6- Attenta principessa

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Mel

"Beati i timidi,
perché abitano la terra
in modo delicato"
-Fabio Scandolari-

Di fronte a Sean mi sentivo ancora più piccola, eppure, dal modo in cui mi guardava, sembrava davvero pensare quello che mi aveva appena confessato.

-Spero che mi accompagnerai a molte altre feste- si sporse e io rimasi immobile mentre posava le labbra sulla mia guancia.

Indugiò un poco più del normale prima di scostarsi, e io ero sicura di sembrare una vera stupida in quel momento.

Mi sorrise gentile e sembrava sollevato che non lo avessi allontanato.

Sean Hamilton aveva seriamente temuto di ricevere un mio rifiuto?

-Vuoi un altro drink?- fissai i suoi occhi blu e le guance arrossate per il caldo.

-Sì, grazie- mi morsi il labbro imbarazzata e notai il suo sguardo concentrarsi sulla mia bocca prima di parlare.

-Torno subito-

Mentre ero sola vagai con lo sguardo cercando di riconoscere Jason tra la folla ma era pressoché impossibile.

L'effetto del drink stava scemando e iniziavo a risentire del caldo, così sollevai la massa di capelli con le mani cercando un po' di frescura.

-Ehi bellezza- in quel momento un braccio mi circondò la vita e un corpo premette contro di me.

Il ragazzo emanava un forte odore di alcool e cercai di scansarmi non appena iniziò a strusciarsi contro al mio sedere.

-Sei una favola- rabbrividii nel sentire il suo fiato sul collo e mi preparai ad assestargli il gomito nello stomaco, proprio come mi aveva insegnato papà.

-Levati dalle palle- una mano abbronzata lo strattonò lontano da me.

Il ragazzo piovra si raddrizzò adirato per poi sbiancare quando riconobbe chi aveva parlato.

Se la filò in un secondo e io lo guardai scappare sentendo ancora il cuore accelerato.

-Grazie- dissi a Damian che fissava il punto in cui il ragazzo era sparito con la mascella tesa.

Come sempre era bellissimo, con la sua maglietta semplice nera e i pantaloni dello stesso colore. I capelli scuri che si dividevano naturalmente in una riga centrale erano, come al solito, lisci ma disordinati, e diamine tutto in lui era insopportabilmente sexy.

Come se avesse percepito il mio sguardo su di sé si voltò osservandomi. I suoi occhi studiarono il mio viso truccato e l'abito aderente che avevo scelto.

Poi incrociò il mio sguardo provocandomi un brivido lungo la spina dorsale. Si avvicinò tanto che potei percepire il suo profumo muschiato inebriarmi i sensi.

-Ciao principessa- il suo fiato mi accarezzò l'orecchio e lunghi brividi mi scesero dalla base della nuca. Feci per alzare lo sguardo quando la sua mano mi afferrò il polso.

Mi fece voltare e mi si bloccò il fiato nel sentire il suo corpo contro il mio. Mi sfiorò i capelli con la punta del naso mentre le sue dita si fermavano sul mio addome.

Mi costrinsi a reagire per non sentirmi una stupida bambola tra le sue mani.

-Che stai facendo?- mormorai senza fiato e lo sentii sogghignare sul mio collo.

-Ballo con te- mormorò spostando la mano più in alto verso il costato, e accarezzò col pollice le piccole perline che ricoprivano la stoffa del vestito.

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