Rosa~Capitolo 8

43 3 29
                                    

Come un pittore,
farò in modo di arrivare dritto al cuore
con la forza del colore -Modà

Filippo e Gaia mi hanno dato buca.

Fu il primo pensiero di Gio mentre, con le gambe che gli tremavano, si sedeva sul bordo di una vecchia pista per gli skate. Poco distante da lui era seduto anche Brandon che, però, sembrava non essersi reso conto della sua presenza visto che aveva lo sguardo fisso su un quadernino che teneva aperto sulle ginocchia.

«Ciao...»

Disse il ragazzo titubante mentre si ficcava le mani in tasca.

Brandon alzò di scatto lo sguardo dal quaderno e sorrise nel vedere chi gli stava di fronte.

«Ciao Gio. Come stai?»

Il ragazzo si strinse nelle spalle e sentì il suo cuore accelerare il ritmo quando Brandon si alzò dalla sua posizione per andare a sedersi proprio accanto a lui.

Ok...

Pensò mentre l'altro si sistemava il quadernino, ancora aperto, sulle gambe.

...va tutto bene, non andiamo nel panico.

«Sto bene, grazie. E tu?»

Wow, uno dei discorsi più emozionanti della mia vita.

«Non mi lamento. Ma Gaia non doveva venire con te? Perché né di lei né di Filippo si è vista l'ombra. E io sono qua da circa mezz'oretta.»

«Io pensavo che l'avrei trovata qui in realtà...»

A dire la verità Gio un po' se lo aspettava un gesto del genere. Nella sua mente sempre piena di paranoie si era già immaginato una scena in cui Filippo e Gaia lo abbandonavano con Brandon e poi faceva una colossale figura di merda. E, la cosa peggiore in quel momento, era che la sua paranoia si stava proprio avverando! Ci mancava solo che fosse inciampato mentre camminava. Brandon fece spallucce e chiuse di scatto il quadernino.

«Forse è meglio se proviamo a chiamarli. Secondo me, comunque, ci hanno dato buca.»

«Tu dici eh?»

Gli chiese Gio con un sorriso tirato mentre frugava nello zaino che aveva posato accanto a sé alla disperata ricerca del suo telefono. Aveva già deciso che, quando sarebbe tornato a casa, avrebbe richiamato Gaia e l'avrebbe maledetta anche in aramaico antico. Quando trovò il telefono corse ad aprire la rubrica dei contatti e chiamò subito la sua amica che aveva osato abbandonarlo in un momento tanto delicato. Lo squillo del telefono non fece altro che aumentare la sua ansia. Iniziò a tamburellare con le dita sulle sue ginocchia e sperò che Brandon non si accorgesse di quanto, in realtà, fosse nervoso.

«Pronto?»

La voce della sua amica, resa metallica dal telefono, gli fece solo salire un fortissimo istinto omicida nei suoi confronti.

«Gaia!»

Esclamò comunque, fingendo un tono calmo e rilassato e per niente incazzato.

«Dove sei finita? Io e Brandon siamo già alla vecchia pista da skate. Sei in super ritardo.»

«Oddio ma era oggi? Scusa Gio me n'ero completamente dimenticata! Domani la prof di scienze mi interroga per recuperare il tre della verifica e io devo veramente studiare. Scusa, scusa, scusa!»

E da quando studi per un'interrogazione di scienze eh stronza?

Avrebbe voluto dirle Gio ma si trattenne solamente per il fatto che aveva Brandon vicino. Gaia non era brava a recitare, e si sentiva dal tono della sua voce che mentiva su tutto. Forse, però, il ragazzo non l'avrebbe notato considerando che lui non conosceva chissà quanto la ragazza.

Blu o Rosa?Where stories live. Discover now