capitolo 11

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-Cazzo, Sherly, se mi mandi via almeno non guardarmi con quegli occhi.-
sospirò, dopo essersi voltato di nuovo.
feci appello a tutto il mio autocontrollo per non correre verso di lui e abbracciarlo.
Ma, ormai, avevo perso il rispetto per me stessa.
Perché...una cosa l'avevo compresa.
Blake era la cura.
per me era l'unica.
E, anche se era lui stesso a farmi del male, la soluzione al dolore era sempre lui.

c'è chi si sfoga con lo sport, con le proprie passioni, tra le pagine di un libro, con una lametta.
Per me era lui.

-Ti prego Blake, vattene.-

poi, avvicinandosi, pronunciò una frase che non mi sarei mai aspettata.
-Tra noi è solo sesso, giusto?-

All'inizio non capii dove volesse arrivare.
ma avevo capito che eravamo tornati da capo. Di nuovo.
Tra me e lui non sembrava esserci un minimo punto d'incontro.
Quanto ancora potevamo andare avanti così?
-Non capisco.- Ammisi, -Cosa intendi?-

-Ho bisogno che tu lo dica.-
Per la prima volta vidi Blake senza le sue maschere di freddezza.
Ma quel momento non durò molto, visto che, appena si accorse della mia reazione, si voltò diretto alla porta.

non riuscii a fare a meno che corrergli dietro, quando fu uscito da casa mia.
-Blake!- lo richiamai sull'orlo di una crisi.
-Sei impossibile. non riesco mai a capirti!
quando arriverà il momento in cui poserai quelle maschere gelide che ti porti dietro ogni giorno?- Esclamai.

Lui si fermò, di spalle. Non accennava a voltarsi. Sentii il suono sommesso di una sua risata. Mi sentii spiazzata.
-Le sigarette puoi anche tenertele.
Ci vediamo, Carotina.-

restai impalata sul ciglio della strada, mentre il sole calava, a guardarlo sparire lentamente dalla mia vista.
Stava camminando senza rammarico o ripensamenti, consapevole del fatto che lo stessi osservando alle sue spalle con lacrime brucianti agli occhi.

𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora