Blu~Capitolo 3

52 9 74
                                    

L'identità e la bellezza sono due fattori
alimentati da altri fattori frivoli.

Quando, la mattina dopo, Gio arrivò a scuola Gaia rimase a bocca aperta nello scoprire il suo nuovo look.

«Gio! Ma sei...bellissimo.»

Un sorriso increspò le sue labbra nel sentire la sua migliore amica che si riferiva a lui come...bè, come un lui.

Gaia lo abbracciò. In quel momento a Gio non importava nulla. Non gli importava del fatto che tutti i suoi compagni di classe l'avrebbero guardato male. Non gli importava che continuassero a chiamarlo Giorgia. Non gli importava il fatto che suo padre non lo avesse ancora visto e non gli importava la reazione che avrebbe potuto avere Filippo vedendo quello che aveva fatto ai suoi capelli.

«Alé ragazze! Come state? Wooo Gio! Che hai fatto ai capelli?»

Parli del diavolo...

Pensò Gio mentre si voltava verso il ragazzo che, con una mano a tenere fermo il cappello grigio alla Michael Jackson che indossava sempre, lo stava fissando con gli occhi sbarrati. Gio e Gaia risero per quella reazione che non poteva essere altro se non comica.

«Non ti piacciono Fil?»

Gli chiese Gaia appoggiandosi con il gomito a Gio. Il ragazzo si riscosse quasi subito dal suo stato di shock e annuì.

«No no, stai benissimo Gio! Solo che...»

L'improvvisa timidezza di Filippo nel dire quello che pensava fece sorridere di soddisfazione Gio, forse aveva qualche possibilità che ora lo lasciasse in pace e smettesse di provarci con lui. Cazzo com'era bello potersi dare del lui anche nella sua testa che, fino a quel momento, l'aveva etichettata come ragazza involontariamente.

«Solo che?»

Lo incitò a continuare Gaia mentre si piegava per afferrare il suo zaino multicolore che era stato posato a terra fino a quel momento. Il riccio si passò una mano tra i capelli sollevandosi il cappello e iniziando a tormentarlo tra le mani.

«Solo che sei diversa...ecco.»

La ragazza si sistemò lo zaino sulle spalle e scompigliò i capelli a Gio, era un gesto che faceva con tutti i ragazzi che avevano i capelli altamente morbidi.

«Diverso

Lo corresse poi Gaia e, sul volto di Filippo, comparve un'espressione molto confusa. A Gio iniziò a salire l'ansia. La sentiva che si depositava tutta in un colpo solo sul suo stomaco. La realtà lo assalì in un unico colpo secco.

Ho fatto una cazzata! Merda! Ma cosa mi è saltato per la testa? Perché ho ascoltato Gaia? Perché non riesco mai e ripeto mai a stare fermo e convinto su una mia decisione?! Non c'era neanche bisogno di dirlo subito a Filippo...o Signore perché?

Aveva la nausea e continuava a tenere lo sguardo fisso sul suo amico, non riuscendo ad abbassarlo. Era come se i suoi occhi avessero voluto stare attenti a ogni possibile cambiamento sul viso del ragazzo che avrebbe potuto sconvolgere il loro rapporto.

Fortunatamente, o sfortunatamente ma dipende dai punti di vista, arrivò Paolo che si posò con entrambe le mani alle spalle di Filippo.

«Ehi ragazzi che ci fate ancora qui fuori? Giorgia che cazzo ti sei fatta ai capelli?»

Ecco fatto. Ora posso morire in pace. Ma cosa mi è saltato in mente? Ok, devo smettere di ascoltare Gaia, è ufficiale.

Gli chiese poi lasciando andare il ricciolino spingendolo leggermente in avanti, gesto che fece finire quest'ultimo addosso a Gaia.

Blu o Rosa?Where stories live. Discover now