31- La carezza del mondo

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Mel

"Che il raggio dell'alba prenda
in mano i tuoi sogni notturni,
i più belli.
E li conduca alla realtà."
-Proverbio tibetano-

La mano di Damian era salda e calda. La fissai stralunata, non mi aveva mai tenuto per mano.

Ero davvero una ragazzina, quale differenza poteva fare quel gesto quando lui mi aveva fatto capire che non aveva idea del perché stesse con me?

Mi girava la testa e la musica ad alto volume non aiutava per niente.
Eravamo rientrati in casa di Dean e ci stavamo facendo largo tra la folla.

-Perché c'è Kyle?- aggrottai la fronte quando vidi il suo amico seduto su uno dei divani.
Lo vidi fare centro in un bicchiere con la pallina e il gruppo intorno a lui ululò.

Quando ci vide sorrise esasperato a Damian, e si alzò nonostante le lamentele degli altri.
Doveva aver accompagnato Dame perché alla festa avevo visto solo Nate che se n'era andato tempo prima. Jason, invece, non era voluto uscire e aveva continuato a giocare ai suoi videogiochi online.

Solo in quel momento notai Sophie accovacciata su uno dei cuscini.
Sfilai la mano da quella di Damian e le corsi incontro, inciampai un attimo ma mi ricomposi piegandomi sulle ginocchia per guardarla.

Le accarezzai i capelli lisci e lei biascicò qualcosa senza aprire gli occhi. Era completamente ubriaca.

-Che diavolo è successo?- alzai lo sguardo puntandolo su Kyle, Damian si era avvicinato e guardò la mia amica scuro in volto.
-È successo che è una testarda del cazzo, le avevo detto di piantarla ma non ha voluto ascoltarmi. Ma sta bene più o meno, mi ha insultato un paio di volte - guardai la mia amica scuotendola un po', mi scacciò con la mano.

-Deve bere dell'acqua e dobbiamo farla camminare- Damian mi si accostò, mi spostai per farlo passare e senza dire altro la prese in braccio come una bambina.

Sophie si agitò per un attimo ma si calmò subito persa nel suo mondo etilico.
Io e Kyle lo seguimmo all'esterno, ma recuperai una bottiglietta ancora sigillata prima di uscire dalla porta.

-Sicuro che non ha preso niente?- Damian l'appoggiò sul muretto che circondava la casa.
-Non mentre c'ero io- fece Kyle, poi i loro occhi puntarono i miei e aggrottai la fronte.

-Cosa? Noi non prendiamo droghe!- gli occhi di Damian seguirono la mia figura con attenzione soffermandosi sulla mia espressione.

Di fronte alla mia sincerità si rilassò.

-Okay bella addormentata- trattenni il respiro quando vidi Kyle versare dell'acqua sul volto di Sophie. Questa spalancò gli occhi confusa e cercò sbadatamente di ripararsi con le mani.

-Che cavolo...- bofonchiò, sorrisi sollevata.
-Devi alzarti e bere questa- Kyle le passò la bottiglietta mezza vuota, e lei in risposta gli lanciò un'occhiata assassina.
-Fallo Sophie- mi guardò accigliata ma alla fine ubbidii.

Damian non aveva detto una parola per tutto il tempo in cui la facemmo camminare, Kyle le consigliò anche di saltare ma non ero sicura fosse una cosa normale. Diede anche di stomaco più volte ma lentamente si riprese.

Mi sedetti sul muretto sfilandomi i sandali con un sospiro.
La sagoma di Damian oscurò la luce del lampione e il suo volto affilato riempì il mio campo visivo.

La sue espressione cupa e la sua postura rigida mi misero in allerta.
-Dame...-
Mi aprì le gambe e ci si mise in  mezzo guardandomi in tutta la sua altezza.
-Sta' zitta- mormorò roco, tutta la mia attenzione era stata calamitata da lui.

Look up - Let's play with destinyWhere stories live. Discover now