Chapter VIII

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REN P. O. V.

Raggiunse Khal il più in fretta possibile. Una volta ricevuta la notizia aveva fatto non so quanti giri del castello prima di decidersi finalmente ad andare a vedere la situazione con i propri occhi.
Una volta entrato nella sala congressi ciò che vide lo portò a sgranare gli occhi. Alpha Khal ed alpha Zion discutevano in un angolo, Althea stava facendo la ramanzina a Calli mentre sua sorella Fei osservava i danni apportati dal fuoco a quella stanza. Quella ragazzina aveva bruciato quasi tutto, nel rivelare i suoi poteri per la prima volta. Si avvicinò lento a Fei.
-"cosa fai tu qui?"
-"ammiro il capolavoro della tua donna"
Il cuore gli perse in battito. Non poteva né doveva dire queste cose, quella cosa, davanti agli altri. Era sbagliato.
Le sussurrò in malo modo.
-"taci, sorella"
Dietro di sé sentí Althea ridere in sottofondo e Khal che le chiedeva di non farlo.
Si voltò, incerto.
-"cosa ridete?"
-"speravi sul serio che non ci accorgessimo di nulla?" - disse sorridendo di sbieco Khal, mentre Althea andava verso di lui e lo abbracciava.
Tutti lo stavano osservando, anche Alpha Zion, se pur in malo modo.
-"non so di cosa state parlando"
-"oh avanti, la mocciosa è la tua mahatakai. Facci un favore ed ammettilo" - aggiunse spazientito Zion.
Trattenne il fiato per poi girarsi furioso verso la sorella. Solo lei poteva aver detto tutto, visto che era l'unica a saperlo.
Fei si nascose dietro ad Althea.
-"se non fossi intervenuta io non glielo avresti mai detto"
-"non sono affari tuoi Fei, avevo già chiarito questo punto."
-"non puoi ignorare il legame Ren"
Se avesse potuto le avrebbe messo le mani attorno al collo.
-"non è un gioco Fei"
Althea si intromise.
-"Ren, sappiamo che la situazione è complessa, ma siamo tutti tuoi amici qui, lasciati aiutare"
Althea sapeva sempre cosa dire e cosa fare in ogni situazione, ma dubitava fortemente che stavolta fosse capace di trovare una risposta che potesse convincerlo a pensarla diversamente.

Sostenne lo sguardo della donna, per niente convinto dalle sue parole.
-"Althea, sono Kamul, non dobbiamo fidarci."
Riusciva a pensare solo a questo: erano nemici. E come tali andavano trattati. Se erano fuggiti c'era di sicuro un motivo, ed ignorarlo solo perché sembrava che lei fosse la sua mahatakai era un errore madornale. Un errore da stolti che un generale dei Grifonieri non poteva permettersi. Khal gli si avvicinò, poggiandogli in modo amichevole una mano sulla spalla.
-"Ren, sarò sincero con te. La ragazza è potente. Per una che non ha mai usato i suoi poteri ha saputo mettermi in soggezione per un attimo. Ha del potenziale, ma lo dobbiamo incanalare nella direzione giusta"
-"Khal, non funzionerà. In quanto Generale ho dei doveri, ed anche tu in quanto Alpha"
Vedeva il dubbio anche negli occhi dell'amico, quasi lo avesse riportato alla cruda e dura realtà. Avevano delle responsabilità verso i popoli che governavano, le questioni personali dovevano venire dopo.

Althea li interruppe di nuovo.
-"se permettete vorrei dire la mia"
I due uomini si voltarono verso la donna.
-"la ragazza ha sempre vissuto dentro la barriera, uguale i suoi amici. Sono stati allevati dai genitori nel modo sbagliato, facendogli credere che siamo noi i nemici"
Tutti la ascoltavano, senza interromperla.
-"dobbiamo liberarli"
-"cosa?" -ruggí alpha Zion - "non esiste!!! Bada a cosa proponi donna!"
Khal si mise davanti alla compagna, rispondendo al ruggito dell'altro Alpha con uno suo, forte ed intimidatorio.
-"e tu bada a come ti rivolgi a lei"
I due alpha si scrutarono come due leoni in gabbia.
-"ragazzi, calmatevi" - parlò Fei - "Althea ha ragione. Forse se vedessero la realtà con i loro occhi, sarebbe facile per noi salvarli da morte certa, perché di questo stiamo parlando"

Ren li ascoltava riprendere la discussione ma la sua mente era altrove.
Morte, questa era la sentenza per i traditori. Ma mai prima d'ora gli era parsa così pesante ed ingiusta. Solo l'idea di perderla gli scavava una voragine nel petto, ed ancora non le aveva parlato. Nemmeno la conosceva. Se si fosse pericolosamente avvicinato troppo a lei, come avrebbe fatto a tornare indietro? Se non fosse riuscito a farle cambiare idea, cosa avrebbe fatto? Avrebbe davvero avuto il coraggio di uccidere la sua compagna, condannando a morte l'altra metà della sua anima? Però aveva dei doveri, era un generale. L'ordine tra i cinque regni andava mantenuto, e se per farlo avesse dovuto ucciderla, era convinto che non avrebbe vacillato.

Elemental series : Fire withinOù les histoires vivent. Découvrez maintenant