-il tuo territorio, eh?- sbuffai senza ragionare.
-quanta maturità, davvero, ne sono stupita.-
continuai a parlottare senza un senso, la vista era sfocata.-invece di insultarmi ringraziami e stai zitta-
guardai verso il posto di guida, e anche se non vedevo chiaramente, captai il suo sguardo sul mio.
-quell'università ti ha alzato il quoziente intellettivo di almeno due livelli,Aki.-
scoppiai a ridere per la mia stessa battuta,
ma ritornai seria quando sentii una mano sul mio fianco. sprigionava calore e mi godetti quel contatto chiudendo gli occhi.
quando li riaprii riuscivo chiaramente a vedere i suoi occhi glaciali su di me, la macchina si era fermata.-che c'è? ti sei offeso?- non riuscivo a smettere di ridacchiare, avevo esagerato con l'alcool, a fine serata. Conan mi aveva detto di smetterla e si era offerto per riportarmi a casa, ma lo avevo ignorato. mi sarei sicuramente sentita in colpa, la mattina dopo.
Blake poggiò la mano sulla mia fronte, mi rivolse uno sguardo preoccupato.
-ti senti la febbre?--perché hai fermato la macchina?-
lo ignorai.-se ti senti male dimmelo.-
annuii, e quando lui ripartì chiusi gli occhi, e con il solo suono dolce del suo respiro mi addormentai.
mi svegliai poco dopo perché mi sentivo sballottata. non ero più in macchina.
-Blake?- lo richiamai in un sussurro quando vidi il suo viso sopra il mio, mentre mi teneva in braccio saliva delle scale.-dove mi porti?- ero ancora sotto effetto dei drink, ma ero più cosciente. sollevai lo sguardo.
-Siamo da me. le chiavi di casa tua ce le ha Ivy, si è scordata di ridartele.- affermò lui mentre mi poggiava delicatamente sul suo letto. la sua stanza aveva i toni freddi, ma comunque accogliente. c'erano pochi oggetti personali, a parte qualche boccetta di profumo qua e là e catenine d'argento da tutte le parti. era proprio fissato con le collanine.
-ma tuo padre...?-
-è con tua mamma.- mi rassicurò, ma un inspiegabile ondata di tristezza mi oscurò il volto. mi lasciai andare sul materasso con un grugnito.Blake si infilò dei pantaloni sportivi e una t-shirt nera, e fece per mettersi di fianco a me.
poi si bloccò guardandomi.-se preferisci che io non dorma con te, posso andare di sotto.-
mi lasciai sfuggire un sorriso a tanta premura.
-nel senso, non vorrei che domani ti svegli e cominci a pensare che io abbia approfittato di te.- si riprese facendosi più serio.
-no, stai qui.- gli risposi. lui si mise sotto le coperte.
-allora buonanotte, Sherly.-
ricambiai e lui si sistemò dandomi la schiena.
lo chiamai.
-mh?- si mise sul fianco opposto, per guardarmi.
-com'era l'università?- feci quella domanda perché non avevo sonno, volevo parlare con lui.si lasciò andare un sospiro, poi parlò.
-non c'eri tu.--io sono seria-
-anche io.- ribattè. era più serio che mai.-e tu invece?- guardò il soffitto rassegnato all'idea di dormire. -come è andata avanti la tua vita?-
mi domandò, ed era veramente interessato.
io, tuttavia, ero ancora un po' brilla e sparlai per questo.-Oh, io ho avuto all'incirca dieci fidanzati...-
alzai le dite facendo finta di contare.
-ventidue amanti...mi sono ubriacata all'incirca centosettanta volte e...-
YOU ARE READING
𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨
Romance★ Sherly Adams e Blake Parker sono due semplici liceali americani, sono l'uno il passatempo dell'altro e la forte attrazione fisica è alla base del loro rapporto. Le loro personalità, entrambe complesse e complementari tra loro, non hanno mai donat...