capitolo 3

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-Bella come sempre, Adams.-
sorrisi, quando Blake mi accolse sulle sue ginocchia, picchiettandosi sulla coscia.

-Wow, stasera vuoi proprio fare il gentiluomo.- lo presi in giro, mentre lui mi afferrò il girovita in una presa sicura.

-Tu lo sai che il gentiluomo lo faccio a modo mio- mi sussurrò all'orecchio, lasciandomi qualche bacio sul collo.

era evidente che volesse farmi sentire come reagiva il suo corpo al contatto con il mio, perché in quel momento la sentivo tutta, la sua erezione spingere contro il tessuto leggero del mio vestito.

-Partiamo carichi, stasera?.- ridacchiai in un bisbiglio, applicando per errore un po' di pressione sul suo inguine, a cui lui rispose con un mugolio soddisfatto.

-Vuoi vedere quanto, piccolina?-
le sue labbra si formarono in una piega tanto sorridente quanto sexy, e con le mani iniziò a carezzarmi le gambe, facendo dei cerchi immaginari con il pollice.

prese a baciarmi con foga e passione, passò le mani nel mio interno coscia, poi nel ventre, e si schiusero a coppa sul petto.

gli concessi l'accesso nella mia bocca e con la lingua prese a coccolare la mia, dolcemente ma con una sicurezza da far tremare il mio punto femminile.

dieci minuti dopo eravamo già in una delle stanze della grande villa dove si teneva la festa.

lui era sopra di me, e io mi aggrappai con le gambe al suo bacino.

ci stavamo ancora baciando, ma ormai la nostra eccitazione stava raggiungendo livelli troppo alti da sopportare.

quindi con i talloni spinsi verso il basso il suo bacino, mentre con i palmi delle mani saggiavo la sua schiena.
Blake si staccò da me in uno sguardo complice, e mi slacciò la zip laterale del vestito, togliendolo lentamente, fino a farmi rimanere in intimo.

si prese un momento per ammirarmi, e nei suoi occhi vidi passare un fulmine di mero desiderio.
-Hai fatto quello che ti ho scritto?- chiese, leccandosi le labbra.

feci un cenno con il capo.
-Avevi dubbi, Aki?-

Nei suoi occhi, però, vidi qualcosa di diverso dalle altre volte.
qualcosa di più intenso.
come se lui non fosse più così distaccato come lo era inizialmente.

Oh, Sherly, tu sei pazza.

nel frattempo che mi ero persa nei miei pensieri, Blake stava già aprendo la confezione di un preservativo con i denti, mentre la sua grandezza svettava vigorosa tra i nostri corpi.

Entrò in me con una spinta, e il bruciore iniziale si fece sentire come sempre.
ma fu quando cominciò a muoversi con slanci precisi, che il piacere si fece spazio tra tutto.

dalle mie labbra umide uscì un lamento quando uscì dalla fessura, per poi penetrare di nuovo dentro in me.

impazzii quando le sue mani, che vagavano intorno alle mie forme, cominciarono entrambe e spingere sul mio basso ventre.

inizialmente non riuscii a capire cosa stesse facendo.
lo compresi solo quando, con quella pressione sull'inguine, riuscivo a sentire il suo membro in modo più accentuato.

tra i miei gemiti e i suoi ansiti controllati, con un pollice mi stuzzicò il clitoride aumentandomi il piacere.

se avesse continuato così mi sarei potuta spezzare.
la mia schiena continuava a incrinarsi di vita propria e gli occhi erano offuscati di piacere,
quando risalì con i baci si soffermò sui capezzoli, lambì quelle sporgenze rosate e ne delineò il contorno con una slittata umida.

-Cazzo, Sherly, impazzisco.-

rientrò in me con più foga di prima, prese un ritmo incalzante per i miei bisogni sovreccitati, creando dentro al mio ventre una tortura piacevolmente dolorosa.

il piacere iniziava a farsi più intenso, percepivo tutto in modo più assordante,
e come un fulmine a ciel sereno l'orgasmo mi raggiunse sotto forma di una scarica elettrica che mi invase dalla punta dei capelli alle dita dei piedi.

il respiro si fece più pesante ed entrai in uno stato di estasi, dove ogni forza del mio corpo si concentrò solo sul punto della nostra unione.

abbassai lo sguardo incontrando le iridi celesti di Blake, mentre si morde il labbro emettendo degli ansiti silenziosi.

quel contatto visivo era come fuoco che arde sotto un diluvio.

quando lui si stese al mio fianco mi attirò a lui circondandomi i fianchi con un braccio.
dopo alcuni minuti di silenzio aprii gli occhi e sospirai.

-Forse ora è meglio tornare di sotto, si staranno chiedendo dove siamo.- dissi a tono basso attirando la sua attenzione.

accennò un sorriso.
-Puoi serenamente rispondere che ti ho scopata come nessun'altro farebbe.-

ero certa di essere arrossita.
gli diedi un buffetto sulle spalle e mi misi a sedere
-Purtroppo non sono così diretta come te, quindi puoi dirglielo tu-

la sua risata leggera mi fece voltare verso di lui: era così carino quando rideva che lo feci a mia volta.

dovresti farlo più spesso.

dopo esserci rivestiti tornammo alla festa al piano di sotto e in molti si girarono. verso di noi.

Vidi Ivy correre verso di noi con la fronte sudata e le pupille dilatate dall'alcol.
era ubriaca fradicia, letteralmente.

-Ma dove sei stata? ti ho cercata per mezz'ora!- Esclamò prendendomi per un braccio.

-Emh...-

-l'ho scopata come nessun'altro farebbe-

l'ha detto veramente o me lo sono immaginata?

sgranai gli occhi dall'imbarazzo e mi guardai in giro per assicurarmi che nessuno ci avesse sentito.

la mia amica affilò gli occhi e li passò da me a Blake.
si avvicinò al mio orecchio.
-Dopo esigo una spiegazione,Sher!-
e se ne andò in pista.

quando mi girai trovai lui con un'espressione soddisfatta.
Misi il broncio e lo fulminai con lo sguardo.

-Non è colpa mia. mi hai detto tu che dovevo rispondere così.-

𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora