È limpido

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Forse zia Beryl sapeva, anzi, probabilmente lei era stata la prima a capire tutto.

Quella mattina di metà aprile, poco prima di andare a scuola, Tristan mi passò velocemente di fianco e mi scoccò un bacio furtivo sulla guancia.

Non so se la zia e Mariam fossero lì in quel momento e avessero visto quello che era successo, oppure avessero solo visto il mio viso in fiamme, ma mi fecero entrambe un occhiolino.
Se possibile, diventai ancora più rossa.

Pochi giorni prima mi era arrivata una lettera da parte della mia famiglia.
Lizzie si sarebbe sposata entro due mesi e in occasione del suo matrimonio io sarei tornata finalmente a casa. Avrei portato con me anche Tristan.

Risi al pensiero di mia madre che scopriva che avevo davvero trovato un ragazzo di città come voleva lei.

Sempre quella mattina, io e lui ci avviammo a scuola insieme.

Mentre camminavamo, prese la mia mano nella sua.
Mi guardò negli occhi, e io mi vidi riflessa dentro quel mare che tempo addietro mai avrei potuto immaginare che sarebbe diventato mio.
Intrecciò le dita tra le mie e io gli sorrisi come avevo sempre fatto.

Parecchie occhiate ci seguirono finché non fummo entrati nel piazzale davanti alla scuola.
Da lontano vidi Shannon e Jacob tenersi per mano come noi, e si guardavano con un misto di adorazione e felicità tipica di due bambini.

Lei ce l'aveva fatta.
Era riuscita ad unire i due istituti, e con parecchi richiami e proteste, dal prossimo anno scolastico Hale e Jones sarebbero diventati una scuola unica.

Guardando in alto, sorrisi.

"Il cielo è limpido oggi" sentii dire con tono assorto dal mio fianco.
Voltai la testa e trovai Tristan nella mia stessa identica posizione.
"Non ci sono più nuvole"

Strinsi più forte la sua mano.
"No" mormorai sorridendo. "Abbiamo finalmente sconfitto la pioggia"

Siamo Sotto la Stessa PioggiaWhere stories live. Discover now