Rosa~Capitolo 2

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Non puoi vivere il presente, pensando al passato. E non puoi pensare al futuro, rovinando il presente. -Il cappellaio matto

Filippo posò sul banco di Giorgia un pezzo di carta e lei lo prese in mano, studiandolo. Era un invito a una festa di compleanno, un diciottesimo per essere precisi. Gio alzò lo sguardo e il ragazzo le sorrise.

«Conto sulla tua presenza ricciolina!»

Soprannome di merda.

Pensò Gio mentre Filippo andava avanti a parlare.

«E mi raccomando, fatti bella.»

Dopo averle dato quell'istruzione importantissima il ragazzo se ne andò facendole l'occhiolino. Gio ritornò a guardare l'invito per distrarsi, un senso di nausea le attanagliò lo stomaco e lei avrebbe solamente voluto correre in bagno e chiudersi dentro.

«Ehi, che succede? Sembra che tu abbia visto un fantasma.»

Gaia le si sedette vicino, stava masticando una gomma e giocherellava con un pacchetto di fazzoletti.

«Peggio.»

Disse Giorgia guardando l'amica.

«Filippo mi ha invitato alla sua festa...»

«E allora? Sta invitando tutta la classe e, detto tra noi, credo che stia andando a elemosinare presenze anche nelle altre.»

«Sì...sì lo so.»

«Mh, e quindi?»

Gio si mangiava le unghie mantenendo lo sguardo fisso sul disegno che c'era sulla maglietta di Gaia, la macchia arcobaleno.

«Mi ha detto di farmi bella e mi ha fatto pure l'occhiolino.»

Gaia smise di torturare i fazzoletti e corrugò la fronte.

«Oh...bè tu non farci caso. Sai che Filippo ama fare lo scemo...ti voleva provocare.»

Gio annuì, per niente sicura di quello che la sua amica le aveva detto.

«Forse hai ragione.»

Il suono della campanella ridestò le due ragazze dai loro pensieri facendole tornare entrambe sul pianeta terra. La professoressa di matematica entrò in classe urlando contro Paolo e Filippo e la lezione iniziò lì.

***

Gaia si stava mangiando delle noci ricoperte di cioccolato che la sua amica le aveva offerto mentre, proprio quest'ultima, se ne stava seduta alla sua scrivania a studiare filosofia.

«Senti ma...non sarebbe ora di toglierlo quel Gesù Cristo che hai attaccato sopra alla porta?»

Gio intrecciò le mani dietro alla testa girandosi verso la sua amica.

«Mio padre crede che mi protegga...non posso toglierlo.»

«Ok...ma finché sarà lì sarà sempre più difficile ammettere quello che devi ammettere.»

«Non iniziare Gaia! Non voglio parlare di questo argomento...ancora.»

«Ho capito Gio ma non puoi nemmeno continuare a vivere come una fuggitiva. Te ne rendi conto no?»

Giorgia sbuffò tornando a voltarsi verso la scrivania dove il suo libro di filosofia la fissava, aperto sulla vita di Socrate.

«Non voglio parlare di questo argomento ora, dovevamo studiare!»

Gaia si tirò su a sedere mentre posava il suo di libro sul piumone della sua amica.

«E quando ne vorrai parlare? Quando dovrai metterti un bellissimo vestito rosso e sexy per andare al diciottesimo di Rizzi? Mh?»

Blu o Rosa?Where stories live. Discover now