Chapter I

2.2K 108 3
                                    

Zaya pov.

Se ne stava seduta sul suo piccolo trono, rigirandosi il cristallo tra le mani. Dan tirava pugni ad un sacco, mentre Wes aveva davanti le cartine della zona. Avevano da poco fatto un colpo al mercato locale, riuscendo brillantemente a rubare alcune provviste che gli sarebbero tornate utili nei prossimi giorni. La notizia che i mercati sarebbero stati chiusi aveva scosso tutti gli abitanti. In quel posto non vi era molto su cui contare per guadagnare e sopravvivere, perciò ogni singolo oggetto doveva esser venduto. La chiusura dei mercati avrebbe messo in ginocchio molte persone. Non che a lei importasse più di tanto. Il suo unico pensiero era trovare ciò che era necessario alla banda. Punto. Per il resto, chi fa da sé fa per tre, usava dire. Che gli altri si arrangiassero.
Il loro covo, la loro tana come amava chiamarla Dan, era nella zona più alta delle rovine. Coperta da drappeggi rubati a giro per il mercato delle Vesti nel centro della città. Non che fossero di qualità principesca , ma erano le più preziose che potevano avere in circolazione nella loro zona, e se le erano aggiudicate con molto lavoro... O molti furti se si preferisce.
Nessuno osava mettersi contro di loro, nemmeno altri capi banda. Quando passavano loro, la gente scappava. I più piccoli li ammiravano per le loro malefatte e per la loro fama. Spesso alcuni chiedevano di aggiungersi alla banda, ma no. Erano loro 4,ed in 4 sarebbero rimasti. Loro erano una famiglia. Degli altri non si dovevano fidare. Mai. La fiducia è da ingenui, come la bontà e l'onestà. Questo le aveva insegnato sua madre. Chi vuole puntare in alto, deve essere astuto, forte, coraggioso  ed elegante nella sua cattiveria. E loro 4,tutti assieme, avevano queste caratteristiche. Loro erano il corpo perfetto.
Sbuffó annoiata, non c'era nulla da fare. Per altre 2 settimane i mercati sarebbero stati chiusi, ordine da fuori la barriera, quindi niente malefatte degne di nota da portare a termine.
Gyal, come se non bastasse era in ritardo più del solito.
-"si può sapere dove è finita?" - chiese nervosa a Wes.
-"ed io che ne so, si sarà persa tra i suoi vestiti"
Dan rise alla battuta, e lei gli tirò dietro un oggetto ridendo di gusto.
La videro entrare, finalmente, trafelata, col viso rosso. Senza fiato.
-"eih eih... Che succede"
-"non.... Oddio fatemi riprendere.... Notiziona Zaya.. Notiziona... Uff"
-"respira, prima che ti prenda un collasso. E poi parla" - la aiutò Dan.
La ragazza fece un profondo respiro, sorridendo.
-"so perché hanno chiuso i mercati per due settimane"
-"e come hai fatto a scoprirlo?" - chiese curioso Wes.
-"oh, beh, ricordi quel bel mercante di spezie nella zona a sud, stavo un poco flirtando e-"
-"Gyal,al punto."- alzó gli occhi al cielo Zaya.
-"sisi certo, scusa. I mercati saranno chiusi per 2 settimane per la riunione ufficiale di tutti gli Alpha , che si tiene ogni 100 anni dalla prima Grande Guerra"
-" e quindi, cosa ha che fare con noi poveri derelitti in salamoia, dentro la barriera?" - chiese annoiato Wes.
-"no. Non avete capito. La riunione... Si terrà qui. Nell' Arena degli ex-E"
-"quella in disuso dalla guerra dei nostri genitori?" - aggiunse sorpreso Dan
-"esatto proprio quella! Stanno chiudendo tutto per aumentare la sicurezza. La faranno qui per commemorare la seconda vittoria sui Senatori. So che ci saranno tutti e 5 gli alpha dei 5 regni, oltre ad alcuni membri dell'ordine dei Grifonieri..."
-"vuoi dirmi..." - aggiunse pensierosa Zaya - "che i mortali nemici dei nostri genitori, ergo anche nostri, verranno qui, di spontanea volontà nella barriera?"
-"si, esatto"
Zaya sorrise, furba.
-"ahia, conosco quel sorriso" - disse preoccupato Wes.
-"oh si, anche io" - aggiunse ridendo e felice Dan.
-"ragazzi,credo proprio che faremo una bella sorpresina ai nostri ospiti. Non sia mai che ci dicano che manchiamo di ospitalità no? Dopotutto, si deve essere educati." - rise, cattiva.
-"ma se papà dice sempre di non invitare nessuno a cas- ahí!" - Dan aveva tirato una gomitata nello sterno a Wes.
-"Wes, elabora un piano usando le cartine dell'Arena. Gyal, torna al mercato. Cerca più informazioni che puoi sull'incontro tra gli Alpha . Dan, tu ed io, andremo ad informare i nostri genitori. Forza forza"
Batté le mani chiudendo la riunione. Ognuno aveva i suoi compiti. Era il momento di iniziare le danze.

Ren pov.

Era atterrato con due ore di anticipo rispetto all'orario comunicato, perciò sua sorella era ancora in ricognizione. Quando finalmente la vide in lontananza , si stupì. Era ancora la sua sorellina, ma al posto dei suoi occhi gentili, ve ne erano ora di attenti, quasi freddi, distanti. La tuta nera del corpo di ricognizione aderente al corpo, i lunghi capelli lisci e neri legati in una coda alta che poi si trasformava in una treccia. Erano lunghissimi ;probabilmente erano anni che non li tagliava.
-"Ren!!"
Corse verso di lui, e lo abbracciò di trasporto.
-"Fei, sorellina, come stai?"
-"bene bene. Ma guardati, ancora tutto d'un pezzo"
-"potrei dire lo stesso di te.... Come stai?" - sapeva bene la sorella a cosa si stava riferendo.
-"vado avanti. Non posso piangermi addosso tutta la vita"
Strinse amorevole, di nuovo, la sorella a sé. Poi si incamminarono verso la base, situata all'esterno della barriera.
-"ti fanno impazzire, questi ex-E?"
-"mah ti dirò, sono più tranquilli di quello che pensavo. I primi anni c'erano molte più rivolte , ora sono abbastanza tranquilli"
-"lavoro non troppo impegnativo via"
-"non molto. Ogni tanto dobbiamo sedare delle liti all'interno, ma nulla di serio o di non facile soluzione"
-"bene. Allora, ho saputo da Alpha Khal e da Althea che sarai presente alla riunione centennale tra alpha"
-"si, non vedo l'ora di rivederli!! So che hanno avuto dei gemelli, me lo ha scritto Althea in una delle sue lettere"
-"sai... Nonostante tutto...non era necessario allontanarsi anche da lei.. Anche da noi"
La sorella si girò, sorridendo debolmente.
-"... avevo... Bisogno di spazio, credo"
Il fratello le sorrise comprensivo. Le mise poi un braccio attorno alle spalle, ridendo.
-"dunque dunque, che ne dici di un bel pranzetto assieme?"
-"mah si, perché no.."
Corse via.
-"ovviamente paghi te, fratellone"
Ed anche stavolta, lo aveva fregato.
Quella donna era più furba di una..... Beh, di una volpe.

Elemental series : Fire withinWhere stories live. Discover now