Capitolo 4

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avevo sicuramente esagerato con l'alcol.

ma almeno, quella notte ebbi una lezione:
mai giocare a beer pong se si vuole passare una serata tranquilla.
il dopo sbronza per me era sempre un disastro, non reggevo nemmeno una goccia.

Tra bruciore di stomaco, vertigini e nausea non sapevo scegliere il sintomo più fastidioso.
Purtroppo però la conseguenza peggiore non era stato il malessere fisico, ma bensì Blake che mi riaccompagnò a casa.

lasciai cadere la testa indietro sul sedile e appoggiai la tempia allo sportello.
sospirai con le palpebre che tendevano a chiudersi, ma lottai contro il sonno solo per parlargli.

-Sono stufa di ripeterti che non devi fare il mio eroe. Ero benissimo capace di rimediare un passaggio...-

balbettai con la bocca ancora impastata del sapore acido del Gin.

-...da sola.-

lo sentii sbuffare.
-Quindi davvero pensavi ti avrei lasciata da sola, in un parcheggio buio e perlopiù ubriaca?-

tra le strade poco illuminate, lo scorsi prendere la strada per casa mia, muovendo agilmente il volante.
Non sapevo per quale motivo, ma quel gesto mi attrasse da morire.

mi abbandonai alla stanchezza e socchiusi gli occhi.
-Ma perché dovresti importarti di me? noi...noi facciamo sesso e nient'altro.-

dopo un breve lasso di silenzio, proprio quando mi stavo per addormentare, sentii la macchina frenare bruscamente e Blake mi prese per un braccio, obbligandomi a guardarlo.

Tra i ricordi offuscati di quella notte, ciò che mi ricordo di più era il suo sguardo in quel momento.
un misto tra collera e confusione, anche se mai gli mancava la sua costante compostezza.

appoggiai gli occhi sulle sue labbra carnose quando lui le dischiuse per ammonirmi.
-Cristo, ma ti senti? quando bevi dici cose senza senso.-

alzai un sopracciglio, confusa e ancora non completamente lucida.
-Cosa intendi?-

-Che io ci tengo a te, sesso o no.-

rivolgendogli un sorrisetto imbarazzato e un po' indefinito, mi voltai dall'altro lato per uscire dall'auto.
barcollai sugli stivali con il tacco per raggiungere la porta di casa e aprirla, e non mi accorsi che Blake mi aveva sempre sostenuta poggiandomi una mano sul fondoschiena.

una volta entrata in casa, mi levai le scarpe e feci una corsetta storta verso la mia camera, dove, sotto gli occhi celestini del ragazzo, lasciai scivolare il vestito fino alle caviglie e mi infilai sotto le coperte ancora in intimo.

la luce fioca della lampada di fianco al letto mi permetteva di vedere a malapena Blake, che, nell'angolo più buio della stanza, fece schioccare la piccola fiamma di un accendino.

dopo aver aspirato da quella che dedussi fosse una sigaretta, aprì la finestra e si levò la sua giacca di jeans, mostrandomi il suo corpo avvolto da una maglia nera e perfettamente aderente ai suoi addominali.

fortuna che ha aperto la finestra, altrimenti sarei già morta di caldo.

-Fumo questa e vado.- Asserì, espirando il fumo verso l'esterno, con lo sguardo perso oltre l'orizzonte buio.

mi venne naturale osservare a bocca aperta quel capolavoro che, nel pieno silenzio della mia stanza, si stava dipingendo a qualche metro da me.

seguii con gli occhi la Lucky Strike alla menta che si portava alle labbra carnose e rosate.
guardai poi i suoi occhi mozzafiato, dalle iridi celesti come un ghiacciaio nel pieno della sua vita.
Come un fiume in vigore dopo un diluvio.
come un mare dall'acqua cristallina.

i suoi capelli corvini erano impossibili da definire, gli ricadevano disordinati sulle sopracciglia scure e qualche ciocca ribelle che gli finiva sulle palpebre.

-Perché mi guardi così?-

scossi la testa cercando di riprendermi.
-Non posso?-

il ghigno che stampai in faccia sembrò innervosirlo di tanto.
corrucciò le sopracciglia, facendo una smorfia leggermente irritata.

-Quando sei ubriaca sei tutta strana.-

-Ha parlato quello sempre lucido...-
Ribattei, tra una risata e l'altra.

questo affronto non gli andò sicuro a genio.
Cercò di reprimere una risatina, poi i suoi occhi si affilarono fulminandomi con lo sguardo.

-Blake...-

-Mh?-

quando lui venne alla luce, potei finalmente riconoscere con certezza ciò che stava fumando.
Eh si, mi ero sbagliata.
emisi un grugnito infastidito.

-Devi proprio fumare uno spinello in camera mia?-

-È il minimo con cui tu possa ringraziarmi, per quello che ho fatto stasera-

si avvicinò a me e si sedette sul letto, e ridacchiò quando con uno sguardo duro lo obbligai mentalmente a spegnere quella canna.

-Dovresti smettere sai? non ci guadagni niente.-

non riuscii a finire la frase che lui avvicinò le labbra alle mie, ma senza farle scontrare.
la durezza del suo corpo contro il mio mi fece rabbrividire.

-puoi stare zitta per un po', o devo farlo io per te?-

sorridendo, mi lanciai di sulla sua bocca già pronta per la mia, e Blake approfondì quel bacio posando una mano al lato delle mie spalle. In quel modo avvertii una scintilla accendersi nel mio ventre, ma cercai di non farci caso.

si staccò da me, per poi cominciare a fissarmi con lo sguardo soprappensiero.

-A che pensi?- domandai.

-A tutti i modi in cui potrei effettivamente farti stare zitta, oppure farti urlare. cosa preferiresti?.- sussurrò suadente al mio orecchio.

tranquillizzata dal fatto che al buio non potesse vedere il rossore delle mie guance, lo afferrai per la collanina per abbassarlo di nuovo verso di me e baciarlo un ultima volta.

-Sinceramente? preferisco dormire.-
ridacchiai, e lui fece lo stesso alzandosi dal letto.

-Bene, tanto non l'avrei mai fatto mentre tu sei ubriaca. Quando siamo insieme voglio che tu sia con me al cento per cento.-
Confermò, prendendo la giacca.

nonostante quella frase mi colpì molto, in senso positivo, decisi di cambiare discorso.
-Vai via?-

-Si.-

-No.-  brontolai, incrociando le braccia al petto.

mi guardò divertito.
-Cosa?-

-Non andare.-

si riavvicinò a me, sedendosi sul letto con il viso sereno.
quella fu una delle poche volte in cui vidi i suoi occhi privi di buio.

improvvisamente sentii che le palpebre cominciarono a farsi pesanti, e lentamente chiusi gli occhi.
-Non...andare.- borbottai di nuovo, prima di cadere nel sonno.

𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora