•Capitolo XL (Parte II)

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Siccome mi diverto a segnalarvi canzoni che non ascolterà mai nessuno (lol), in questo capitolo vi propongo Six Degrees Of a Separation, The Script (credo?). Vabs, non interessa a nessuno xD buona lettura. ^^

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— Non costringermi a farti del male — sussurro, impugnando con mani tremanti la spada, di fronte a me. — Ti prego — Ovviamente non risponde. Non che ci avessi sperato, in realtà. Assottiglio lo sguardo, sorridendo amaramente. — Giusto, non puoi rispondermi... — mormoro con sguardo vuoto, per poi scoppiare in un pianto disperato. — La pagherai, te lo giuro! — urlo, lanciando la spada e mirando alla fronte di Cornelius. Muove placidamente la mano, e Derek sotto il suo comando si posiziona davanti a me. La spada gli trafigge la spalla. — Mi dispiace! — singhiozzo, mentre lui se la sfila dalla carne come se nulla fosse.

— Abigail! — Mi volto, sorpresa da questa voce. Ovviamente mio padre mi suggerirà di ucciderlo. Non prova emozioni, non può capire cosa sta mi succedendo. Mi rigiro quasi infastidita. — Se vuoi salvarlo, devi mirare a Cornelius!

Sgrano gli occhi, sorridendogli, anche se non può vedermi. Raccolgo la spada da terra e la punto alla gola di Derek. — Non ti farò del male — ripeto. I noxious, che prima si accingevano a fare scommesse sulla mia morte, si ammutoliscono. — Ma lasciami passare. Sei disarmato. Ti prego, Derek — La folla si agita, ho appena pronunciato il nome del Re dei noxious in pubblico. Lo dovrei solo conoscere di vista.

Non si schioda dal suo posto.

Stringo i denti e lo ferisco il necessario per spostarlo, ma per me è una tortura farlo. — Hai perso, è finita! — grido, mentre tendo il braccio e cerco di lanciare la spada come un giavellotto. Qualche istante prima che possa realmente lanciarla, qualcosa mi colpisce in pieno sulla schiena, facendomi volare parecchi metri in avanti; finisco contro il muro.

La mia spada è lontana, mentre il Re ha ancora le braccia protese verso di me; deve avermi lanciato dei fasci oscuri. Un dolore lancinante penetra dentro il mio corpo, mi sento paralizzata. Non riesco a muovere un muscolo, i miei arti sono gelati.

— Aspetta — mormora Cornelius, vedendo Derek venire verso di me. — Torturala un po'.

Provo con tutta me stessa a muovermi, ma fallisco, fallisco ancora una volta. — Rialzati e combatti, ti prego! — Thomas continua a tirare calci a vuoto. Vedo che non manca nessuno.

— S-sono bloccata! — affermo girando la testa. Nel frattempo Derek è di fronte a me, e si avvicina con una calma spaventosa. Mi afferra delicatamente il mento con il pollice, mentre le lacrime riprendono a scorrere lungo le mie gote. — No... per favore no... — bisbiglio, scuotendo la testa e guardandolo negli occhi. — N-non lo fare! — Sono letteralmente terrorizzata da quello che potrebbe farmi. Il mio sesto senso mi dice che proverò un dolore inimmaginabile.

Per un momento sembra vacillare. La speranza non fa in tempo nemmeno ad accendersi in me, che succede ciò di cui avevo paura: sento il mio corpo pervaso da spasmi, mentre continuo ad urlare come una disperata. Sembra che mio corpo si laceri dall'interno; è incredibile che un gesto così dolce possa essere una tortura.

Riesco a muovere le mani.

Capisco che l'unica speranza che ho per rimanere in vita, è soffrire ancora un po'. Finalmente sono pronta a sopportare il dolore.

Alzo il viso da terra, e finalmente, gli sorrido: — Continua — sussurro. — Va tutto bene.

Cornelius si apre in una smorfia e il dolore diventa sempre più acuto; non riesco a respirare. — Basta, mi sto annoiando. Finiscila — sospira il noxious.

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