capitolo 14

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BLAKE

quando la vidi arrivare con gli occhi rossi e le lacrime che contornavano i suoi zigomi, lo capii.
capii tutto quello che bisognava capire dall'inizio.
eravamo l'uno il posto sicuro dell'altra.

eravamo un puzzle che si completava difficilmente.
però, se si riusciva a finire, diventava un capolavoro da ammirare con le scintille negli occhi.

quella notte Sherly rimase a dormire da me.
rimanemmo abbracciati tutta la notte, mentre le asciugavo le lacrime come una spugna che voleva assorbire tutto il suo dolore.
e se avessi potuto... lo avrei fatto.

rimasi sveglio a guardarla dormire in modo agitato. Ogni tanto qualche lacrima passava sulle sue guance.
le raccontai dei miei genitori.
mi promise che non mi avrebbe mai abbandonato ed io feci lo stesso.

                                •
qualche settimana dopo.

-a che pensi?- Le domandai, vedendola fissare il vuoto in modo triste.
Da quel venti di ottobre era sempre distratta.

-a quel giorno...-

mi sistemai al suo fianco, e la feci sedere sulle mie gambe.
l'abbracciai da dietro, posando il mento sulla sua spalla.

-farò tutto per riempire quel vuoto. Lo giuro.- sussurrai.

tuttavia lei rimase perplessa, facendo un sospiro profondo.
-In futuro finirà. Noi, finiremo. In queste settimane ho capito una cosa. Anche se ti sembrerà strano...È il dolore a tenerci uniti, Blake.-
continuò, con tono basso e abbattuto.
Odiavo sentirla pronunciare quelle parole. 

riflettei su ciò che aveva detto, ma non avevo dubbi su cosa rispondere.
-Se così fosse, Sher, soffrirei all'infinito per stare con te. Per starti vicino.-

𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨Where stories live. Discover now