C A P I T O L O 14

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E L L A

Achù!— non ne potevo più.
Io lo sapevo, lo sapevo.

Sono andata a quella benedetta scuola per quella stupida verifica, per ritrovarmi un altro sei meno in registro e la temperatura a trentotto gradi.

Avevo sempre avuto i bronchi fragili, motivo per il quale più volte ho avuto la polmonite e ad oggi anche solo con un po' di freddo prendo la febbre, il fatto è che non mi interessa, su questo sono immatura, esco senza cappotto, rimango le gambe scoperte... semplicemente non mi importa.

Erano state ventiquattr'ore di starnuti e tosse grassa, la febbre non scendeva e stavo saltando un sacco di lezioni!

Tutto questo per uno stupido cinque virgola ottantacinque?

La cosa positiva è che potevo rimanere a letto senza che qualcuno mi dicesse che sono pigra, cosa non vera, ho solo troppo sonno. Okay, forse un po' lo sono...

Edith si era ripresa dalla sua "infermità" ed era tornata a scuola, proprio quando io ero iniziata a mancare.

Mi ha contatto per chiedermi se stessi bene, e questo mi ha fatto piacere, mi ha fatto sentire importante.

Certo, non la più importante, sono sempre stata l'amica di tutti e la preferita di nessuno, non pretendo di più, il mio posto mi va bene, ma in passato ha fatto male, sapevo che quando parlavo con qualche amica o amico on sarei mai stata la sua persona, perché tutti ne avevano già una, non potevo sbucare dal nulla e pretendere di essere la persona speciale di qualcuno, ma molte volte speri così tanto che qualcuno ti scelga che essere scelto come seconda opzione non conta poi così tanto.

Col tempo poi ti ci abitui, non è così male.

Mentre parlo con mio padre che mi avvisa del fatto che verrà a casa per vedere come sto, mi arriva una notifica.

Un numero non segnato, di nuovo.

+34 633 347 5464
Febbre?

Mi rendo conto che è il numero di Damiàn, che tra l'altro non ho segnato.

Ella:
Ho i bronchi fragili

+34 633 347 5464
Questo si era capito
Ti passo gli appunti di francese

L'ultimo messaggio mi sorprende causandomi un piccolo sorriso.

34 633 347 5464
Non lusingarti, me l'ha chiesto la professoressa

Ella:
Immaginavo, come può Damiàn Harrison fare un gesto gentile di sua spontanea volontà?
Grazie

+34 633 347 5464
E quello di ieri?

Ella:
Ti ho dovuto pregare

+34 633 347 5464
Forse sono stato un po' scontroso
È anche colpa mia se stai così

Ella:
Se muoio mi terrai sulla coscienza

+34 633 347 5464
Esagerata

Ella:
Narcisista

+34 633 347 5464
Crocerossina

Ella:
Egocentrico

+34 633 347 5464
Invidia?

Ella:
Allora gli appunti?

+34 633 347 5464
Non voglio più mandarteli

Ella:
Ti piace farti pregare?
Bene, non ho bisogno dei tuoi appunti


Senza nemmeno darmi il tempo di finire la frase, mi ritrovo davanti la foto degli appunti.

+34 633 347 5464
Sei molto facile da irritare

Ella:
Hablò el Cascarrabias

+34 633 347 5464
Cascarrabias? Perché?

Ella:
Perché è quello che sei

+34 633 347 5464
Non è vero

Ella:
Pensa ciò che vuoi

La cosa strana è che mi rispondeva a tempo, continuava la conversazione per quanto fosse senza senso.

+34 633 347 5464
La febbre è tanto alta?

Ella:
Quasi trentanove
Perché lo chiedi?

+34 633 347 5464
Non posso?

Ella:
Ho detto questo?

+34 633 347 5464
Ero curioso
Con te non si può essere cortesi

Ella:
E perché sei curioso su di me?

+34 633 347 5464
Mi sa che l'egocentrica sei tu

Da lì chiusi la conversazione, la sua ragazza avrebbe potuto pensare chissà che cosa, mi costa ammettere che mi chiedo come sia.

Questione di fiducia Where stories live. Discover now