C A P I T O L O 20

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E L L A

Trágame Tierra.

Non sarei più uscita di casa, questo è certo, e da oggi sono astemia.

Non ricordo esattamente tutto, ma ricordo di aver ballato e che Damián mi ha letteralmente obbligato ad andare in bagno per sciacquarmi i polsi.

, lo stesso Damián che mi dice di essere insopportabile, e anche lo stesso che alle sette del mattino mi aveva inviato un messaggio chiedendomi se stessi bene.

O rayos. Il formicolio allo stomaco no. Tre giorni di digiuno per far morire le farfalle di fame.

Il solo pensiero che Damiàn come tante altre persone mi avessero visto in quello stato mi perseguitava, e come se non bastasse stamani sono andata a controllare le calorie di quella roba.

Oggi andrò da mio padre, era stato lui a svegliarmi, gli raccontai che mi ero divertita, che avevo ballato e mangiato, okay, forse non gli ho raccontato proprio tutto tutto, ma non c'è problema, gli basta sapere che sono stata bene.

Da piccola pensavo di non essere la figlia che voleva, eravamo sempre stati molto simili ma allo stesso tempo troppo diversi, io ero introversa, mi piaceva leggere, non volevo andare al mare mentre lui lo amava, mio padre rideva sempre e io avevo l'umorismo un po' rotto, e se solo fossi stata un tantino diversa forse oggi non crederei di averlo deluso.

Amo il mare, è una cazzata quella che "non sopporto il caldo", "mi fa schifo l'acqua" o "odio la sabbia", avevo solo vergogna.

Erano circa due anni che avevo riiniziato ad andarci, ma solo in poche occasioni, all'inizio tutti pensavano nel dolore dei miei genitori nell'avere una figlia così chiusa, ma il mio dolore? Come se mi facesse piacere restare chiusa in casa o mettere i leggins a luglio, limite che ho ormai superato per fortuna.

Chi mi vedeva si limitava a dirmi che dovevo dimagrire, "togliere di mezzo pasta, pane e dolci, poi sarei stata a posto", e una parte di me non voleva compiacerli dimagrendo, dovevo piacere a me, poi però i piani sono stati travolti da un'onda, iniziai ad esagerare con la questione del digiuno e mi sono persa pian piano senza accorgermene, ho affogato me stessa con calorie, lassativi e dueretici, generando quella che sono oggi.

Ho cercato invano disperatamente di salvarmi, e ora sono qui, anche se a volte mi succede di non essere dove sono.

Ora però, dopo aver preparato i vestiti per i traslochi del venerdì, mi tocca rispondere ad occhi di ghiaccio.

Seria Ella, sii ermetica.
Ma non acida.

Damiàn Harrison:
Ti sei ripresa?

Rileggo il messaggio dopo aver segnato finalmente il suo numero e sgrido me stessa per essermi accidentalmente morsa il labbro inferiore.

Andiamo... è stato carino.

Forse, ma devo risultare impassibile.

Ella:
Meglio, grazie.

Damiàn Harrison:
Dovresti stare lontana dall'alcol
Per lo meno fino ai diciotto anni

Ella:
Perché tu sei un adulto, giusto?

Damiàn Harrison:
Sicuramente sono più responsabile

Ella:
Non direi

Damiàn Harrison:
E tu cosa ne sai?

Ella:
Non sono irresponsabile

Damiàn Harrison:
E io non ho detto il contrario
Ho solo detto che dopo ciò che è successo ieri dovresti stare lontana dagli alcolici

Ella:
Ma per favore
Ieri non è successo nulla

Damiàn Harrison:
Hai pianto come una disperata per il tuo coniglio Foofy

Ella:
Non l'ho fatto davvero

Damiàn Harrison:
Se non fosse stato per me ora saresti morta in qualche campo

Ella:
Esagerato

Damiàn Harrison:
Bel modo di ringraziare

Ella:
Mi stai rinfacciando il tuo aiuto?

Damiàn Harrison:
Te lo sto solo ricordando

Ella:
Eres un tonto

Damiàn Harrison:
Y tú una irresponsable

Ella:
Irritable

Damiàn Harrison:
Parlanchina

Ella:
Grosero

Damiàn Harrison:
Ya basta

Ella:
Vale
Ti ringrazio per ciò che hai fatto
Davvero


Per fortuna mi lasciò il visualizzato. Finii di preparare le borse e infine andai da mio padre.

Questione di fiducia Where stories live. Discover now