•Capitolo XX

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Domani tornerò a Relicanth. Tra due settimane verrò incoronata Regina.

Al solo pensiero sento il cuore scalpitare nel mio petto finché tutto ciò che sento è solo il suo furioso battere. Accidenti... l'idea di essere così vicina al mio agognato traguardo mi manda in una confusione tale da destabilizzare il mio corpo.

Io, Alya e Thomas camminiamo lungo il viale che conduce alla scuola; vedo molti ragazzi sorridere elettrizzati, il che mi lascia dubbiosa. Chissà perché oggi sembrano tutti così felici.

Arrivo in classe, sono talmente frastornata che vado a sbattere contro il muro un paio di volte, imprecando in maniera non proprio signorile. Mi massaggio il punto in cui probabilmente comparirà un bernoccolo e mi siedo accanto a Thomas.

— Domani ce ne andiamo! — constata con un sorriso a trentadue denti che gli solca il viso. — Ab, non sei contenta?

— Ma certo! — sbotto, cercando di sembrare meno sarcastica di quanto sia in realtà. — «Oh Abigail, mangia composta! Sveglia alle cinque e mezza di mattina! Ti sei vestita troppo casual per cena!» Uccidimi!

— Già, una vera tragedia...

Sbuffo, e prima che possa rispondere la porta si spalanca; entra un uomo decisamente avanti con gli anni che non ho mai visto, che si siede alla cattedra con il petto gonfio. I suoi movimenti sono così meccanici che sembra un robot. — Bene ragazzi, come tutti saprete — inizia sicuro, sistemandosi il suo cravattino microscopico. Ma chi diavolo è questo tipo? — oggi si svolgeranno i tornei dei combattimenti corpo a corpo delle classi quarte — Eh? I ragazzi battono le mani euforici e gridano, le ragazze sono quasi disperate, anche se vedo qualcuna di loro sorridere. — Essendo a ritroso, voi sarete i primi a gareggiare. Tutto chiaro? — Mhm, no. Sorridi e annuisci Abigail. — Il regolamento è molto semplice: i combattimenti sono divisi per sesso, quindi alla fine risulterà un vincitore della categoria maschile e uno femminile. Non sono ammesse scorrettezze, altrimenti sarete squalificati. Ci sono domande? — chiede infine.

Alzo la mano incerta fino a che non accoglie il mio gesto con un cenno svogliato del capo. — Ehm... è obbligatorio?

— Certo che sì — risponde all'istante, quasi come se avessi fatto la domanda più stupida del mondo. Si alza e si sistema la giacca, mentre io sbuffo sconsolata. — Andate negli spogliatoi a cambiarvi, tra dieci minuti vi voglio tutti in palestra — conclude, andandosene impettito e sbattendo la porta alle sue spalle.

— Vincerai. Lo so — afferma Thomas ad un tratto, alzandosi anche lui.

— Certo che vincerò — Sbuffo ancora, copiando il suo gesto — Stiamo parlando di umani, Thomas — puntualizzo.

— Appunto per questo vinceremo entrambi — precisa anche lui, mentre io ingoio a fatica la risposta. Vorrei con tutta me stessa dargli pienamente ragione, ma a questo combattimento parteciperà anche Derek e non so quante possibilità abbia di batterlo.

— Straccialo — sussurro a me stessa, anche se nessuno mi ha sentito. Meglio così.

— Ma tranquilli, voi due! Aiutate la mia autostima a crescere a dismisura! — sbotta Alya alle mie spalle, sorpassandomi mentre borbotta qualcosa verso la porta. Seguiamo il flusso di studenti che si sta riversando all'interno degli spogliatoi, così quando arriviamo al bivio che divide quelli maschili da quelli femminili salutiamo Thomas e io e Alya continuiamo insieme.

— Io dico che vincerà ancora la Cumbert — sbuffa una ragazza, quando ormai siamo dentro lo spogliatoio.

— Certo, è imbattibile.

Sbuffo e inizio a cambiarmi con la divisa di educazione fisica della scuola, che consiste in un paio di pantaloncini corti scuri lunghi fino a metà coscia e una maglietta a mezze maniche chiara, di un triste color sabbia. Mi lego i capelli in una coda alta, dopo di che mi dirigo con Alya in palestra, seguendo la corrente di ragazze. La palestra potrebbe racchiudere benissimo trenta aule scolastiche, tanto è grande; comprende anche degli spalti a lato, totalmente occupati da studenti di ogni età, e molti sono anche in piedi. Sembra quasi che ci sia la scuola al completo. Mi volto e noto che tutti gli studenti sono seduti al centro della palestra, in una netta divisione fra sessi, così, dopo aver cercato lo sguardo di Alya, entrambe ci andiamo a sedere accanto alle ragazze.

WitheredWhere stories live. Discover now