente e permettendo qualsiasi movimento, volontario o involontario, come se si trattasse non di un elemento alieno, ma di un normale arto: veniva "inglobato". La struttura ospite non ne risentiva minimamente, anzi ne usciva rinforzata. La "protesi" (non si poteva più chiamare tale, visto che entrava a far parte completamente della materia umana, in maniera definitiva e permanente) era più resistente: la pelle non si bruciava e scottava facilmente, non si infettava, difficilmente si rompeva, soprattutto l'ossatura interna. Era flessibile e facilmente guaribile. Era sufficiente, infatti, un'iniezione di titanio nella lacerazione e l'arto si rimarginava come per magia.

Fu una scoperta senza precedenti che migliorò la vita di milioni di persone, costrette su sedie a rotelle o che avevano subito perforazioni, menomazioni, o traumi di qualunque tipo.

Alcuni paraplegici si fecero amputare le gambe per poter tornare a camminare grazie al titanes Hc34Fc987.

Altri se le fecero amputare per aver gambe più lunghe e snelle.

Il titanes venne a lungo studiato e nel 2134 uno scienziato, Carl Durbrow, trovò il modo per sconfiggere il cancro. Vennero generati cuori, polmoni, fegati, stomaci e reni in titanes, in grado di rimpiazzare totalmente gli organi affetti dal tumore. Iniettando una cospicua dose di titanio, essa si notò che preveniva l'insorgere di neoplasie. Il titanio (così rinominato, per comodità, dalla popolazione) non recava alcun effetto collaterale, rendeva più robusto il sistema muscolare e scheletrico, preveniva patologie e malattie genetiche, ereditarie, da contagio, organiche e da radiazione.

Malattie come il diabete, lo streptococco, gli infarti, gli ictus...il titanio non aveva limiti o controindicazioni.

Ben presto le case farmaceutiche sostituirono tutti i loro farmaci con prodotti contenenti titanio. Si usava per curare la febbre, prevenire il raffreddore, vaccinarsi contro la varicella, medicare una piaga da decubito, ma anche tramite le creme viso come antirughe, per irrobustire le unghie e i capelli, per dimagrire, per tonificare i muscoli.

UMANA ∽ Ritorno sulla TerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora