P R Ó L O G O

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A volte, le decisioni più dolorose, sono le più giuste, ed anche se difficili, sai che per quanto tu possa rifiutare di accettarle, la realtà non potrà mai essere come prima.

E allora rimangono i ricordi a tenerci compagnia, durante la notte, nella melodia di una canzone, guardando delle foto o nel profumo di casa che si sente appena entrati, quelli si che fanno male... anche se sono ricordi belli, perché sai che in un modo o nell'altro puoi solo dare spazio a dei nuovi, e quelli vecchi rimarranno lì, a darti sempre la stessa emozione, con lo stesso peso al petto.

Poi impari a conviverci, con la nostalgia, intendo, inizia ad essere parte di te, ed accetti col tempo che quello che avevi, non lo riavrai indietro, specialmente se sai che se le cose sarebbero continuate in quel modo, avrebbero fatto ancora più male, com'è che si dice? "Occhio che non vede, cuore che non duole" perché la verità fa male, ma allora è meglio vivere nell'illusione della felicità o nella dura verità?

E così un passo alla volta impari a conviverci con questo vuoto, senza riempirlo, perché per tenere vivi i ricordi bisogna ricordarli, no?

Per quanto possa far male, la testa non smette di ricordare, come un loop, sarebbe di certo più comodo dimenticare, far finta che non sia successo nulla e che non ci sia alcuna reazione, ma no, perché quei ricordi felici che però causano tanta angustia, meritano di essere ricordati, quella felicità merita di essere tenuta in vita, e allora la testa ricorda, ricordo dopo ricordo, ricordo che forse avresti potuto vivere di più.

Questione di fiducia Where stories live. Discover now