•Capitolo XXXI

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— Cosa?!

Nonostante la reazione teatrale di Cathrin – si è alzata in piedi calciando la sedia (ci mancava soltanto che mi puntasse il dito contro, oppure che svenisse) – non riesco a scompormi più di tanto. O meglio, non sono paralizzata dalle conseguenze che tale gesto potrebbe smuovere in Cathrin, bensì in Derek. Quanto sono patetica... preoccuparsi di più della mia stupida cotta che della ragazza.

— Wow, che shock, guarda, non lo sapeva nessuno — Eric spezza la tensione fra di noi nel peggiore dei modi.

— Io... — inizio, con voce fragile come quella di una bambinetta. — Va bene, perfetto! Visto che siamo in vena di rivelazioni scottanti, Thomas, Alya, voi due state insieme e non me l'avete detto, siete degli amici di merda! — sbotto. Che trucco sciocco tentare di spostare l'attenzione su qualcos'altro. I due però impallidiscono e all'istante iniziano a riempire l'aria di scuse, sovrastando le proprie voci a vicenda. Non capisco una parola, ma perlomeno posso tirare un sospiro di sollievo.

— Abigail, è vero? — li interrompe Cathrin, e all'inizio il suo tono di voce sembra realmente preoccupato, almeno finché non la vedo incurvare all'insù – in un tic quasi involontario – gli angoli della bocca, formando un sorriso impercettibile. È felice di aver conquistato finalmente il ragazzo più venerato della scuola, persino da me. Crede.

Ritiro tutto, Dio quanto la odio.

— Oh, un'altra ragazza che cade ai miei piedi.

Devo pregare tutta me stessa per non disintegrarlo all'istante, magari con la stessa magia bianca da cui gli ho parato il culo l'ultima volta. Che stronzetto... ridicolo e vigliacco!

E io quanto sono bugiarda... perché adesso, prima di ridurlo in cenere, vorrei scoppiare a piangere.

— Dai, tesoro, non metterla in imbarazzo, in fondo è una mia amica, non voglio che soffra — cinguetta Cathrin, dopo essersi posizionata accanto al suo grande amore.

Potrei, dovrei continuare a inscenare questo teatrino della ragazzina innamorata, perché probabilmente sarà l'unica via alla fine della quale potrei abbracciare la vittoria. La verità però è che ho sempre avuto troppo orgoglio per me stessa, e non lascerò che una semplice umana e un noxious mi umilino ancora.

Sono pur sempre una Regina.

— Ma tu stai scherzando! — s'intromette Thomas, alzandosi con uno slancio. — Questa mattina mi hai quasi spacciato la faccia perché sai che me la porterò a letto, e ti brucia, non è vero? — Derek nel frattempo l'ha già afferrato per il colletto della camicia, come per un riflesso incondizionato. — Ridicolo, non riesci nemmeno a fingere che non t'importi... — lo schernisce ormai libero. Derek lo fissa, più che infastidito, direi quasi spaventato. — Farei qualsiasi per la mia migliore amica e non ti permetterò di umiliarla così, però, visto che questa... — Osserva Alya, che in risposta gli rivolge uno sguardo così truce da farmi accapponare la pelle, — bella persona, ha spiattellato fuori cose che non doveva, allora pareggio i conti: oh ma svegliati, ritardata, Derek non ti fila nemmeno di striscio! È innamorato di Abigail, ormai lo sanno tutti! Vuoi che ti faccia lo spelling? Sai, sono molto bravo, vincevo sempre a scuola... ma non è questo il punto! — Respira profondamente dopo il lungo sfogo. — Bene detto ciò continuate pure, voglio vedere come continua lo spettacolo — conclude con un sospiro, tornando a sedersi accanto ad Alya. — La parte del portarsela a letto era tanto per dire...

— Lo so, lo so, hai fatto bene — bisbiglia Alya al suo orecchio.

Vorrei davvero abbracciare Thomas, ma adesso non posso, sono troppo incattivita. — Oh, un altro ragazzo che cade ai miei piedi — ripeto le esatte parole di Derek, cercando di essere il più neutra e distaccata possibile. Va meglio del previsto: sembro addirittura annoiata.

WitheredWhere stories live. Discover now